Ricerca e mercato insieme in Fabbrica Italiana Innovazione
La competitività dei driver industriali si gioca sulla capacità di innovazione. Le competenze dei territori vanno curvate in maniera adeguata alle esigenze specifiche dei settori produttivi e dei servizi. Mercato, impresa, ricerca necessitano di luoghi d’incontro, catalizzatori capaci di innescare processi virtuosi di sviluppo. Il Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio a Napoli si candida a questo ruolo. A partire da shipping e cultura, pilastri economici della regione Campania, ambito di attività di Fabbrica Italia dell’Innovazione, incubatore di start up, che ha ospitato il convegno “L’Economia del Mare tra Innovazione e Sostenibilità : Sfide e Opportunità ”.
L’evento, organizzato insieme a The International Propeller Club – Port of Naples e Port of Salerno e ForMare - Polo Nazionale per lo Shipping, ha riunito istituzioni, imprese e startup per un confronto approfondito sulle sfide e opportunità legate al futuro delle strategie di open innovation nel settore marittimo.
Nel suo intervento di apertura, Umberto Masucci, Presidente Nazionale del Propeller Club e Presidente del Propeller Club Port of Naples, ha sottolineato l’importanza di un approccio sinergico tra pubblico e privato per affrontare le nuove sfide della Blue Economy: “La crescita sostenibile dell’economia del mare passa necessariamente attraverso una forte collaborazione tra pubblico e privato, puntando su innovazione e formazione. Dobbiamo lavorare affinché le nuove generazioni possano inserirsi in un ecosistema dinamico, capace di coniugare tradizione e avanguardia tecnologica”. Masucci ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale delle giovani generazioni nel settore marittimo: “È fondamentale che i giovani portino nuove idee ed energie per far crescere sempre di più il settore”.
A seguire, Fabrizio Monticelli, Presidente di Fabbrica Italiana dell’Innovazione e CEO di ForMare, ha evidenziato come l’innovazione stia trasformando profondamente il settore marittimo e il ruolo centrale delle imprese emergenti: “Fabbrica Italiana dell’Innovazione è nata come una visione, ma oggi è una realtà concreta. Abbiamo creato un ecosistema in cui startup, imprese e istituzioni lavorano insieme per affrontare le sfide globali con soluzioni innovative. Il nostro impegno è volto a creare le condizioni ideali affinché le imprese possano innovare in un contesto che garantisca competitività e sostenibilità ”.
L’evento si è concluso con l’intervento di Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, che ha ribadito l’impegno delle istituzioni nel sostenere il settore marittimo e nel promuovere la transizione digitale e sostenibile delle imprese.
Nel primo panel, dedicato a “L’ecosistema dell’Innovazione nell’Economia del Mare”, gli interventi di Mario Mattioli, presidente di Federazione del Mare e Paolo Guglia, vice presidente di BIG - Blue Italian Growth hanno evidenziato il valore della cooperazione tra i diversi attori del comparto. La creazione di un ecosistema connesso, in cui imprese, cluster e istituzioni collaborano attivamente, è stata indicata come elemento chiave per affrontare le sfide del settore.
“C’è un interesse crescente per le attività marittime, testimoniata dall’istituzione del Ministero del Mare,” ha rilevato Mattioli. Rispetto alle sfide da affrontare nel futuro, ha ricordato, si deve tener conto che “lo shipping è comunque la modalità di trasporto più sostenibile e da solo rappresenta un volano economico che mette insieme più del 10% del PIL, 230mila aziende e circa un milione di occupati”.
“La Blue Economy è caratterizzata da una filiera complessa e variegata” ha sottolineato Guglia. “Le tecnologie che la caratterizzano sono eterogenee e l’orizzonte da presidiare, con un’ottica di mercato, è sempre più ampio”.
A seguire, sono stati presentati strumenti finanziari e strategie di sviluppo per le imprese innovative, offrendo un quadro delle opportunità disponibili per supportare la crescita delle realtà emergenti nel settore della Blue Economy.
“Innovazione e sostenibilità vanno coniugate insieme,” ha ricordato Alessandro Balboni, Head Innovation Business Development di Intesa San Paolo Innovation Center. “Siamo impegnati in un piano di investimenti per attrarre l’innovazione: si tratta di sviluppare il dialogo tra ecosistemi operativi in cui l’AI, nel futuro, rappresenterà un fattore abilitante da promuovere”.
Il secondo panel, focalizzato su “Innovazione e Sostenibilità ”, ha dato voce a imprese leader nei diversi comparti della Blue Economy, che hanno condiviso le proprie esperienze di trasformazione tecnologica. Giuseppe Maffia, CFO Next Geosolution Europe, ha illustrato soluzioni e i progetti del gruppo nel segmento delle tecnologie subacquee e la collaborazione con Fabbrica dell’Innovazione e Intesa San Paolo Innovation Center nell’innovativa “challenge” lanciata all’ecosistema delle start up per un prototipo di mezzo sottomarino ASV.
Andrea D’Ambra, Energy Saving Manager Grimaldi Group, ha discusso le strategie adottate per un trasporto marittimo più efficiente e a basso impatto ambientale mentre Michele Zaccaria, DG Salerno Container Terminal e Salvatore Bonaccorso, Group Head of Open Innovation Ecosystems and Hubs Fincantieri, hanno presentato le più recenti innovazioni nella logistica portuale e nella cantieristica.
Di particolare interesse sono state le testimonianze delle startup Herobots e Nisida, che stanno sviluppando soluzioni innovative per la sostenibilità e la digitalizzazione del settore marittimo.
Gli interventi hanno dimostrato come il connubio tra ricerca, innovazione e sostenibilità rappresenti il motore della competitività futura dell’economia del mare.
Il successo dell’evento conferma la centralità dell’innovazione e della sostenibilità nel futuro dell’economia del mare, aprendo nuove prospettive di sviluppo per il settore marittimo italiano e ponendo le basi per ulteriori iniziative e collaborazioni a livello nazionale e internazionale.