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Fedepiloti, nuove tecnologie ma centralità umana

 


Dalla valutazione del rischio alla “situation awareness”. La 78° Assemblea di Fedepiloti conferma la traiettoria tracciata fin dall’anno scorso: la ricerca della sicurezza come precondizione dell’attività portuale e fattore strutturale della competitività stessa degli scali italiani. 
Filo conduttore dell’evento l’approccio integrato necessario alla prevenzione e alla gestione dei rischi potenziali. La “consapevolezza situazionale” che in un ambiente ad alta densità operativa come quello portuale contribuisce a ottimizzare i flussi e a migliorare l’efficienza. 
In sintesi, nelle parole del presidente di Fedepiloti, Capt. Roberto Bunicci «la capacità di percepire e comprendere gli eventi che accadono in un ambiente in tempo reale, interpretare il significato di questi eventi e prevedere le azioni necessarie». 
Essenziale al processo, l’ausilio di strumentazioni tecnologiche sempre più sofisticate, coniugate, però, nella specificità tipica dei servizi-tecnico nautici. La sperimentazione in corso nel porto di Livorno del progetto 5G MASS (per l’assistenza alle navi autonome in prossimità dell’ingresso nello scalo) e la proposta di CETENA (Xbridge) per l’introduzione di sistemi per la “realtà aumentata”, illustrate rispettivamente da Alessandro Tardo - Project Manager, senior researcher di CNIT e Flavio Traverso - Augmented Reality Senior Developer di Cetena, sono infatti solo alcune delle soluzioni future che potrebbero affiancarsi a quelle già consolidate come il VTS. Senza sostituire “in toto” le competenze sviluppate dall’esperienza diretta. 
«Noi piloti siamo assolutamente propensi ad andare incontro a quanto l’evoluzione e la tecnologia ci mette a disposizione per rendere la nostra attività sempre più consapevole,» ha ribadito Bunicci, ricordando, allo stesso tempo, «che il nostro lavoro è ancora analogico, legato a dinamiche, infrastrutture ed un contesto operativo che rende il nostro ruolo ancora indispensabile». 
Una missione che Fedepiloti intende continuare a portare avanti in uno spirito di collaborazione con autorità marittima, enti portuali, armatori e comunità portuale. A maggior ragione in un contesto che a partire dalla pandemia (momento in cui l’opera dei piloti è stata essenziale per garantire la continuità della forniture essenziali alla vita del Paese) prosegue, con l’accavallarsi di continue crisi e tensioni a livello internazionale, a mutare in modo profondo. 
Nella relazione introduttiva Bunicci ha lanciato un forte allarme sui fenomeni internazionali che minacciano il traffico marittimo come l’escalation dei dazi internazionali, la crescita della pericolosa “dark fleet” – navi fuori standard che operano senza identificazione e gli episodi preoccupanti come l’esplosione della petroliera Seajewel a Vado Ligure ancora avvolta nel mistero ma ribadendo con forza il ruolo di Fedepiloti come presidio imparziale della sicurezza e soggetto votato alla collaborazione. 
Non a caso i tre panel di discussione hanno visto elencare i dossier che direttamente o indirettamente riguardano il futuro della categoria e del settore dello shipping: la trattativa per l’elaborazione delle nuove tariffe per il biennio 2025-27, i cambiamenti normativi sulla natura del lavoro del pilota, la modifica delle modalità delle valutazioni dei titoli. Ma anche gli effetti della crisi di Suez, le distorsioni dell’ETS, la difesa della bandiera nazionale, la sfida della cybersecurity. 
Il segretario generale di Assarmatori, Shipowners Association, Alberto Rossi ha fatto il punto sulle sfide da affrontare per il cluster di cui i piloti sono in punto imprescindibile. «Oggi incombono, anzi meglio sono già realtà, problematiche che derivano dalla regolazione climatica europea e internazionale, che mettono a repentaglio il trasporto marittimo per come lo conosciamo, in particolare il fragile segmento dei traghetti che collegano le isole alla terraferma e il transhipment, per il quale occorre lavorare non per tutelare interessi particolaristici ma la strategicità di avere in Italia, e non altrove, il controllo della catena logistica». E poi il tema dei carburanti alternativi:«per l’Italia non possono che essere GNL, biofuel e metanolo. Ecco perché dico che occorre lavorare insieme e insieme affrontare e risolvere i problemi: queste sfide impattano sul lavoro quotidiano di tutti noi, nessuno escluso». 
Invito alla collaborazione pienamente accolto da Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, che ha sottolineato «la dimensione umanistica del concetto di situational awareness». «La consapevolezza, infatti, è letteralmente un sapere intimo, qualcosa che va oltre gli strumenti tecnologici». Sisto nel ricordare lo studio elaborato dal centro studi di Confitarma dal quale emerge l’impatto notevole che le politiche protezionistiche degli USA potrebbero determinare sul cluster, ha evidenziato «come una nostra risposta non consapevole e meditata può rivelarsi controproducente». 
Ribadendo la centralità del tema della sicurezza, declinato nelle tre matrici safety, security e sicurezza socio-economica ha ricordato come sia «altrettanto essenziale la dimensione economica della nave: è prima di tutto un soggetto economico, un asset strategico per il Paese, per il PIL e per l’occupazione, tanto più quando è gestita dal territorio nazionale e batte bandiera italiana. Tutelarne l’efficienza, la centralità e l’economicità deve essere una priorità». 
A chiudere l’evento il vice ministro Edoardo Rixi che ha sottolineato gli obiettivi della prossima riforma portuale incentrata su maggiore sinergia tra i porti, digitalizzazione avanzata, sportello unico per le dogane, piani regolatori omogenei e un regime concessorio trasparente per attrarre investimenti. Tutti interventi in grado di garantire al sistema paese la flessibilità delle scelte commerciali che i tempi richiedono. 
 «Il futuro dell’Italia è sul mare,» ha sottolineato Rixi. «La nostra capacità marittima ci consente, a differenza della capacità stradale ferroviaria, di essere collegati con tutto il mondo e di poter cambiare le nostre rotte in funzione dei cambiamenti politici che arrivano a livello globale». Sono intervenuto all’Assemblea anche il Sen. Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare con un videomessaggio, l’Amm. Isp. Capo Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, la Dott.ssa Patrizia Scarchilli, Dirigente MIT, l’On. Deidda PRESIDENTE della IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, dell’On. D’Attis 5ª Commissione bilancio, tesoro e programmazione e l’On. Basso Vicepresidente della 8ª Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica).
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