Navigare l’incertezza, nuove rotte nel mondo assicurativo
Il rapporto tra mondo assicurativo e settori produttivi è biunivoco. L’uno influenza gli altri, e viceversa, rispondendo e adattandosi alle varie sollecitazioni dei contesti di riferimento. Discorso che vale a maggior ragione nel segmento del trasporto marittimo e della logistica. Sia per ragioni storiche: il più antico contratto di assicurazione registrato è stato stipulato a Genova (13 Maggio 1189) proprio in ambito armatoriale; sia per il “peso” geo-economico centrale del comparto nel mondo contemporaneo.
È a partire da queste considerazioni che il Propeller Club di Salerno ha dedicato un incontro di orientamento (Navigare l’incertezza, nuove rotte nel mondo assicurativo) per approfondire i temi di un mondo poco sconosciuto e per tracciare un primo quadro conoscitivo delle sue ultime evoluzioni.
La discussione è stata introdotta da Flavia Melillo, Docente di Diritto delle Assicurazioni (UER Academy), che ha fornite le coordinate di base su origini, obiettivi e funzionamento degli strumenti assicurativi nel settore dello shipping, senza tralasciare le evoluzioni più sofisticate, come il sistema mutualistico dei P&I emerso a partire dalla fine del XIX secolo, evidenziandone la “naturale vocazione internazionale”. Tradizionalmente votato a confrontarsi sul metro delle grandi distanze “lo shipping affronta quotidianamente i rischi geopolitici trovando nel settore assicurativo un supporto essenziale per garantire resilienza ed efficienza operativa negli scenari più complessi”. Prova ne sia la continuità dei servizi resa possibile attraverso la stipula delle speciali clausole di guerra in contesti critici come il Mar Rosso o l’Ucraina.
Con la capacità da parte mondo assicurativo di rispondere ad un contesto in cui la natura dei rischi cambia a ritmo sostenuto nasce anche l’esigenza da parte delle aziende di dotarsi delle necessarie competenze. Rocco Bozzelli, Head of Global Insurance di MSC Cruises, ha sottolineato come, a partire dal periodo post-Covid, sia cresciuto il ruolo del risk management, attività sempre più trasversale che, dalle risorse umane agli aspetti finanziari a quelli più squisitamente operativi, “è chiamata a mappare e valutare l’impatto in modo analitico dei rischi da assicurare”. “Su cybersecurity e cambiamento climatico si stanno aprendo sfide importanti che racchiudono in sé anche interessanti opportunità,” ha continuato. “Si consideri, ad esempio, l’adozione delle nuove tecnologie in tema di decarbonizzazione. Di fatto con l’applicazione delle nuove tecnologie ci troviamo di fronte a mezzi navasli che sono veri e propri prototipi. Mancando una storicità nelle casistiche, sarà interessante vedere in che modo il settore assicurativo troverà soluzioni adeguate”.
Sulla necessità di risposte ah hoc alle necessità delle aziende si è incentrato anche l’intervento di Davide Greggio, Head of Business Development di MAG Spa, che ha ribadito quanto la vocazione internazionale del settore rappresenti una risorsa. “A livello mondiale crescono le realtà che si aprono maggiormente all’interconnessione. Nel mercato europeo conterà sempre più mettere a fattor comune le competenze accumulate senza dimenticare, però, di fare i conti con le esigenze dei territori. La quantità di globalità da scaricare deve variare a seconda dei contesti in cui si opera cercando di superare la resistenza fisiologica che si può riscontrare confrontandosi con sistemi aziendali già consolidati”.
Una panoramica sui meccanismi e sulle soluzioni offerte per il welfare aziendale è arrivato infine da Gianfranco e Ilaria De Felice, rispettivamente Agente Rappresentante e Ispettrice di produzione di Generali. Il settore assicurativo può contribuire alla competitività di un’azienda anche attraverso strumenti e iniziative incentrati sull’aumento della qualità della vita dei dipendenti. “La possibilità di poter erogare con una spese contenuta benefit a favore dei dipendenti può diventare la chiave di volta per migliorare la qualità e la serenità di un ambiente lavorativo, così come la fidelizzazione e l’attrattività verso i nuovi talenti. Le strategie di crescita di un’azienda passano anche da queste soluzioni assicurative alternative”.