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Tutelare la tradizione marinaresca dell’Italia

 



Intervento a cura di Giovanni Massimiliano Consoli, Vice Segretario Generale di Assarmatori e Amministratore Delegato di Oltremare – Servizi integrati per lo shipping

L’attività formativa è un tassello fondamentale per il corretto funzionamento dell’industria marittima nel suo complesso. Lavorare su una nave, di qualsiasi tipologia, non rappresenta infatti solo una concreta opportunità professionale ma anche il segno tangibile di un’efficiente organizzazione del lavoro. Ogni attività, svolta in mare e negli uffici delle compagnie, necessita di un’adeguata e specifica azione di formazione. Attività che, soprattutto per il conseguimento delle qualifiche di Ufficiali, si sviluppa lungo un percorso che parte dalla scuola secondaria superiore e prosegue negli Istituti Tecnici Superiori essendo poi strutturata su modelli di conformità alla Convenzione internazionale STCW e alle direttive unionali. 
La specifica formazione riconducibile ai cosiddetti corsi STCW abilitanti all’imbarco, per via della specificità e della complessità della loro organizzazione, presentano costi molto elevati, usualmente a carico del discente. Elemento che, in molti casi, rappresenta una barriera all’ingresso di nuovi lavoratori in un settore che, anche a causa di tale ostacolo, ha denunciato una costante carenza di personale marittimo a tutti i livelli. 
Assarmatori, con il supporto della propria società di scopo Oltremare – Servizi integrati per lo shipping s.c. a r.l. – ha sempre dato grande considerazione a queste materie collaborando non solo con i centri di addestramento autorizzati ma anche con altri partner istituzionali, gli ITS e le Accademie, promuovendo ad esempio percorsi formativi relativi ai medici di bordo, ai cuochi equipaggio o inerenti le sempre attuali tematiche della sicurezza informatica. Si è riusciti nelle diverse interlocuzioni istituzionali a portare la questione all’attenzione delle Autorità competenti ottenendo ad esempio il pieno supporto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il Decreto n. 297 del 17/11/2023, ha stanziato importanti risorse economiche (7 milioni di euro da distribuire sulle annualità 2023-2026) per far fronte alle talvolta ingenti spese della formazione iniziale dei nuovi marittimi prevedendo inoltre il loro successivo inserimento lavorativo da parte delle compagnie di navigazione. Abbiamo organizzato molteplici career day su tutto il territorio nazionale (i primi svolti a Livorno, Torre del Greco, Palermo e Napoli) in modo da favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, mettendo in contatto studenti degli istituti nautici, alberghieri, turistici e tecnico professionali, nonché persone in cerca di occupazione, con le aziende del trasporto marittimo. 
Di recente, il grande impatto riscontrabile nei nostri career day è stato riconosciuto ufficialmente anche dal Comune di Napoli che, all’inizio del mese di dicembre, ha organizzato una propria iniziativa denominata “Verso il lavoro” ed alla quale Assarmatori è stata ufficialmente invitata a partecipare, insieme alla società Oltremare ed alle compagnie di navigazione associate per poter svolgere nuovi momenti di recruiting. In soli cinque appuntamenti, svolti nell’arco del 2024, siamo riusciti a mettere in contatto oltre 3500 potenziali lavoratori con le imprese di navigazione alla ricerca di personale da impiegare a bordo delle proprie navi. 

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Una grande attenzione alla formazione e, dunque, al tema del lavoro marittimo che dal canto nostro ha visto un’ulteriore forte espressione nei lunghi lavori (oltre sessanta riunioni in circa otto mesi) finalizzati al rinnovo delle 15 sezioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro unico dell’industria armatoriale, ultimati nel luglio scorso. Si è trattato di un ambizioso percorso di ammodernamento, allineamento e semplificazione del CCNL che ha portato all’individuazione di soluzioni di equilibrio su temi come la necessaria e auspicata rivalutazione della figura dell’Allievo, considerata un tassello fondamentale per far fronte alla già citata carenza di personale marittimo. 
Un accordo di rinnovo dunque che, sul piano economico, ha dato una risposta importante al tema della difesa del potere di acquisto dei salari dei lavoratori del settore, intaccato dall’elevata inflazione registrata negli ultimi due anni, introducendo anche alcuni elementi innovativi in materia di assistenza e di welfare per i lavoratori dal punto di vista sanitario e della previdenza complementare
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