Piano Mattei, un primo bilancio
L’aggiunta di cinque nuovi paesi – Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Sanegal – nella lista “prioritaria” del Piano Mattei, annunciata dalla premier Meloni ad inizio d’anno, porta a quattordici, complessivamente, i soggetti statali più direttamente coinvolti nell’iniziativa strategica italiana lanciata verso il “continente del futuro”.
Ad un anno esatto dall’avvio del Piano, insieme a questa progressiva riarticolazione delle relazioni, la recente assemblea pubblica di Confindustria ha rappresentato un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte.
“L’adozione del Piano Mattei ha rappresentato un passaggio fondamentale per conferire al Continente Africano quel ruolo strategico e centrale che merita, per il nostro Paese e per l’Europa,” ha spiegato il Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, che nel suo intervento ha sottolineato come l’iniziativa abbia agito da polo di attrazione degli sforzi dei vari soggetti - Sace, Simest, Ice, e Cdp – impegnati a supportare il “sistema Italia”. “Come Associazione, ci siamo impegnati a presentare prontamente agli interlocutori istituzionali le priorità e gli interessi delle nostre imprese nel Continente, al fine di promuovere progetti che portino valore aggiunto, occupazione e know-how nelle filiere di produzione africane”.
Intitolato “L’imprenditorialità in Africa a un anno dal lancio del Piano Mattei - Progetti, opportunità e strumenti finanziari” l’appuntamento è stato aperto dal vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli e da Fabrizio Saggio, Consigliere Diplomatico del PCM e Coordinatore della Struttura di Missione del Piano, che ha fatto il punto sui risultati di questo primo anno e illustrato la seconda fase per il 2025. Tra la “messa a terra dei vari progetti”, Saggio ha sottolineato il coinvolgimento italiano nel cosiddetto Corridoio di Lobito, “un’infrastruttura ferroviaria ma anche digitale nella quale l’Italia si è inserita grazie al Piano Mattei e che tra poco inizierà a dare i suoi frutti”.
“L’Africa è un continente strategico e di interesse prioritario per il Paese e il Piano Mattei rappresenta un'importante opportunità per promuovere uno sviluppo duraturo e sostenibile,” ha ricordato l’Ad di CDP, Dario Scannapieco. “Finora, CDP ha mobilitato oltre 3,6 miliardi di euro nel Continente e, con il nuovo Piano Strategico 2025-2027, rafforzerà ulteriormente la propria presenza, anche con una più stretta collaborazione con le istituzioni finanziarie locali e globali. L'apertura di nuovi uffici di rappresentanza a Nairobi e Abidjan fungerà da ponte strategico per le realtà italiane interessate a investire in Africa”.
Da parte sua, dall’avvio del Piano Mattei, Sace ha garantito 1,5 miliardi di euro di operazioni e sta studiando garanzie per ulteriori 8,7 miliardi in tutta l’Africa in settori che vanno dall’energia, alle infrastrutture, dall’agribusiness ai trasporti sostenibili. Risorse cui si aggiungono le risorse (200 milioni di euro) della Misura Africa di Simest con un duplice obiettivo: da un lato, supportare le imprese italiane nello sviluppo di investimenti e nuove partnership, dall’altro, favorire l’attrazione di investimenti nei Paesi africani, con un focus su innovazione e formazione.
Nel panel dedicato all’imprenditorialità italiana già impegnata in Africa si è discusso di formazione, agribusiness ed energie rinnovabili.
Per Umana, la presidente Maria Raffaella Caprioglio ha illustrato i progetti e le esperienze che stanno coinvolgendo l’azienda: “Il Progetto Ghana, in collaborazione con Confindustria Alto Adriatico, è un programma di integrazione lavorativa e sociale che rappresenta un’esperienza inedita nel suo genere. Un esempio di come attraverso la sinergia fra diversi partner, in Italia e all’estero, si possa dare risposta concreta alle imprese del territorio, offrire una concreta opportunità di buona integrazione a nuovi cittadini del nostro Paese, e al contempo costruire ricchezza per un’intera comunità. Sono inoltre in fase di sviluppo nuovi progetti con altri Paesi partner come la Tunisia, il Senegal e il Marocco.”