Nella black list americana i giganti cinesi della shipping industry
Il Pentagono indica COSCO e CSSC come aziende legate all'esercito cinese. Per ora nessuna conseguenza sulle attività commerciali ma la shipping industry entra a pieno titolo nella contrapposizione USA - Cina
L’elenco, per un totale di 134 aziende, rientra nel National Defense Authorization Act 2021 e mira a limitare le interazioni economiche e tecnologiche con gli Stati Uniti per quelle aziende che parteciperebbero alla strategia di modernizzazione militare di Pechino, basata sull’abbattimento delle barriere tra settori della ricerca civile e commerciali e le forze armate. L’inclusione nella lista vieta i rapporti con le agenzie governative ma non comporta sanzioni immediate. Scopo della pubblicazione è scoraggiare lo sviluppo di legami commerciali con le controparti americane.
Le tre società del gruppo COSCO hanno assicurato che la segnalazione “non avrà alcun impatto sulle attività e sulle operazioni globali del gruppo” ricordando di aver “sempre osservato le leggi locali e operato in maniera rigorosamente conforme nelle loro attività transfrontaliere e sono impegnate a servire il commercio globale e clienti globali, tra cui molti produttori agricoli, aziende manifatturiere, società energetiche, rivenditori ed esportatori fornendo servizi di trasporto marittimo e di logistica di elevata qualità ”.
Sebbene l’inclusione di giganti del settore dei trasporti e della cantieristica rappresenti una novità relativa nel gioco al rimpiattino che vede protagoniste Washington e Pechino (le sanzioni comminate a una sussidiaria di COSCO nel 2019 per violazione sull’embargo di petrolio iraniano furono annullate l’anno successivo), nella stesura dell’elenco il Pentagono ha incluso aziende di rilevanza internazionale nei comparti ritenuti strategici – dall’energia alle telecomunicazione ai semiconduttori – nel perseguimento del suo obiettivo principale: garantirsi il vantaggio competitivo tecnologico, rallentando la rincorsa cinese attraverso l’interruzione su specifici segmenti delle sue supply chain.
Non stupisce così l’inserimento nella black-list di società come Tencent, proprietaria della app di massa WeChat, CATL, il più grande produttore di batterie al mondo, fornitore di TESLA e, a breve, di Ford, China National Offshore Oil Corporation, con i suoi progetti di estrazione nel Golfo del Messico.
Nella stessa logica potrebbe essere letto anche l’interesse per i campioni della cantieristica navale del Dragone che permette di produrre la metà delle navi mercantili a livello globale, a fronte del crollo registrato dall’industria statunitense, e per il maggior gruppo armatoriale del Paese, con le sue oltre 1.400 unità , impiegate nei principali segmenti dello shipping.
Su questo tema la pressione dei sindacati per un’azione di rilancio si è tramutata nel corso del 2024 in un’intensa attività conoscitiva da parte del Senato, sfociata, lo scorso dicembre, nella presentazione bypartisan dello SHIPS for America Act.
"Sostenendo la cantieristica navale, il trasporto marittimo e lo sviluppo della forza lavoro, noi rafforzeremo le supply chain, ridurremo la nostra dipendenza dalle navi straniere, metteremo gli americani al lavoro in posti di lavoro ben pagati e sosterremo le esigenze di cantieristica navale della Marina e della Guardia Costiera,” hanno sottolineato gli estensori della proposta.
L’iniziativa, concepita come uno sforzo globale per rivitalizzare la marina mercantile a stelle e strisce, prevede l’istituzione di un Marine Security Advisor, con il compito di sviluppare una strategia marittima nazionale; di un Maritime Security Trust Fund, con la funzione di reinvestire dazi e imposte pagati dall'industria marittima in programmi per la sicurezza e nella realizzazione di infrastrutture; la creazione di una flotta navale da un minimo di dieci unità ad un massimo di 250 per trasportare, entro 14 anni, una quota del 10% delle merci movimentate con la Cina; un credito d'imposta del 25% per gli investimenti nei cantieri navali e un programma di incentivi finanziari per la costruzione e riparazione navale a sostengo di approcci innovativi in questo settore.