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ITS Caboto programma il futuro dell’offerta formativa

 


Il 2024 è stato l’anno in cui l’ITS Caboto ha messo in moto le principali azioni che disegneranno il futuro dell’istituto di Gaeta. I fondi messi a disposizione dal PNRR hanno portato una nuova progettualità, e con essa un arricchimento dell’offerta formativa complessiva, insieme ad una visione che nei prossimi anni prevede la creazione di un vero e proprio campus che si affiancherà alla sede odierna. Ne parliamo con il presidente della Fondazione Caboto Clemente Borrelli. 

Quali azioni sono state impostate quest’anno? 
Uno dei principali risultati positivi è l’arricchimento dei corsi offerti, così come previsto da parte dei target fissati dal PNRR. Insieme ai settori tradizionali presieduti dal nostro istituto – ufficiale del diporto nautico e servizi di bordo ai passeggeri – abbiamo registrato un’ulteriore crescita degli iscritti nei percorsi dedicati a logistica e trasporti di cui abbiamo portato avanti la prima annualità dei corsi inaugurati nel 2023 e la seconda di quelli del 2022. Quest’ultimo è andato ad esame recentemente con risultati lusinghieri visto che molti dei nostri corsisti sono già stati assunti da aziende del comparto. Le novità sotto l’aspetto formativo? I corsi sono passati da cinque a otto. Tra i percorsi inediti c’è quello per il tecnico della pianificazione di trasporti e logistica, una figura che si occuperà ovviamente della gestione degli imput e output delle merci da magazzino, compreso il processo di trasporti; quello per ispettore navale, di grande successo, organizzato con la collaborazione prestigiosa del RINA; di Yatch Design Operator, che designa operatori specifici nel settore del diporto. 

Il PNRR comporterà anche un adeguamento delle strutture... 
Un percorso che abbiamo già ampiamente avviato con il potenziamento delle attrezzature da laboratorio. Il progetto presentato al ministero prevede sia l’ampliamento dei laboratori già presente nell’attuale sia l’implementazione, già avvenuta, del simulatore di navigazione con postazioni desk. Si tratta di un dispositivo accreditato presso il Comando delle Capitanerie di Porto e il MIT per i vari corsi radar e ECDIS. Inoltre abbiamo integrato e migliorato il nostro sistema GMDSS quindi per l'erogazione dei corsi riguardanti il conseguente del patentino per le telecomunicazioni. 

Quali altre novità avete in serbo per il 2025? 
Grazie ai fondi del PNRR abbiamo acquistato un’imbarcazione a motore da 17 metri, attualmente in cantiere, che una volta varata garantirà ai nostri allievi un ulteriore step formativo sul campo che non riguarderà solo la navigazione. L’unità sarà fornita di un laboratorio per le analisi delle acque che oltre ad un’eventuale formazione specifica in questa particolare materia punta ad una sensibilizzazione e ad un coinvolgimento sempre maggiore dei futuri professionisti del mare sulle questioni ambientali, che stanno acquisendo un ruolo centrale per tutte le attività della “blue economy”. 

Cosa si aspetta dal 2025? 
L’auspicio è di continuare sulla falsariga positiva del 2024, completare tutti i punti del nostro programma di adeguamento/potenziamento di strutture e offerta formativa, andare avanti nel progetto per la realizzazione di un campus dedicato da affiancare all’attuale struttura che ospita l’Istituto. Si tratta di un’idea su cui teniamo molto e che, insieme ad altre realtà vicine al nostro ITS, vede particolarmente coinvolto un nostro socio fondatore come la d’Amico di Navigazione. Si tratterebbe di un importante intervento sul territorio frutto di una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato.
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