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Decarbonizzazione, nuova proposta presentata all’IMO

 


Azione congiunta di ICS – International Chamber of Shipping e 47 governi presso l’IMO per l’adozione di un meccanismo di fissazione del prezzo delle emissioni di gas serra per il trasporto marittimo internazionale. 
Il testo mette insieme Ue, le principali economie marittime del mondo, i maggiori Stati di bandiera, oltre realtà emergenti dell’Africa, e punta a facilitare la decarbonizzazione del settore. 
La proposta è incentrata su una revisione della Convenzione Marpol che richiede alle compagnie di navigazione che gestiscono navi su rotte internazionali di versare contributi correlati alle tonnellate di CO2 emessa da versare in un apposito Fondo. L’obiettivo è ridurre la differenza di costo tra i carburanti a zero o “quasi zero” emissioni (metanolo verde, ammoniaca e idrogeno) e i prodotti convenzionali per incentivare l’adozione di fonti energetiche più pulite. I ricavi generati saranno utilizzati per premiare la produzione e l’adozione di carburanti ZNZ (zero/near zero GHG), fornendo al contempo risorse per supportare gli sforzi di riduzione dei gas serra dei paesi in via di sviluppo. 


Per il segretario generale di ICS, Guy Platten, si tratta di una “ soluzione pragmatica e del modo più efficace per incentivare una rapida transizione energetica per raggiungere l'obiettivo concordato dall'IMO di emissioni nette zero entro o vicino al 2050”. Se la proposta, in discussione il prossimo 17 febbraio, sarà approvata potrebbe entrare in vigore a livello globale all'inizio del 2027, con la riscossione dei contributi annuali di GHG dalle navi a partire dal 2028.
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