Assemblea Federlogistica, è l’IA la nuova sfida
Luigi Merlo, protagonista della nascita e dello sviluppo della Federazione ha ricordato come “non esista un’unica logistica, ma tante logistiche, in grado di ergersi a problem solver di tematiche spesso prigioniere di apparati burocratici e di mancata applicazione dell’innovazione”. Ha ricordato come esistano una logistica delle infrastrutture, una logistica del trasporto delle merci, una logistica della mobilità in centri urbani, logistica dei magazzini, logistica distributiva, e molte altre. Un’attività dunque complessa che come sottolineato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “è la principale e unica chiave non di volta, ma di svolta, per lo sviluppo dei mercati e delle imprese”.
“Se il Paese vuole e deve crescere i progetti di digitalizzazione e di innovazione tecnologica centrati sulla logistica e quindi sulla mobilità di merci e persone, rappresentano un fattore determinante e imprescindibile,” ha affermato Sangalli. “La logistica è elemento cruciale nel “connettere” economie e territori. E penso anche ai porti che oggi non sono solo scali merci, ma hub energetici, crocevia digitali e snodi chiave per la mobilità e il turismo, sempre più centrale per il nostro Paese. Far arrivare il prodotto giusto, al prezzo e al momento giusto, esattamente al cliente giusto, è una sfida davvero complessa”.
Essenziale per determinarne il successo per l’economia del Paese fare leva sulla sfida rappresentata dalla digitalizzazione. Si tratta, per Sangalli, “di strumenti di per accelerare i processi in termini di organizzazione e potenzialità al settore”. “Digitalizzazione significa ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, anticipare le esigenze del mercato. Tanto più in un tempo come il nostro, caratterizzato dal continuo alternarsi di crisi su crisi, che richiedono previsione, rapidità e precisione nelle risposte”.
Di più. Sarà l’intelligenza artificiale, come spiegato da Luigi Merlo, il grimaldello per “costringere l’Italia a compiere un salto di qualità nel campo dell’efficienza logistica, così come nella lotta contro una criminalità organizzata che ha fatto di logistica, porti e trasporto, una delle sue armi in più”.
A patto di fare presto, perché le azioni da intraprendere per salvaguardare lo standing del sistema Italia non solo nel commercio, ma anche negli equilibri internazionali, vanno messe in atto nell’arco del breve periodo.
Nel dibattito portato avanti dallo stesso Merlo e dal Procuratore Gratteri sono stati portati avanti esempi che testimoniano la doppia faccia del mondo tecnologico: da quello di un giovane hacker partenopeo che è entrato nel sito del Ministero di Grazia e Giustizia, potendo inserire a ruolo cause e denunce contro potenziali nemici, del tutto incolpevoli, condizionando alla base l’iter della giustizia; alla facoltà per i cinesi di entrare comodamente nelle centraline delle future auto blindate o nelle telecamere di sicurezza pronte a ritrasmettere in tempo reale in Cina, il segnale captato in Italia.
Gratteri, parlando di “dramma dell’ignoranza nelle postazioni chiave per la sicurezza” ha anche delineato un terrificante rovescio della medaglia per l’intelligenza artificiale e quindi per software che consentono, attraverso l’accesso nel dark web, di comprare e vendere cocaina, o armi da guerra anti-carro.
Il Procuratore ha denunciato i ritardi dell’Italia, dal Governo Draghi in poi e la conseguente rinuncia a quello che era stato per anni un ruolo chiave anche nella formazione di funzionari di altri paesi nel campo delle indagini contro la malavita organizzata.
Secondo Luigi Merlo gli USA di Trump rappresentano una incognita ma certo un rischio altissimo per un’Europa che sa solo farsi autogoal, come nel caso dell’ETS e quindi delle tasse sulle navi che penalizzano l’unico elemento di forza italiano nel campo della logistica, le compagnie armatoriali e quindi le navi.
Un’Europa che all’insegna di una competitività distorta, ha fatto proliferare in Olanda e nei suoi porti la presenza della ‘ndrangheta ma anche della mafia albanese e più di recente di quella africana.
Il tema giustizia è comunque di importanza determinante anche per la logistica. “Gli investitori internazionali – ha sottolineato Merlo – scappano da un’Italia che non fornisce certezze sulla giustizia”.
E il Viceministro Rixi ha sostenuto come anche i sistemi informatici per difesa e infrastrutture debbano essere in linea con il sistema della difesa del Paese. Ha quindi ribadito la necessità di una riforma dei porti che abbia un livello decisionale centrale e che è giunto il momento di cambiare rotta, anche utilizzando l’AI per la capacità predittiva, ma come chiave per armonizzare norme, piani regolatori e ricreare quell’armonia che in Italia è sparita.
Dalle relazioni dei partecipanti all’Assemblea sono emerse esperienze di frontiera relative all’applicazione dell’intelligenza artificiale in questi settori: non solo come per altro ormai condiviso dalla comunità dei trasporti, nella organizzazione e ottimizzazione dei flussi di trasporto merci, ma anche in settori come la programmazione dei flussi turistici nelle città d’arte o della sicurezza delle attività economiche subacquee.
Per l’Italia – ha ricordato Merlo – l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi essenziale nei prossimi 5 o 6 anni in cui, come già successo per il settore autostradale (e accade ancora oggi) le grandi infrastrutture di trasporto e mobilità di merci e persone andranno sotto stress per centinaia di cantieri aperti, finalizzati alla realizzazione delle nuove opere in parte previste nel Pnrr.
E in questo, come in altri casi, il tema centrale diventa come costruire i modelli ai quali la AI dovrà fornire risposte prevedendo indicazioni operative.