Intervento a cura del Presidente AdsP del Mar Tirreno Settentrionale,
Luciano Guerrieri
Gli ultimi anni hanno segnato profondamente la storia del trasporto marittimo. A 307 giorni di distanza dall'inizio del conflitto nel Mar Rosso e quando mancano ormai pochi mesi al terzo anniversario dell'invasione in Ucraina, appare ormai chiaro a tutti come il mondo dello shipping si stia adattando a vivere in una situazione di crisi continue, nella quale la dimensione geo-politica e quella economica appaiono perfettamente concatenate tra di loro.
Dall’inizio della pandemia di Covid-19, rischi e gestione della catena logistica sono saliti in cima all’agenda mediatica e politica. Se un tempo l'affidabilità delle catene di approvvigionamento era un dato acquisito, oggi non è più così. Problemi quali la carenza di materiali chiave, l'aumento dei costi del trasporto, la volatilità della domanda sono all'ordine del giorno.
L’attuale contesto geopolitico, economico e sociale sopra delineato viene tenuto ben presente dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che con il bilancio di previsione 2025 ha cercato di dare piena continuità alla propria strategia di progressiva infrastrutturazione dei porti, mettendo a frutto l’importante sforzo realizzativo messo in atto dall’ADSP negli ultimi anni, che ha portato molte delle opere dalla programmazione alla fase di cantierizzazione.
Solo per citare alcuni degli interventi in corso che sono stati a messi a terra, iniziando dal porto di Livorno, si ricorda qui la realizzazione del nuovo Punto di Controllo Frontaliero, che presenta ora un totale di quadro economico dei lavori di circa 17,7 milioni di euro, anche per effetto del caro prezzi, e che consentirà al maggiore scalo di ADSP di disporre un punto unitario di ispezioni e verifiche e controlli alle merci, razionalizzando così l’iter delle verifiche e supportando il lavoro delle amministrazioni preposte.
Altra opera di primaria importanza, che è giunta alla fase esecutiva, è la resecazione del canale di accesso presso la torre del Marzocco, per un volume di investimento che supera i 20 milioni di euro, e che viene in parte finanziata attraverso le risorse messe a disposizione da un mutuo contratto con la Banca Europea degli Investimenti. Ulteriore investimento in corso, sempre supportato in parte con risorse provenienti dal finanziamento BEI, è costituito dalla realizzazione del raddoppio del capannone dello stoccaggio cellulosa in zona M+K, per un valore di oltre 15 milioni di euro.
Questi investimenti, che non si leggono nella programmazione prospettica del 2025-2027 poiché sono stati già affidati e i relativi lavori sono in corso, sono destinati a produrre benefici già nel periodo in considerazione per la comunità portuale, in termini di cresciuta accessibilità nautica dello scalo, competitività delle funzioni e strutture logistiche, a presidio di traffici rilevanti per il nostro maggior porto come la cellulosa e l’agroalimentare.
L’Autorità di Sistema Portuale intende pertanto proseguire nel solco dell'azione programmatoria già delineata negli anni passati, portando a 139 milioni di euro il portafoglio complessivo degli investimenti nel 2025, e con previsione oltre 260 milioni di euro negli anni 2026-2027.
A Livorno la Darsena Europa rimane la massima priorità. Conclusosi positivamente il lungo e articolato procedimento tecnico amministrativo sulla valutazione di impatto ambientale, e acquisita dalla Commissione Europea la confort letter che certifica la compatibilità degli investimenti pubblici con la legge sugli Aiuti di Stato, la struttura commissariale ha ricevuto il 7 di ottobre dal RTI affidatario il progetto esecutivo relativo alla realizzazione delle dighe foranee e degli interventi di dragaggio; il progetto, che comprende anche il vasto piano di monitoraggio, è attualmente in fase di verifica tecnica e sarà approvato in tempo utile per cercare di avviare le opere marittime entro l’anno o all'inizio del 2025.
A questo intervento strategico si affiancheranno quelli altrettanto importanti legati al Piano del Ferro, con il quale l'AdSP intende dar corso ad una riorganizzazione e ad un potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria; quelli relativi alla progettazione del nuovo ponte mobile sullo Scolmatore in località Calambrone (per un totale di 400mila euro) e quelli riguardanti la realizzazione del II lotto del canale navigabile tra la Bellana e la Darsena Nuova cui sono destinati 11,5 milioni di euro.
Se a Livorno la futura Darsena Europa e l'allargamento del canale di accesso connesso al completamento dei lavori di rimozione dei tubi dell'ENI, rappresentano una priorità per il rilancio del porto, a Piombino la maggior parte delle risorse saranno destinate alla progettazione e realizzazione del secondo lotto della SS398 ed al completamento della banchina di riva della Darsena Est (banchina ovest).
Fondamentali, per il futuro del porto di Piombino, risultano poi essere gli interventi legati alla realizzazione dei primi 400 metri della prima parte della nuova banchina Ovest afferente alla darsena Nord del porto che si sviluppa a partire dalla banchina Nord (recentemente completata) verso l'interno del Porto in direzione Sud. Il progetto, inserito nel Programma Triennale delle opere, prevede anche la realizzazione di una vasca di colmata impermeabilizzata e il dragaggio a quota -18 metri dei fondali prospicienti la nuova banchina.
Il quadro economico dell’opera è di 51 milioni di euro. Ed è stato richiesto un finanziamento al Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Il quadro dei nostri investimenti è dunque in movimento, un movimento spinto verso l’alto per gli effetti dell’importante lavoro svolto dagli uffici in questi anni e che sta portando a compimento gli investimenti previsti nella programmazione delle opere.