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De Filippis: "immaginare i terminal del futuro"


La recente presentazione ad InnoTrans, la fiera leader internazionale per la tecnologia dei trasporti con sede a Berlino, delle due nuove due innovative locomotive Dual Shunter 2000 è solo la punta dell’iceberg. Il Polo Logistica di FS sta perseguendo il suo piano complessivo per affrontare il futuro. Per garantire al sistema produttivo italiano, come sottolinea l’Ad di Mercitalia Logistic, Sabrina De Filippis, “servizi improntati ad affidabilità, competitività, sostenibilità”. 

Su quali punti state lavorando principalmente? 

Siamo una realtà che copre un po' tutta la catena del valore della logistica e siamo concentrati nel riordino delle attività che svolgiamo quotidianamente, in un’ottica che metta al centro le esigenze del cliente, dalla gestione dei terminal a quella di tutti i servizi relativi. È uno sforzo importante che si interseca con quello, ambizioso, dei grandi progetti per l’adeguamento delle infrastrutture. Sotto questo punto di vista le idee da mettere in pratica sono decisamente avanzate. 

Su cosa si basa questa nuova progettualità? 

La vera sfida è immaginare i terminal del futuro sulla scorta della rivoluzione tecnologica che è già cominciata. E questo riguarda sia la gestione delle infrastrutture sia le piattaforme operativa. È questo il fulcro per realizzare quello shift modale per cui dobbiamo allinearci alla media europea. In una prospettiva di specializzazione dei ruoli che lasci al gommato l’ultimo miglio dei trasporti. 

Un obiettivo che affronterete con nuovi mezzi a disposizione... 

Una delle priorità sarà l’introduzione di locomotori interoperabili perché ormai il nostro mercato domestico non è l’Italia ma l’Europa. Allo stesso tempo guardando alla sostenibilità. I due Dual Shunter 2000 presentati a Berlino rappresentano un investimento lungimirante. Un mezzo in grado di lavorare sia in modalità diesel, sia elettrica. Si tratta dei primi esemplari di questo tipo in Italia e puntiamo ad allargare ulteriormente la flotta. Purché si verifichino le condizioni per poter continuare su questa strada. Per poter garantire l’alto livello di investimenti necessario l’affidamento dei servizi di manovra nei porti dovrebbe avere durate temporali compatibili con i piani di investimento richiesti. Eppure il sistema sta attraversando un momento di difficoltà... Non si può negare che l’apertura di tanti cantieri abbia avuto una forte ripercussione sull’operatività del settore e sugli equilibri economici complessivi. Ma è un passaggio da affrontare perché una volta pronta la nuova rete infrastrutturale permetterà una fluidità di trasferimento delle merci che consentirà di guardare in modo concreto l’approdo su nuovi mercati internazionali. 

Intanto, come ovviare alla situazione? 

C’è un corale richiamo associativo al sistema istituzionale, cui non siamo indifferenti, per trovare soluzioni efficienti in grado di traguardare il comparto alla data fatidica del 2027. Il rilancio del trasporto merci è un obiettivo prioritario di tutto il paese e strumenti di incentivazioni potrebbero essere utili per superare le attuali criticità. Sulle modalità, anche con meccanismi indiretti, come ad esempio l’incentivazione allo shift modale direttamente alle aziende, crediamo bisognerebbe essere aperti a qualsiasi tipo di ipotesi.

Maurizio De Cesare

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