Il valore dell'innovazione, convegno NSW24 a Salerno
Al centro degli interventi il ritmo sempre più incalzante dei cambiamenti che stanno investendo il cluster della blue economy, uno dei pilastri del PIL italiano e del Sud Italia. Un’accelerazione che implica la necessità di nuovi paradigmi operativi, a cominciare dall’individuazione di soggetti in grado di intermediare l’individuazione, lo sviluppo e la messa in atto dei processi innovativi di cui hanno bisogno le aziende.
In quest’ambito lo sviluppo di un ecosistema basato sull’open innovation diventa l’opzione migliore per garantire una lettura efficace della complessità .
Fabrizio Monticelli, Presidente di Fabbrica italiana dell’Innovazione, l’incubatore di start up insediato da circa un anno nell’area Est di Napoli, ha sottolineato: “L’innovazione non è solo una leva per la crescita economica ma una necessità per affrontare le sfide globali e rendere le nostre infrastrutture più resilienti e performanti. Le variabili esterne diventano sempre più difficili da gestire in modo efficace. Serve una visione dei sistemi basata sulla logica della connessione tra diverse competenze e specializzazioni».
Nel corso dell’incontro è stato presentato l’innovativo software per l’abbattimento delle vibrazioni nelle gru portuali della startup HEROBOTS, che ha partecipato al programma di incubazione della CTE Napoli, supportata da Fabbrica Italiana dell’Innovazione e SPICI srl.
Hanno partecipato all’incontro anche Autilia Cozzolino, ricercatrice di SRM, che ha evidenziato un contesto economico di potenziale crescita per il Mezzogiorno, a patto di fare leva sulla competitività produttiva, Claudio Lubatti, Resp. Uff. ESG and Innovation in maritime logistic di SRM, ed Antonia Autuori, Pres. Confindustria Gruppo Risorsa Mare, Trasporti e Logistica.
«Con l’aeroporto il territorio salernitano ha tutte le infrastrutture necessarie per il suo sviluppo,» ha sottolineato Autuori. «In un settore come la logistica, fortemente influenzata dai cambiamenti tecnologici, bisogna allineare la propensione all’innovazione tra la parte privata e quella pubblica, verso una burocrazia che stia al passo con i tempi.