Assoagenti Campania, pronti per le sfide del futuro

 

«Il mondo dello shipping è attraversato in questi anni da trasformazioni profonde. Cambiamenti strutturali sono stati introdotti sotto l’aspetto operativo da una rivoluzione tecnologica sempre più pervasiva. A questo si aggiungono gli adeguamenti normativi che si accumulano a livello nazionale e internazionale. Le conseguenze sul mondo del lavoro sono enormi. Soprattutto per una tradizionale figura di raccordo come l’gente marittimo, chiamata a confrontarsi direttamente con questa nuova realtà». Parte da queste considerazioni di carattere generale il neo presidente di Assoagenti Campania, Gaetano Artimagnella, per spiegare a PORTO&interporto le linee guida che caratterizzeranno il suo mandato alla guida dell’associazione. 

Quali sono i temi principali su cui punterà l’azione Assoagenti Campania? 

Formazione e aggiornamento continuo credo rappresentino i must per rafforzare le competenze della categoria. In questi anni, complice lo sviluppo esponenziale dei nuovi strumenti tecnologici, la natura della nostra professione è mutata. Pur rimanendo la figura di cerniera tra gli interessi degli armatori e le autorità locali abbiamo registrato una forte trasformazione sotto l’aspetto operativo. Mentre prima le operazioni prevedevano spostamenti fisici, con annessi i documenti cartacei, tra un ufficio e l’altro, oggi, basta di norma un click su una tastiera per poter risolvere una pratica. Una semplificazione estrema che comporta la responsabilità di essere sempre aggiornato, anche sul lato delle novità normative. 

Come affrontare questa rivoluzione digitale? 

Affinando le competenze tecniche sugli strumenti digitali. Anche se non attive in ogni scalo le piattaforme come il Port Community System e il Port Management Information System sono realtà operative con cui devi confrontarti necessariamente. Senza contare le prescrizioni che arrivano direttamente dall’Ue sulla necessità di sviluppare la “single windows”. Ci sarà ancora molto da cambiare e lavorare e come categoria abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti. Anche, come accennavo prima, sotto l’aspetto delle conoscenze normative. Oggigiorno l’agente marittimo è chiamato a sviluppare competenze su più fronti, come quelle doganali, e aggiornarsi è l’unica strada per continuare ad operare in modo responsabile ed efficiente. C’è infine il tema con cui dovremo sicuramente confrontarci dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, strumento che potrebbe risultare centrale nella gestione e interpretazione della ormai enorme mole di dati che siamo chiamati a manipolare.  

Quale strada seguirete per garantire l’aggiornamento e la formazione? 

Puntiamo a consolidare il rapporto con le università e i centri di ricerca. È lì che si sviluppano le competenze, le conoscenze e i metodi che possono contribuire ad arricchire il bagaglio professionale dell’agente marittimo. Inoltre, possono rappresentare il punto di partenza giusto per far conoscere ai giovani talenti le opportunità e mi permetta di dire, il fascino, di un lavoro come il nostro. Insieme alla formazione continua uno dei nostri obiettivi deve essere quello di preparare il cambio generazionale, riuscire a coinvolgere chi si approccia per la prima volta al mondo del lavoro. Sotto questo aspetto scontiamo ancora una scarsa conoscenza a livello generale del nostro ruolo economico dello shipping. 

Altre tematiche all’attenzione di Assoagenti Campania?

Come dicevo ci impegneremo, sfruttando i nuovi media digitali, in uno sforzo di comunicazione all’esterno del nostro mondo. Essenziale sarà poi il lavoro di concerto da affrontare con l’AdSP, l’autorità marittima, gli enti territoriali e associativi, anche in altre realtà portuali, per far crescere il livello complessivo delle discussioni e delle sinergie da porre in essere sul piano concreto. L’obiettivo è creare un network coeso in grado di fare proposte per rendere sempre più fluida l’operatività del porto. In fondo, fare da occhi e orecchie dell’armatore, il compito dell’agente marittimo è anche questo.