Africa, corridoi intermodali per sostenere lo sviluppo
I ministri africani e i funzionari governativi responsabili delle infrastrutture e dei trasporti hanno chiesto alla African Development Bank maggiore sostegno e coordinamento degli sforzi per promuovere una maggiore integrazione del continente e creare la più grande area di libero scambio del mondo. La richiesta è giunta al termine del secondo Forum sui trasporti organizzato da ADB e tenutosi in Costa d’Avorio sul tema “L’Africa in movimento: accelerare la connettività sostenibile dei trasporti e della logistica”.
L’appuntamento ha rappresentato l’occasione per discutere sui problemi chiave del comparto, chiamato a giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo del continente. Non a caso il Forum certifica nei numeri gli sforzi intrapresi da ADB nell’ultimo anno: nel 2023, la banca ha finanziato 2,49 miliardi di dollari in progetti di trasporto in tutto il continente, segnando un aumento del 36% all'anno precedente.
Con una popolazione africana destinata a raggiungere i 2,5 miliardi entro il 2050 e una produzione economica destinata a triplicare entro il 2040, d’altronde, la necessità di espandere e modernizzare l’infrastruttura di trasporto del continente è più urgente che mai. Si prevede inoltre che la domanda di connettività aumenterà fino a otto volte entro il 2040.
La tre giorni di lavoro è stata dedicata alla diagnosi dei problemi chiave nel settore dei trasporti, esplorando i collegamenti logistici essenziali all’interno del commercio africano e cercando di identificare le soluzioni sostenibili per migliorare la resilienza e l'indipendenza.
Un focus chiave ha riguardato lo sviluppo e il potenziamento dei corridoi logistici, che sono essenziali per ridurre i tempi e i costi di trasporto, incrementare il commercio intra-africano e guidare la crescita economica. Elementi vitali anche per l’implementazione dell'African Continental Free Trade Area, un punto di svolta per il panorama commerciale del continente.
Oltre al trasporto su strada, sono statti affrontati argomenti come la resilienza dei porti e degli aeroporti africani di fronte a shock esterni come il cambiamento climatico e le fluttuazioni del mercato. L’attenzione è stata posta sulla transizione verso modalità di trasporto più ecologiche ed efficienti, soprattutto nelle aree urbane, e sullo sviluppo di soluzioni finanziarie innovative per finanziare progetti infrastrutturali trasformativi.
“I corridoi aiutano ad accelerare l’integrazione africana,” ha sottolineato Matar Ceesay, Segretario permanente del Ministero dei trasporti, dei lavori e delle infrastrutture del Gambia. “Dobbiamo fare progressi sull’autostrada Abidjan-Lagos, sull’autostrada Abidjan-Bamako-Dakar e su altre rotte transregionali. Le barriere devono essere rimosse e l’integrazione rafforzata”.
Per migliorare il commercio su scala continentale, sarà inoltre necessaria una più stretta cooperazione tra i paesi, hanno riconosciuto i vari ministri, che hanno chiesto alla ADB un maggiore sforzo nello sviluppo dei corridoi ferroviari.
Vari interventi nel corso del Forum hanno sottolineato la necessità per i paesi africani di sviluppare partnership solide.
“I corridoi dovrebbero essere creati per aprire opportunità economiche genuine per guidare la crescita dei paesi e offrire migliori prospettive per la popolazione africana,” sottolinea una nota di ADB. La connettività comporta anche un crescente commercio tra i paesi, con posti di controllo di frontiera unici e normative comunitarie armonizzate. Anche l'uso ottimale di strumenti digitali e intelligenza artificiale nei sistemi di trasporto deve essere preso in considerazione, secondo diversi relatori”.
I relatori hanno inoltre convenuto che i governi africani “dovrebbero armonizzare le politiche di sviluppo delle infrastrutture, investire nella formazione, sostenere il mercato unico del trasporto aereo, rafforzare le infrastrutture di connettività resilienti al clima e sfruttare appieno l'enorme potenziale dell’AFCFTA”.