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La vocazione mediterranea di ForMare

 


Non solo l’organizzazione della seconda edizione del Master Executive in Shipping Management. ForMare – Polo Nazionale dello Shipping, società di servizi di Confitarma la cui missione è quella di fornire assistenza su programmi nazionali e internazionali a sostegno dell’industria marittima e supporto alla formazione e riqualificazione del personale navigante, è al centro di una serie di progetti ed iniziative che la stanno proiettando al cuore dell’area euro-mediterranea. In un momento di tensioni e divisioni geopolitiche crescenti la compagine guidata da Fabrizio Monticelli sta contribuendo a costruire un linguaggio comune tra le due sponde del Mare Nostrum. «Uno sforzo di condivisione basato su competenze, best practices, percorsi relazionali, in grado di valorizzare i singoli cluster marittimi del bacino e mettere al centro la capacità che ha il mare e le sue attività di avvicinare e non dividere». 

Master Executive in Shipping Management. Quali novità per la seconda edizione? 

Nel mese di ottobre cominceremo a promuovere l’iniziativa confermandone le finalità: fornire una conoscenza di alto livello nel settore del trasporto marittimo, attraverso la formazione dei professionisti e manager delle compagnie di navigazione e filosofia: abbandonare una lettura verticale legata alla specificità della propria funzione a favore di uno sguardo aperto e consapevole rispetto alle logiche e agli andamenti delle altre aree dell’impresa. A cambiare sarà lo spazio maggiore nel corso delle lezioni dedicate alla parte in presenza, alle testimonianze e ai case study. Abbiamo convenuto sulla scorta dell’edizione precedente sulla necessità di puntare maggiormente sull’interazione personale e il rafforzamento del networking. 

Riguardo agli altri progetti che vedono protagonista ForMare? 

Nell’ambito del sostegno alle politiche di sviluppo delle aziende di Confitarma stiamo gestendo la fase di partecipazione al bando del cosiddetto bonus marittimi, iniziativa importante perché impatta sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro nel settore marittimo. Un campo in cui a prescindere da tutto bisogna lavorare su un cambio radicale di prospettiva. La strategia migliore per reclutare risorse crediamo sia guardare al di fuori del recinto ristretto della specializzazione a monte, convergendo i primi sforzi laddove sono presiedute le competenze generaliste. Solo dopo, facendo conoscere opportunamente tutte le potenzialità di carriera legate allo shipping, effettuare la curvatura sulle competenze e le specializzazioni settoriali. Fermo restando tutti gli obblighi pubblici previsti dai percorsi formativi in questo comparto. 

L’impegno sui temi della sostenibilità? 

Recentemente siamo stati selezionati per il progetto europeo Shore Winner che prevede la messa a sistema di tutte le competenze necessarie per lo sviluppo del settore offshore eolico. Con il proseguire della transizione energetica gli investimenti in questo particolare segmento tecnologico cresceranno esponenzialmente, a partire dalle operazioni di riconversione delle piattaforme già esistenti. ForMare farà la sua parte per formare i futuri protagonisti in questo campo. Così come nel settore delle policies per la decarbonizzazione che annunceremo a breve. 

Un altro importante capitolo riguarda l’impegno con i cluster marittimi del Mediterraneo… 

I progetti MARMED e CALLMEBLUE sposano perfettamente il grande interesse strategico per la sponda sud del Mediterraneo. Costruire i sistemi formativi per gli innovation manager dei principali cluster dell’area significa innanzitutto creare un comune sentire tra tutti i soggetti, dai distretti territoriale alle autorità competenti fino alle aziende, che operano in un sistema sempre più complesso. È il metodo migliore per mettere a punto un glossario comune, il primo passo per costruire un dialogo sempre più necessario a tutti i livelli.

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