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AGOSTO 2024 PAG. 49 - Il prossimo decennio sarà incentrato sulla corsa al nichel

 

Il prossimo decennio sarà incentrato sulla corsa al nichel

Gli analisti di Fitch Solutions, l’agenzia internazionale di valutazione del credito e del rating globale con sede a New York e a Londra, hanno richiamato la comunità internazionale degli investitori ad attenzionare la filiera e la produzione del nichel. Gli esperti hanno ricordato che nel corso del 2024 il prezzo di questo metallo non subirà importanti fluttuazioni, riuscendo anche a costare di meno rispetto ai livelli del 2022, ma l’allarme viene registrato nel medio periodo, con l’acuirsi della corsa ai metalli critici che le realtà statuali stanno intraprendendo a livello globale. Fitch prevede che entro il 2033 il prezzo del nichel subirà importanti rincari, generati dalla domanda crescente di batterie per i veicoli elettrici. Gli esperti finanziari hanno ricordato che i principali produttori, Cina e Indonesia, aumenteranno i costi e nel 2033 si raggiungerà la quota di 26.500 dollari a tonnellata (oggi siamo a 17.500 dollari a tonnellata). La pressione al rialzo consentirà all’Indonesia di accelerare nel processo industriale e minerario, esercitando una pressione importante nelle scelte economiche e geopolitiche globali. Finora, le case automobilistiche si sono assicurate meno di un quinto (il 16% circa) dei metalli rari di cui avranno bisogno entro il 2030 per le batterie dei veicoli elettrici. Il nickel è un materiale ampiamente utilizzato da decenni in molti settori industriali: oltre il 70% del nickel serve per leghe di acciaio inossidabile. Ma ciò che lo rende un minerale strategico è il suo utilizzo nelle batterie delle auto elettriche, in quanto favorisce densità energetiche più elevate: un aumento dell’autonomia di guida e la diminuzione dei tempi di ricarica e del peso dei veicoli a prezzi relativamente bassi se confrontati con le filiere industriali del litio e del cobalto. 

Gli investitori internazionali interessanti alla filiera del nichel stanno prestando attenzione ad un importante studio pubblicato all’inizio del 2024. Il cambio di passo risale a febbraio, a seguito della pubblicazione del report della banca australiana Macquarie in cui venivano evidenziati fattori importanti, che stanno influenzando il mercato finanziario dei metalli industriali e riguardano le politiche commerciali dell’Indonesia. I produttori indonesiani, che negli ultimi dieci anni hanno sostenuto la crescita del nichel aumentando costantemente le loro produzioni, spingeranno ulteriormente la filiera industriale nazionale su tali risorse, ma comunque non saranno in grado di aumentare significativamente il ritmo della produzione, spingendo verso un riequilibrio globale la domanda e l’offerta. Già nel 2019 l’Indonesia impose il blocco delle esportazioni di minerali non lavorati. Una strategia per attirare miliardi di investimenti e far diventare il Paese un hub globale nella produzione dei veicoli elettrici, di batterie e per migliorare la sua posizione nelle catene globali del valore. La decisione innescò delle tensioni con l’Unione europea, preoccupata per le forniture future. Nuove miniere inoltre dovranno sorgere in aree più remote e meno servite dalle infrastrutture logistiche, innescando un aumento significativo dei costi industriali, logistici e burocratici. Volkswagen, Tesla, Hyundai e Stellantis hanno programmato tutte una serie di ricerche per superare la grande richiesta di nichel per la loro industria. Attualmente le maggiori case automobilistiche sono ben consapevoli dell’importanza di questo minerale. Elon Musk, fondatore e Ceo di Tesla, ha recentemente espresso tale preoccupazione in un tweet: “Nickel is our biggest concern for scaling lithium-ion cell production”. Musk ha pubblicamente dichiarato di essere molto preoccupato per le forniture a lungo termine di nichel tanto da invitare le società minerarie ad estrarne di più. Le previsioni dell’innovatore e miliardario americano sono fondate sulle recenti analisi economiche che presagiscono una richiesta di domanda globale che rischia di superare l’offerta già nel corso dell’anno 2025.

Domenico Letizia

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