LUGLIO 2024 PAG. 43 - Compagnie minerarie canadesi e la geopolitica dell’Artico

 

Sean Boyd, presidente e amministratore delegato della società mineraria Agnico-Eagle Mines Limited, ha annunciato la volontà di voler dedicare il suo tempo e le sue capacità ad approfondire le prospettive geopolitiche del Canada. Il Financial Post ha pubblicato un reportage in cui evidenzia le numerose visite di Boyd ad Ottawa per far pressione sul governo federale al fine di affermare e rafforzare la sovranità nazionale nell’Artico canadese, dove la società mineraria ha costruito tre miniere e sta pianificando lo sviluppo di un quarto progetto estrattivo. Nell’ultimo anno le acque artiche sono divenute rotte di navigazioni importanti e Boyd vuole spingere il governo a rafforzare la difesa nazionale nel nord del Canada, creando nuove condizioni economiche per dialogare con i nativi e facilitare la transizione verso un sistema energetico più pulito. Tale processo consentirebbe alla società Agnico di accedere con più facilità nelle terre nordiche e procedere all’estrazione di oro e terre rare. Un grande progetto infrastrutturale della società è legato alla miniera d’oro di Hope Bay, nel Nunavut, recentemente acquistata per 286 milioni di dollari canadesi, dopo che il governo federale ha bloccato un’offerta proveniente da un gruppo imprenditoriale cinese. Successivamente all’acquisto, la società ha investito 170 milioni di dollari per l’attivazione della miniera e sta puntando a produrre fino a 400.000 once d’oro all’anno. La società mineraria è particolarmente legata alle politiche canadesi in quanto ha deciso di concentrare la propria azione economica solo in Canada, con una conseguente crescita della capitalizzazione in borsa e dei ricavi. 

Boyd sta spingendo anche per la progettazione e la costruzione di parchi eolici offshore, lo sfruttamento di nuove soluzioni energetiche rinnovabili e la creazione di piccoli reattori nucleari, opportunità che consentirebbero di sbloccare economicamente il potenziale dell’Artico canadese, spingendo il governo federale ad una pianificazione geo-strategica più attenta in questi territori. Agnico-Eagle Mines Limited è un’importante società mineraria canadese, presente soprattutto nel Québec nordoccidentale e con attività di esplorazione in tutto l’Ontario. La storia operativa della società comprende più di un ventennio di attività e una produzione continua di oro, principalmente con operazioni di estrazione sotterranea. Le riserve auree della società ammontano a più di un milione di once, generando una grande influenza economica nei territori dove risulta operativa. Il 25 aprile 2024 Agnico Eagle Mines ha riportato dei risultati finanziari, relativi al primo trimestre dell’anno, migliori dell’anno precedente e le nuove dinamiche nell’Artico canadese stanno facendo crescere la reputazione commerciale della società. 

Il Canada è tra i Paesi più importanti per la produzione e l’estrazione dell’oro e nel 2022 la Canadian Malartic, la miniera a cielo aperto più grande di tutto il Paese e di proprietà della Agnico, avviò il progetto Odissey, per riscrivere il ruolo della Canadian Malartic in miniera sotterranea fino al 2028. Il Canada è importante anche per l’abbondanza di ferro. Con 6 miliardi di tonnellate, il Paese detiene la settima riserva di minerale di ferro grezzo al mondo. La regione del Québec, del Newfoundland, del Labrador e del Nunavut sono le zone principali dove si concentra l’estrazione del ferro e le esportazioni sono destinante agli Stati Uniti d’America, alla Germania e alle altre nazioni europee. Il 98% del ferro grezzo canadese viene utilizzato nella produzione di acciaio. Le regioni nordiche del Canada possono riscrivere il ruolo strategico del Paese e rilanciare un protagonismo occidentale nell’accesso alle terre rare e ai minerali strategici. Tale scenario dovrà conciliarsi con la giusta attenzione alle tematiche ambientali e di difesa dell’Artico ed evitare l’emergere di nuove catastrofi ambientali nel prossimo decennio.

Domenico Letizia