LUGLIO 2024 PAG. 39 - Burocrazia obsoleta impatta sui giovani e sulle compagnie
«Dopo trent’anni di mare ho il grande onore di lavorare con i ragazzi che si preparano per questo tipo di carriera». Il Capitano Michele Siniscalchi segue da vicino gli imbarchi sulla flotta Grimaldi degli studenti dell’ITS di Catania. E a fronte dei risultati positivi come l’altissima percentuale di ingressi nel mondo del lavoro lamenta alcune difficoltà dovute ad un sistema burocratico, spesso rigido e farraginoso che contribuisce ad alimentare la carenza di marittimi.
Cosa non funziona a dovere?
Finiti gli esami a settembre, quando di fatto i ragazzi sono pronti all’imbarco, c’è da attendere l’arrivo delle certificazioni da parte delle varie Capitanerie. I tempi sono variabili ma mediamente lunghi. E comunque non in linea con le esigenze dell’armamento che ha bisogno di personale ora. Su un punto come questo bisognerebbe semplificare le procedure.
Di fatto ci troviamo di fronte a un collo di bottiglia…
E non è certo l’unico. La composizione delle commissioni di esame risulta sempre più difficile. Di fatto molte sessioni vengono rimandate perché non si riesce a reperire il membro interno in possesso della patente IMO. In molti casi se i comandanti sono imbarcati o non sono a disposizione i ragazzi sono costretti a muoversi in giro per la penisola. Anche in questo caso la burocrazia morde, poiché esclude la possibilità di coinvolgere i capitani di lungo corso. Ora è possibile che con trenta anni di esperienza non posso partecipare ad una commissione perchè la patente IMO è scaduta? In fondo non devo governare una nave ma solo far valere le mie competenze.
Cosa succede quando saltano le commissioni?
Niente esami. Comincia una vera e propria transumanza tra Capitanerie di porto. Ed è un’inefficienza che si ripercuote sulle compagnie. Si rallenta ulteriormente un ricambio generazionale già messo in crisi da tutta una serie di fattori. Confitarma si sta battendo per ottenere questa modifica ma siamo ancora al palo.
Eppure i ragazzi imbarcati per la formazione non mancano…
L’anno scorso ne abbiamo imbarcatoi ben 635. Poi se si rallenta una volta arrivati al traguardo, se manca sempre l’ultimo passo, ci dobbiamo confrontare con dei veri e propri buchi nel reperimento del personale. Anche in questa stagione il copione non cambia: mancano addetti all’hotellerie, il personale di camera, etc. E per l’ennesima volta ci dovremo affidare ad una deroga per l’imbarco di extracomunitari.