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GIUGNO 2024 PAG. 78 - Eritrea, Tunisia e Libia partenariato con imprese Italiane

 

Eritrea, Tunisia e Libia  partenariato con imprese Italiane

 

Un partenariato strategico tra l’Italia e l’Eritrea su quattro settori prioritari di intervento: è quanto auspicato dal presidente eritreo Isaias Afwerki nel corso del vertice bilaterale con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, svolto alla presenza di una rappresentanza di grandi imprese italiane.

Energie rinnovabili, acqua, manifatturiero e infrastrutture, per lo sviluppo stradale, ferroviario e della portualità. Questi i comparti prioritari indicati dal presidente Afwerki per lo sviluppo economico e produttivo dell’Eritrea. Ma anche nuove e ulteriori collaborazioni rispetto all’attività mineraria, all’agricoltura e all’allevamento, al turismo e al trasporto aereo, per il recupero del centro storico di Asmara e in campo sanitario e farmaceutico.  

Il ministro italiano è stato accompagnato da una delegazione composta dal direttore di Enel Grids & Innovability, dall’amministratore delegato del Polo Fincantieri Infrastrutture, dal responsabile affari internazionali di Ferrovie dello Stato e dal direttore agronomico internazionale di Bonifiche Ferraresi.

La missione nell’Africa Nord orientale fa seguito a due visite diplomatiche in Tunisia e Libia nel corso del quale sono stati fatti passi in avanti verso la realizzazione del cosiddetto “Piano Mattei”.

A Tunisi è stata firmata una dichiarazione congiunta con il Ministro delle Tecnologie della Comunicazione della Repubblica di Tunisia, Nizar Ben Neji, finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nell’ambito dell’Intelligenza artificiale e della ricerca nella transizione digitale.

L’intesa è volta a facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi, esplorando forme di cooperazione nell’ambito della transizione digitale, attraverso lo scambio di informazioni conoscenze nel campo della ricerca, delle tecnologie di frontiera e la formazione di nuove competenze.

La dichiarazione congiunta mette al centro il progetto di costituzione di un hub sull’Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Sostenibile, come previsto dalla ministeriale G7 di Verona sull’industria che fungerà da catalizzatore degli ecosistemi di Intelligenza Artificiale nel continente africano, nell’ottica di favorire sinergie importanti per accompagnare lo sviluppo digitale.

“Tra le grandi aree del Piano Mattei, attribuiamo grande importanza alla transizione digitale, su cui pensiamo che possa consolidarsi una collaborazione con la Tunisia che possa giovare all’intera area mediterranea”, ha dichiarato Adolfo Urso. Proprio sul settore dell’economia digitale, Urso si è soffermato sullo “scopo dell’IA Hub, che vuole realizzare partnership che consentano l’accesso per i Paesi Africani alla capacità di calcolo necessaria per i modelli di intelligenza artificiale, potenziando le infrastrutture locali e supportando lo sviluppo delle competenze”.

In attuazione dell’intesa sarà costituito un “Gruppo di lavoro per lo sviluppo delle nuove tecnologie", focalizzato sui temi delle infrastrutture dei cavi sottomarini per la trasmissione di dati sul piano intercontinentale e sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale attraverso l’IA Hub.

“Il nostro Paese, con le proprie connessioni portuali, energetiche e tramite le infrastrutture via cavi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vede nella Tunisia un partner fondamentale per lo sviluppo dell’intera area”, ha continuato Urso.

Energia, materie critiche e tecnologia green sono state invece al centro dell’altra dichiarazione congiunta siglata a Tripoli, in Libia.

Anche qui l’obiettivo è facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi. Le sinergie previste dall’accordo, inoltre, riguardano anche il settore minerario, con un focus specifico sulle materie prime critiche, “che rappresentano la nuova frontiera dell’industria e su cui Italia e Libia vogliono impegnarsi nello sviluppo di uno specifico contesto industriale”.

“Il nostro Paese è pronto a mettere a disposizione il suo know-how ingegneristico e imprenditoriale per avviare sinergie che possano guardare ad accordi di collaborazione win-win, volti all’estrazione e alla lavorazione in Libia, a beneficio di entrambe le nazioni e in piena coerenza con la legge sulle materie prime critiche italiana che approderà tra poche settimane in Consiglio dei Ministri” ha sottolineato Urso.

 

 


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