MAGGIO 2024 PAG. 54 - News ADSP
Ports of Genoa a Breakbulk Europe di Rotterdam
I porti di Genova, Prà , Savona, Vado Ligure hanno partecipato alla manifestazione internazionale Breakbulk Europe, la più grande fiera del settore al mondo, che si svolge a Rotterdam. I Ports of Genoa hanno ospitato al proprio stand un’ampia delegazione in rappresentanza del cluster portuale attivo in tutta la filiera del comparto della merce varia e ro-ro, con focus sulle spedizioni attraverso gli scali liguri di impiantistica, yacht, automobili, cellulosa e acciai. La diversificazione delle tipologie di traffico movimentato dai terminal presenti è una caratteristica importante e ad alto valore aggiunto del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Nello specifico, il settore delle merci non containerizzate e ro-ro rappresenta per i Ports of Genoa quasi un quarto dell’intera movimentazione, registrando annualmente oltre 15 milioni di tonnellate. Con la partecipazione di 600 espositori provenienti da oltre 120 nazioni, la manifestazione fieristica Breakbulk Europe fornisce una vetrina strategica per gli operatori degli scali di Genova e Savona che hanno illustrato la vasta gamma di soluzioni logistico portuali offerta per i carichi speciali in provenienza da o diretti verso i mercati industrializzati di riferimento del Nord Italia, quali la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna.
Incontro delegazioni Busan-Genova
Incontro tra una delegazione della città di Busan, Corea del Sud e i rappresentanti dell’AdSP, con l’obiettivo di approfondire le relazioni fra le due realtà portuali. È la seconda visita istituzionale di una delegazione coreana negli ultimi due anni; nel settembre 2022, la sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale aveva accolto l’Ambasciatore del paese asiatico per un incontro sugli investimenti avviati nei 4 bacini portuali liguri. Oggi, il porto di Busan è uno dei principali scali per le merci che transitano dai Ports of Genoa, con un volume di scambi che nel 2023 ha quasi raggiunto il milione di tonnellate. L’export da Genova ha superato le 400 mila tonnellate, mentre l’import ha fatto anche meglio, superando le 426 mila tonnellate. Anche il 2024 è iniziato positivamente, confermando la centralità di Busan come “hub” dell’Asia nord-orientale, con oltre 109 mila tonnellate di export nei primi tre mesi e un import in linea con lo scorso anno, a 98 mila tonnellate nel primo trimestre del 2024. La Corea del Sud rappresenta per l’economia del nord Italia un partner ad alto potenziale per lo sviluppo dei traffici relativi all’export italiano e all’import di prodotti di consumo. Il recente accordo con la UE per la liberalizzazione dei commerci, applicato in via provvisoria dal luglio 2011 ed entrato in vigore formalmente il 13 dicembre 2015, ha avuto un notevole successo nello sviluppo dei traffici. Nei primi cinque anni dell’accordo, le esportazioni dell’UE verso la Corea del Sud sono aumentate del 55%.
Rinnovato il Genoa Blue Agreement
È stato rinnovato il Genoa Blue Agreement. L’accordo, siglato dalla Capitaneria, dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, dal Comune di Genova – firmatario per la prima volta – dalle associazioni di categoria Assarmatori, Confitarma e Assagenti in qualità di rappresentanti di alcune importanti Compagnie di navigazione che hanno aderito all’accordo, e i Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova, è pienamente in linea con l’obiettivo strategico, condiviso dalle istituzioni pubbliche e dagli operatori privati, di accrescere la sostenibilità ambientale delle attività portuali rendendole sempre meno impattanti sui vicini centri urbani. Il Genoa Blue Agreement, la cui prima applicazione risale al 2019, si rivolge alle navi da crociera ed alle altre navi passeggeri che effettuano servizi di linea, compresi i traghetti, ma anche alle navi da carico che scalano il porto di Genova senza una ben definita regolarità , e questa è già una prima importante novità contenuta nell’accordo 2024. In base alla normativa attualmente vigente, le navi in navigazione non possono utilizzare combustibili con tenore di zolfo superiore allo 0,5% in massa, questo per ridurre la componente inquinante rappresentata dagli ossidi di zolfo (SOx) rilasciati in aria attraverso i gas di scarico; questa percentuale si riduce ulteriormente allo 0,1% per le navi all’ormeggio in porto. Il Blue Agreement prevede che le navi delle Compagnie aderenti all’accordo completino il passaggio al combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa ben prima di essere all’ormeggio, a circa tre miglia nautiche (oltre cinque chilometri) dalla costa. Le navi continueranno a utilizzare combustibile con basso tenore di zolfo per tutta la permanenza in porto e durante le manovre di partenza, fino a quando non saranno nuovamente al di fuori del bacino. L’accordo, salvo ulteriori proroghe, ha validità fino al 1° maggio 2025 quando il Mediterraneo sarà designato zona di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo a seguito di apposita risoluzione dell’Organizzazione marittima mondiale, recepita dall’Unione Europea, da cui conseguirà l’obbligo anche per le navi in navigazione nel Mare Nostrum di utilizzare combustibili con tenore di zolfo non superiore a 0,1 % in massa – limite previsto adesso per le sole unità all’ormeggio in porto.
Marina di Carrara, concorso d’idee per il waterfront
La sindaca di Carrara e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, hanno siglato il protocollo d’intesa per l’avvio di un concorso di idee per la progettazione dell’ambito 3 del Waterfront e delle aree adiacenti. Si tratta di una vasta area che oltre alla zona di interazione tra porto e città (dall’incrocio tra viale Colombo e via Rinchiosa fino a largo Marinai d’Italia compresa la zona del faro), comprende anche viale Vespucci fino alla rotonda Paradiso. Spetterà ora all’Adsp bandire il concorso d’idee attraverso il quale andare a individuare il miglior progetto che dovrà coordinarsi sia con gli interventi già previsti dal Comune per l’area della ‘Caravella’, delle pinete e del parcheggio all’inizio di viale Vespucci, sia con gli altri lotti del waterfront che sono già in fase di realizzazione. Gli elaborati saranno poi giudicati da una commissione formata in egual misura da membri indicati da Comune e AdSP che saranno chiamati anche a scegliere di comune accordo il presidente. Nel protocollo d’intesa vengono già fissati i principi che i progettisti dovranno seguire nell’immaginare il futuro di tutta un’area tanto nevralgica per Marina di Carrara. L’ambito 3 del waterfront dovrà quindi prevedere che le aree interessate ospitino funzioni prevalentemente urbane e turistiche destinate quindi tanto ad accogliere la cosiddetta ‘movida’ dal centro di Marina di Carrara, quanto a integrarsi in maniera armonica sia con la nuova passeggiata lungo la diga foranea che con tutto il tessuto urbano nel quale è inserito. Scopo del concorso di idee sarà pertanto quello di offrire uno sguardo complessivo, andando a definire e attribuire le funzioni di ciascuna area del litorale, che faccia parte sia del waterfront, sia delle zone adiacenti di competenza comunale.
Mar Ligure Orientale, approvato bilancio consuntivo 2023
Il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ha approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2023 che sintetizza l’attività svolta dall’Ente nel periodo considerato. Il bilancio traguarda investimenti per circa 57 milioni di euro, di cui 40 già avviati nei precedenti esercizi e nuovi per circa 17 milioni di euro, portando il totale del triennio a circa 180 milioni di euro. Tutti i nuovi investimenti sono finanziati con risorse proprie dell’Ente, a conferma della buona gestione amministrativa che anche nel 2023, caratterizzato da un andamento altalenante dei traffici, evidenzia un avanzo primario di gestione di circa 6 milioni di euro. Tali risorse, unitamente alla consistenza di quelle già disponibili, consentiranno, se necessario anche attraverso operazioni di mutui flessibili, di avviare gli importanti investimenti infrastrutturali previsti nel 2024 ed ammontanti, nel complesso, in 164 milioni di euro, di cui 30 a carico dei privati.
Piombino, inaugurata la nuova bretella
È stata inaugurata la nuova bretella Gagno-Terre Rosse che collegherà la via di accesso a Piombino con il porto nuovo e le nuove aree industriali. In attesa della realizzazione del I° lotto dei lavori del prolungamento della SS 398 fino allo scalo portuale, la nuova viabilità fungerà da primo passo per lo snellimento del traffico verso la città , fino ad oggi tappa obbligatoria per accedere alla nuova zona nord del porto. I lavori, del valore di 10,1 milioni di euro sono stati appaltati dall’AdSP in qualità di soggetto attuatore del Commissario Straordinario individuato nella figura del presidente della Regione Toscana e completati in tre anni. L’intervento è consistito nella realizzazione di un asse stradale a 2 corsie per uno sviluppo di circa 1,5 Km comprensivo del varco di accesso alle nuove aree portuali. Per la realizzazione dell’opera sono stati utilizzati circa 170.000 tonnellate di materiali provenienti da centri di recupero degli inerti (MPS) per la formazione dei rilevati e circa 15.000 ton. di materiali riciclati per la realizzazione delle sovrastrutture, tra cui la formazione della fondazione e sottofondazione stradale, oltre alla realizzazione della finitura stradale e del tappeto bituminoso fonoassorbente, per abbattere il rumore provocato dai mezzi in transito.
Parte il relamping a Livorno
Avviati a Livorno i lavori di riqualificazione dell’illuminazione nelle aree pubbliche in porto. L’intervento prevede l’installazione di 157 nuove lampade a elevata efficienza energetica, con ottiche in grado di garantire elevati illuminamenti ed una corretta uniformità . L’intervento durerà 8 mesi e riguarda tutte le aree operative del porto di Livorno (porto mediceo, area passeggeri, calata del Magnale e porto Industriale, Darsena Toscana e Darsena n.1), con sostituzione dei corpi illuminanti installati sia sulle torri faro che sulle palificate. Finanziato interamente con i fondi del PNRR, ottenuti dall’AdSP sul bando Green Ports, i lavori si conformano alle prescrizioni degli appalti verdi. Si prevede infatti l’uso di sistemi di attenuazione e misurazione della potenza assorbita per garantire che il consumo di energia dell’impianto di illuminazione possa essere ottimizzato e monitorato in tempo reale. Il beneficio in termini ambientali è derivato da un minore consumo di energia, legato alle lampade LED a elevata prestazione e al sistema di illuminazione intelligente che sarà attivo in caso di effettivo passaggio di persone o mezzi o comunque di attività operativa in corso di svolgimento nelle aree e banchine portuali. L’appalto prevede infatti anche la realizzazione di un’infrastruttura digitale per il monitoraggio, il controllo e la gestione di ciascun punto luce.
Olbia, concluso il ripristino degli asfalti
Con il completamento dell’intervento di riqualificazione del tratto di lungomare ricompreso tra il monumento alle vittime dell’alluvione di via Escrivà e la radice del molo 1 bis, si conclude l’attività di ripristino del manto stradale del porto di Olbia. Sono stati circa 50 mila i metri quadri di spazi portuali sottoposti ad intervento di radicale manutenzione. Viabilità di accesso e uscita dai varchi, piazzali di preimbarco e sosta dei mezzi pesanti sono stati interamente ripristinati e riorganizzati con una più efficace redistribuzione degli stalli per semirimorchi e delle corsie interne alle aree operative. Non ultimo, appunto, il tratto alla radice dell’Isola Bianca, dove l’AdSP ha rivalorizzato un’ampia porzione di lungomare compresa tra il pontile 1 bis e via Escrivà che, in ottica di integrazione tessuto urbano – porto, restituisce alla collettività e alla comunità del mare un nuovo spazio in continuità con quello recentemente riqualificato per ospitare il monumento alle vittime dell’alluvione del 18 novembre 2013. Interventi del valore di 900 mila euro, questi, che rientrano nel più consistente pacchetto da 20 milioni di euro previsto nei quattro accordi quadro per i porti del Nord Sardegna, aggiudicati nel 2023 per interventi relativi a opere stradali, aree verdi e arredo urbano, opere marittime e manutenzione edifici ed impianti tecnologici. Un lungo elenco di lavori, quello che sta attualmente interessando lo scalo marittimo olbiese. Tra i più consistenti, il potenziamento dell’illuminazione (sono appena state messe in funzione le 4 nuove torri faro lungo il viale Isola Bianca), la manutenzione ordinaria dei fondali, la sostituzione dei parabordi e di alcune bitte e la realizzazione – tuttora in corso – di un’area verde per le famiglie tra gli alloggi della Capitaneria e i piazzali di sosta dei mezzi e di un ulteriore check point coperto per le operazioni di security nel varco centrale di accesso agli imbarchi. Relativamente alla Stazione Marittima, è già stata pubblicata la gara d’appalto, del valore di 1 milione e 943 mila euro, per l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria agli impianti tecnologici del terminal passeggeri e relative pertinenze. Procedura, questa, che, per i prossimi due anni, più ulteriori due opzionali, consentirà all’Autorità di Sistema Portuale di avvalersi di un operatore per tutte quelle attività relative al corretto funzionamento del cuore pulsante dello scalo.
Mar Tirreno Centrale, approvato il bilancio consuntivo 2023
Crescono il gettito delle tasse portuali e l’incasso dei canoni demaniali per i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Il 30 aprile scorso il Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale ha approvato il bilancio consuntivo per l’esercizio 2023, che si chiude con un avanzo finanziario di parte corrente di 17 milioni di euro, un disavanzo in conto capitale di 23 milioni (dovuto agli investimenti con fondi propri), per un disavanzo complessivo di 6 milioni, di cui si fa fronte con gli avanzi di amministrazione degli anni precedenti. Il conto economico registra un utile netto di 5 milioni e si registra una consistenza finale di cassa di 448 milioni. Il consuntivo 2023 dell’AdSP tirrenica registra un gettito di tasse portuali di circa 17 milioni, in crescita dell’1 per cento sul 2023. I canoni demaniali hanno subito un incremento consistente, pari a circa 4 milioni circa di incasso in più sul 2023, principalmente dovuto all’indice di rivalutazione Istat, fissato per il 2023 al 25 per cento circa. Il consuntivo 2023 approvato dal Comitato di gestione dell’AdSP tirrenica è conforme alle limitazioni di spesa introdotte con la Legge finanziaria 2020 art. 1 Comma 591, che pone un vincolo di spesa sul totale spese per servizi: per il disposto dell’art. 1 Comma 594 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 l’onere complessivo per il 2023 da versare al bilancio dello stato è stato pari ad euro 876.114,80. Un bilancio gravato dall’Ires sui canoni demaniali, tenendo conto che i canoni demaniali sono, per presunzione relativa, imponibili al 50 per cento. Fattore che ha pesato per 3,6 milioni tra saldo 2022 e acconto 2023. Allo stato attuale la gestione complessiva dell’ente è onerata per circa 5 milioni da pagamenti allo Stato a causa del versamento dei tagli sui consumi, dell’Ires e, infine, dell’Irap sul monte retribuzioni. Tra le uscite si registrano i contributi alle Compagnie portuali per minori giornate lavorate: 665 mila euro alla Compagnia Unica Lavoratori Portuali (Culp) di Napoli e 189 mila euro per la Culp di Salerno. Infine, per quanto riguarda la gestione in conto capitale, si registra l’attribuzione all’AdSP di finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fondo complementare di cui incassati nel 2023 per la terza tranche circa 81 milioni, mentre l’importo già incassato nel 2021 e nel 2022 è pari a 159 milioni. L’avanzo di amministrazione finale per il 2023 ammonta a 106 milioni, su cui vigono vincoli all’utilizzazione per complessivi 70 milioni, con un avanzo disponibile di 35 milioni.
Netherland Port Development missione a Taranto
Missione di incoming e networking nel porto di Taranto, ove è stata accolta la delegazione di istituzioni e aziende olandesi, coordinata dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e guidata dal Console Onorario per la Regione Puglia - Segretario Generale del Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise. Oltre ai funzionari della sezione commerciale del Consolato Generale dei Paesi Bassi a Milano, erano presenti esponenti di aziende specializzate in diversi settori: dall’energia alternativa ad attività di geo-mappature, ispezioni automatizzate, robotica e droni sottomarini; dalla protezione e salvaguardia delle coste, delle attività umane, della qualità delle acque a studi di ingegneria e centri di ricerca nel settore marittimo. Durante il tour del porto, accompagnati dal personale dell’AdSP, i delegati hanno avuto modo di apprezzare le dotazioni infrastrutturali dello scalo ionico, le potenzialità e i progetti di sviluppo, risultando particolarmente interessati alle progettualità relative alle energie rinnovabili ed alla transizione ecologica del Porto e della Città di Taranto.
Taranto si candida a hub energetico
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio si è riunito in seduta straordinaria per discutere in merito alla presentazione di una manifestazione di interesse per la individuazione di aree demaniali marittime con relativi specchi acquei esterni alle difese foranee, da destinare alla realizzazione di infrastrutture idonee a garantire lo sviluppo degli investimenti del settore della cantieristica navale per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti e delle infrastrutture elettriche funzionali allo sviluppo della cantieristica navale per la produzione di energia eolica in mare. L’avviso pubblico, emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica invita le AdSP italiane a candidarsi al fine di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica per promuovere lo sviluppo della tecnologia eolica offshore nei porti di competenza, favorire lo sviluppo di un’economia più sostenibile e promuovere l’innovazione nel settore marittimo. L’AdSP MI presenterà una candidatura congiunta con l’AdSP MAM per i porti di Taranto e Brindisi con il coordinamento della Regione Puglia con cui sono già in corso le valutazioni tecniche e amministrative. Nel corso della riunione il Presidente ha illustrato le aree e i relativi specchi acquei individuati, grazie al fattivo supporto del locale Comando della Capitaneria di Porto, quali ambiti idonei da candidare in base ai requisiti ed alle caratteristiche tecniche previste dall’avviso pubblico e i componenti del Comitato di Gestione hanno espresso il proprio parere favorevole all’unanimità rispetto ad una iniziativa che va nella direzione della valorizzazione delle risorse di cui lo scalo ionico dispone per aspirare allo status di hub energetico nell’area del mediterraneo.
Brindisi, parte il potenziamento a Costa Morena
È stata avviata la campagna di infissione dei pali sulla cui testa saranno impiantate delle piattaforme metalliche a costituire le 6 briccole per il potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena ovest nel porto di Brindisi. Una gru speciale, dotata di vibro-infissore infiggerà a –43 metri dal livello medio mare i pali metallici che sorreggeranno il pontile funzionale al solo attracco e ormeggio delle navi. La prima briccola è posta a 17 metri dall’attuale banchina, le restanti quattro ad un intervallo di 30 metri; mentre l’ultima, lato mare, sarà posizionata a 60 metri dalla precedente. Le briccole saranno collegate tra loro da passerelle in acciaio per consentire il passaggio degli ormeggiatori e dei piloti del porto. Il sistema avrà un ingombro complessivo di 200 metri ed è stato progettato per consentire l’ormeggio di navi RO-RO di una lunghezza- fuori tutto- compresa tra 109 e 196 metri, completando così un’opera fondamentale per garantire la sicurezza, nelle fasi di ormeggio, nel porto di Brindisi. L’importo totale dell’appalto è di circa 6 milioni 400 mila euro, di cui oltre 57.400, quale somma per la progettazione esecutiva, e oltre 176 mila euro quali oneri per la sicurezza. Si prevede che la definizione della struttura metallica delle briccole sia conclusa entro i prossimi due mesi. In condizioni meteomarine avverse attraverso le briccole si potranno superare i vincoli dell’ordinanza, oggi esistenti e si garantirà la massima sicurezza degli addetti all’ormeggio, delle operazioni di sbarco e imbarco e delle stesse navi, atteso che, al momento, sono tenute “in posizione”, ossia ferme e in condizioni di sicurezza, esclusivamente dalle ancore poste a prora.
Operativa la stazione marittima di Termoli
È entrata in funzione la nuova stazione marittima del porto di Termoli. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), infatti, dopo averla ricevuta - lo scorso 7 marzo - nella competenza gestoria dalla Regione Molise che l’ha realizzata con fondi comunitari (progetto Interreg ‘Almonit-Mtc’ Italia-Albania-Montenegro, per un totale di 700 mila euro) ha attivato e avviato tutti i servizi, indispensabili sia per la security e per la safety portuale, sia per garantire la piena fruibilità e accoglienza di turisti e cittadini. Il terminal ha una superficie complessiva di 430 metri quadri; al suo interno sono previsti locali-biglietteria a disposizione delle compagnie di navigazione, oltre ai servizi igienici per utenza e operatori. Il porto di Termoli è collegato quotidianamente con le Isole Tremiti, grazie al servizio di continuità territoriale operato dalla NLG. La prima parte del progetto si concluderà , approssimativamente, entro l’estate 2025 e comporterà un investimento circa 500 mila euro, somma che sarà coperta per metà dall’Ente portuale e per metà dal Ministero del Turismo. Lo scorso anno sono stati oltre 217mila i passeggeri imbarcati/sbarcati attraverso il porto di Termoli, con un incremento del 5% rispetto al 2022.
Ancona, bando di gara per adeguamento della banchina 23
L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha pubblicato il bando di gara per l’adeguamento strutturale della banchina 23 del porto di Ancona. Sarà realizzato un intervento di consolidamento e di riparazione dell’infrastruttura per migliorarne le potenzialità di utilizzo per il traffico marittimo commerciale. Un processo di ammodernamento che, dopo la banchina 22, coinvolge ora anche la 23 della darsena Marche, parte della pianificazione di rinnovamento delle infrastrutture portuali a servizio della logistica. Il progetto prevede lo smontaggio delle rotaie su cui operano le gru e dei binari ferroviari presenti, che saranno riposizionati, il consolidamento della struttura a celle della banchina e del piazzale retrostante, il rifacimento della pavimentazione e l’installazione di tutti gli arredi di banchina necessari all’ormeggio. L’infrastruttura sarà così adeguata ai carichi delle moderne gru semoventi; sarà inoltre mantenuta la predisposizione per l’eventuale installazione di gru fisse. L’intervento consentirà anche di valorizzare le potenzialità dell’intermodalità nello scalo dorico grazie alla presenza dei binari ferroviari che consentono il trasporto delle merci fino a ciglio banchina. L’importo complessivo dell’appalto per l’adeguamento strutturale della 23 è di 16,5 milioni di euro. Le domande per il bando di gara devono pervenire all’Autorità di sistema portuale entro il 26 giugno 2024.
Venezia, riapre il concorso d’idee per i terminal fuori Laguna
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha rettificato il Disciplinare di Gara e gli allegati del bando relativo al concorso d’idee atto alla raccolta di proposte ideative e piani di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione e gestione di punti di attracco per crociere e container fuori dalle acque protette della Laguna, estendendo i termini di presentazione dei progetti fino al prossimo 15 novembre.
Anche gli operatori economici che avevano già presentato una proposta ideativa sono tenuti a ripresentare i progetti entro la nuova scadenza. Secondo quanto previsto dal bando, le proposte e i progetti devono rispettare i seguenti requisiti: garantire l’operatività e la sicurezza della navigazione anche in condizioni meteo-marine avverse e garantire la sostenibilità dal punto di vista ambientale, energetico e paesaggistico; prevedere il collegamento ai nodi di interscambio terrestri e alle reti TEN-T; garantire l’accoglienza di servizi transoceanici container (porto Gateway e transhipment) e per la crocieristica (Home Port).
Si specifica, inoltre, che l’opera portuale deve essere ideata e costruita fuori dalle acque protette della Laguna, intendendo con ciò le acque tranquille della laguna, di cui alle ordinanze della Capitaneria di Porto n. 41 del 15 giugno 2020 e n.176 del 17 maggio 2006, prospicienti l’arco costiero regionale veneto e non oltre le acque territoriali nazionali.
A seguito della nuova scadenza, le proposte ideative presentate saranno valutate da una commissione composta da cinque esperti con comprovata esperienza in ingegneria dei trasporti, nelle opere portuali e in generale nelle infrastrutture, nei trasporti e nell’economia dei trasporti. La commissione selezionerà le prime tre proposte ideative entro il 31 dicembre 2024.
La seconda fase, che prevede il termine per il ricevimento dei progetti di fattibilità , si concluderà il 30 settembre 2025. Successivamente la commissione giudicatrice avrà tempo fino al 30 gennaio 2026 e, in seduta telematica, verrà resa nota ai partecipanti la graduatoria provvisoria il 16 febbraio 2026. La pubblicazione della graduatoria definitiva con la proclamazione del vincitore, previa verifica dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale, avverrà entro il 31 marzo 2026.
Stabilimento Ausonia, collaborazione Adsp – Regione FVG
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e la Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato alle Infrastrutture, stanno lavorando ad un percorso condiviso per avviare il restauro dello storico stabilimento balneare Ausonia di Trieste, comprensivo della vasca natatoria olimpionica chiusa dal 2019 a seguito di una mareggiata. A valle di una puntuale valutazione tecnica della situazione e delle esigenze di intervento sul bene, l’Authority ha avviato l’attività di progettazione, valutata in circa 100.000 euro che comprenderà lo studio di fattibilità preliminare e le ulteriori componenti, dedicate rispettivamente agli aspetti generali delle strutture, alle passerelle lato mare e lato dogana, al consolidamento e rifacimento delle gradinate della vasca e al consolidamento del solaio.