MAGGIO 2024 PAG. 52 - Il Perù punta alla blue economy con la pesca artigianale
Importanti novità giungono dal Perù e dalla valorizzazione delle sue coste e del mare. Sono in corso numerose riforme per la promozione dell’economia del mare, della pesca artigianale e del turismo sostenibile. Le istituzioni del governo hanno annunciato la creazione di una riserva marina naturale di 1.160 km², che riesce a coprire una vasta fascia dell’area della costa settentrionale del Paese sudamericano al confine con l’Ecuador. L’innovativa progettualità intrapresa del governo mira a preservare l’ecosistema marino e a limitare la pesca illegale delle grandi compagnie ittiche internazionali. La nascita della “Riserva Nazionale Mar Tropical de Grau” è al centro anche della nuova programmazione turistica del Paese che punta a promuovere e far conoscere le numerose specie marine, le montagne sottomarine del Banco di Mancora e le barriere coralline di Punta Sal, le uniche del Perù. La riserva è la seconda area marina protetta del Paese, dopo quella della Dorsale di Nasca estesa per oltre 62.000 Km2. La creazione dell’area protetta rappresenta una vittoria per le comunità locali, salutata positivamente da quasi 9.500 pescatori artigianali che potranno essere seguiti dal governo apprendendo i nuovi processi produttivi innovativi e le tecniche di pesca più moderne e sostenibili.
“I pescatori artigianali che lavorano nella zona ora dichiarata riserva nazionale sono già registrati e associati. Li aiuteremo a fare rete e a sviluppare le condizioni migliori per la crescita sostenibile della pesca” ha dichiarato il responsabile del Servizio Nazionale delle Aree Naturali Protette dallo Stato (Sernanp), José Carlos Nieto Navarrete.
Secondo l’importante Organizzazione Non Governativa Naturaleza y Cultura Internacional, tra le ONG che si sono battute per la richiesta dell’istituzione dell’area marina, nella zona si trovano tantissime specie ittiche importanti per l’alimentazione del Perù. La zona preserva il 70% del prodotto ittico locale, con alcune delle specie di pesci più consumati nel Paese, come la sogliola e la cernia, conosciute per essere dei piatti tipici della cucina peruviana. Anche le megattere sono numerose in questa zona e le organizzazioni ambientaliste sono impegnate da numerosi anni nella loro difesa e nella delimitazione di aree protette che non ne consentono la caccia. Il Perù è uno dei paesi del Pacifico meridionale con un deficit di aree naturali marine protette, ma la nuova pianificazione governativa potrebbe innescare importanti opportunità anche per le imprese estere e per gli investitori internazionali interessati a valorizzare le opportunità provenienti dalla blue economy sostenibile. La diversità idrobiologica del mare peruviano è immensa e questo ha permesso al settore della pesca e dei prodotti ittici di affermarsi a livello mondiale come leader di mercato. Il Perù è tra i principali produttori di farina ed olio di pesce, nonché un importante esportatore di prodotti ittici congelati. Si tratta di un settore, molto sensibile ai fenomeni metereologici come quello di El Niño che si è palessato nel primo trimestre del 2024 facendo registrare numerosi problemi economici per gli attori della filiera ittica. Il governo punta alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici anche per tutelare la pesca nazionale e la pesca artigianale. La nuova riserva “garantirà la sicurezza alimentare”, oltre a promuovere il turismo nelle zone che copre, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Juan Carlos Castro. La protezione di quest’area marina naturale è stata un’antica battaglia per migliaia di pescatori artigianali e gruppi ambientalisti organizzati, che chiedevano di preservarne la biodiversità contro l’assalto della pesca a strascico in quella regione dell’Oceano Pacifico. Una vittoria importante per il Paese, i pescatori e per i turisti provenienti da tutto il mondo.
Domenico Letizia