MAGGIO 2024 PAG. 28 - Brennero: Confetra accoglie con favore il parere della CE
La Commissione Europea ha adottato un parere positivo sulla denuncia interstatale presentata, ai sensi dell’art. 259 del TFUE, dall’Italia nei confronti dell’Austria sulle misure restrittive adottate da quest’ultima al transito stradale dei veicoli pesanti sull’asse del Brennero.
L’Italia aveva sollevato la questione delle restrizioni sulle autostrade A12 e A13 messe in atto dall’Austria al trasporto e alla libera circolazione merci, riguardanti quattro misure di divieto di circolazione: notturna, settoriale su alcune merci, invernale e di “dosaggio” dei veicoli pesanti che entrano in autostrada. I divieti austriaci al transito stradale dei veicoli pesanti al Brennero, confermati anche per il 2024, stanno causando forti tensioni tra Italia e Austria. Queste misure, volte a ridurre il traffico pesante nel Tirolo per motivi ambientali, sono state criticate dall’Italia e da altri paesi come la Germania per essere discriminatorie e dannose per l’economia italiana, con perdite stimate di oltre 250 milioni di euro annui.
“Finalmente si apre l’opportunità di poter ricorrere alla Corte di Giustizia - ha dichiarato il Presidente di Confetra Carlo De Ruvo - per ottenere la rimozione dei divieti al transito stradale del Brennero, che tanti danni hanno prodotto al sistema economico dell’Italia e ai nostri operatori del trasporto e della logistica”.
La Commissione, per quasi un decennio, ha sistematicamente glissato sulle continue sollecitazioni dell’Italia, invitando laconicamente Italia e Austria a negoziare misure condivise. “Dopo tanto tempo - ha concluso De Ruvo - la Commissione è tornata ad assumere l’iniziativa che le è propria: rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione delle merci nel mercato interno”.
Il parere della Commissione ha infatti accertato la violazione da parte di Vienna degli articoli 34 e 35 TFUE sul divieto di restrizioni quantitative alle importazioni ed esportazioni intra-UE e ha dichiarato i provvedimenti adottati dall’Austria ingiustificati e incoerenti, anche rispetto agli obiettivi ambientali e di tutela della sicurezza stradale sistematicamente e strumentalmente evocati.
L’Austria ha giustificato i divieti con la necessità di proteggere l’ambiente alpino e migliorare la qualità dell’aria. Le restrizioni sono applicate sull’autostrada Inntal A12, vietando la circolazione ai camion con un peso superiore a 7,5 tonnellate o con rimorchi che superano lo stesso limite. Questi divieti includono anche restrizioni notturne e si estendono su tratti significativi dell’autostrada, creando una situazione complessa per il traffico internazionale.
Le restrizioni obbligano i mezzi pesanti a percorrere rotte alternative, spesso più lunghe e costose, aumentando così i costi di trasporto e i tempi di consegna. Questi impatti negativi compromettono la competitività delle aziende italiane, specialmente nel settore della logistica e dei trasporti. I camion devono evitare di trasportare merci come rifiuti, pietre, legname, acciaio e altri materiali specificati nelle direttive austriache.
La questione dei divieti al Brennero rimane un tema di grande rilevanza nelle relazioni tra Italia e Austria, con implicazioni significative per l’intera economia europea. Le recenti decisioni della Commissione Europea offrono una nuova speranza per la risoluzione di questa controversia, ma richiedono un impegno costante da parte delle istituzioni italiane per proteggere gli interessi nazionali e garantire la libera circolazione delle merci. Italia ed Austria potranno sempre trovare una soluzione condivisa alla controversia, anche col sostegno della Commissione, ma il parere espresso offre al nostro Paese la possibilità di promuovere azioni dirette alla Corte di Giustizia, evitando intermediazioni che per troppo tempo hanno impedito qualsiasi iniziativa volta a ripristinare il pieno rispetto del TFUE.