MAGGIO 2024 PAG. 10 - NEWS DALL'EUROPA
Restrizioni al Brennero, parere motivato dalla
Commissione
La Commissione ha adottato un parere motivato nell'ambito
del procedimento avviato dall’Italia nei confronti dell’Austria a norma
dell'articolo 259 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Nel suo
ricorso l’Italia ha sostenuto che l’Austria viola il diritto unionale in quanto
impone determinate misure che limitano il traffico stradale sull’asse del
Brennero. Dopo aver attentamente valutato le osservazioni scritte e orali di
entrambi gli Stati membri, la Commissione ha ritenuto che “alcune misure in
vigore in Austria impongano restrizioni al trasporto di merci sulle autostrade
A12 e A13 e di conseguenza limitino la libera circolazione delle merci di cui
agli articoli 34 e 35 TFUE: un divieto di transito notturno, un divieto
settoriale di circolazione per alcune tipologie di merci ‘compatibili con il
trasporto su rotaia’, un divieto di circolazione invernale nelle giornate di
sabato e il razionamento dei veicoli pesanti che entrano in autostrada (noto
come ‘sistema di dosaggio’)”. Pur prendendo atto di alcune spiegazioni fornite
dal governo austriaco in relazione a considerazioni di natura ambientale, la
Commissione ritiene che le misure austriache non siano coerenti e non possano
quindi essere giustificate appieno in funzione del conseguimento degli
obiettivi prefissati (tutela dell'ambiente, sicurezza stradale, fluidità del
traffico o sicurezza dell'approvvigionamento). Alcune di tali misure hanno
inoltre maggiori probabilità di incidere sulle imprese straniere piuttosto che
su quelle austriache. Per quanto riguarda la contestazione dell'Italia nei
confronti dell'Austria in merito a una presunta mancanza di leale cooperazione,
la Commissione ritiene che l'Italia non abbia fornito elementi di prova
sufficienti a sostegno di tale affermazione. A seguito dell'adozione del parere
motivato della Commissione, l'Italia potrà decidere di deferire il caso alla
Corte di giustizia dell'UE. Le parti hanno comunque la possibilità di giungere
a una composizione amichevole della controversia e la Commissione rimane pronta
a sostenerle in tale sforzo.
Strasburgo, aggiornati i piani di trasporto
transeuropei
Il Parlamento europeo ha approvato i piani aggiornati per
il completamento dei principali progetti di trasporto transeuropei, come strade
transfrontaliere, ferrovie, ponti e tunnel, entro la fine del 2030. L’obiettivo
è eliminare i colli di bottiglia e facilitare i collegamenti mancanti per
costruire una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte
marittime a corto raggio collegate attraverso porti e terminal su tutto il
territorio dell’Ue entro il 2050. Tra i principali progetti indicati: Rail
Baltica, che collega Helsinki e Varsavia, il tunnel di base del Brennero, che
collega Austria e Italia, e la linea ferroviaria ad alta velocitÃ
Lisbona-Madrid. Per accelerare l’implementazione dei progetti su tutta la rete,
è stata introdotta una scadenza intermedia del 2040. Tra i punti più importanti
da segnalare l’elettrificazione delle ferrovie lungo la rete centrale TEN-T
(per assicurare una velocità di 100 km/h per le merci e un attraversamento
delle frontiere interne in media in meno di 25 minuti entro la fine del 2030);
il collegamento tramite ferrovia dei principali aeroporti europei (che
gestiscono più di 12 milioni di passeggeri all’anno); la costruzione di
parcheggi sicuri almeno ogni 150 km lungo le principali arterie europee per
garantire migliori condizioni di riporto agli autisti dell’autotrasporto. In
base alle nuove regole, i progetti di infrastrutture di trasporto con Russia e
Bielorussia verranno interrotti, rafforzando invece i collegamenti con Ucraina
e Moldavia. Per quanto riguarda il coinvolgimento di imprese di paesi terzi nei
grandi progetti TEN-T, gli Stati membri dovranno informare la Commissione
europea delle misure adottate per mitigare eventuali rischi per la sicurezza.
Le nuove norme sugli orientamenti per lo sviluppo della
rete transeuropea dei trasporti sono state adottate con 565 voti favorevoli, 37
contrari e 29 astenuti. Una volta approvati dal Consiglio, entreranno in vigore
20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Per la prima volta si
tiene conto anche delle esigenze militari (peso o dimensioni del trasporto
militare) quando costruiscono o migliorano le infrastrutture che si
sovrappongono alle reti di trasporto militare, per garantire il trasferimento
senza interruzioni di truppe e attrezzature.
Accordo commerciale tra Ue e Nuova Zelanda
È entrato in vigore un nuovo accordo commerciale sulle
esportazioni tra Ue e Nuova Zelanda che permetterà una riduzione dei dazi per
le imprese europee pari a circa 140 milioni di euro l’anno. Obiettivo
dell’intesa è far crescere gli scambi tra i due marcati del 30% entro il
prossimo decennio, con un incremento annuo delle esportazioni dell’Ue che
potrebbe toccare i 4,5 miliardi di euro. L’intesa prevede anche impegni senza
precedenti in materia di sostenibilità che fanno riferimento, tra l’altro,
all’accordo di Parigi sul clima e ai diritti fondamentali dei lavoratori. Gli agricoltori
europei beneficeranno dell’abolizione dei dazi sulle principali esportazioni
come carni suine, vini e vini spumanti, cioccolato, dolciumi e biscotti.
L’accordo protegge inoltre l’elenco completo dei vini e delle bevande dell’UE
(quasi 2.000 denominazioni), tra cui Prosecco e Champagne, e 163 dei prodotti
tradizionali. Tra i vantaggi previsti: una maggiore apertura del mercato
neozelandese dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni, del trasporto
marittimo; un trattamento non discriminatorio degli investitori dell’Ue in
Nuova Zelanda; un migliore accesso delle imprese europee agli appalti pubblici
neozelandesi per beni, servizi, lavori e concessioni di lavori.