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APRILE 2024 PAG. 8 - NEWS DAL MONDO

 

NEWS DAL MONDO

Il futuro della mobilità europea nella Dichiarazione di Bruxelles

Il solo settore dei trasporti è responsabile di un quarto delle emissioni di gas serra dell’Ue. L’obiettivo dell’Unione, confermato nella Legge sul clima e negli Accordi di Parigi, è quello di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Da qui la necessità di reindirizzare la mobilità verso modalità di trasporto più sostenibili. Questo l’obiettivo al centro dell’incontro informale dei ministri europei dei trasporti al termine del quale la presidenza belga del Consiglio Ue ha presentato una Dichiarazione di Bruxelles, che traccia le linee guida per la prossima legislatura. In merito al trasporto merci ferroviario i punti del documento recitano: Fare dello spostamento modale verso il trasporto ferroviario un obiettivo centrale della politica europea della mobilità. Stabilire obiettivi vincolanti per la quota modale del trasporto ferroviario lungo i corridoi di trasporto transeuropei e riferire sul raggiungimento di tali obiettivi; proporre un piano generale a livello europeo per aumentare l’offerta di servizi ferroviari per merci e passeggeri. La Commissione deve garantire che le future politiche dell’UE contribuiscano tutte ad aumentare l’offerta e al trasferimento modale verso il trasporto ferroviario; rendere lo sviluppo del trasporto merci ferroviario una priorità per il mercato interno dell’UE, con una traiettoria di aumento dei volumi di trasporto entro il 2030 e il 2050, per raddoppiare il volume delle merci trasportate su rotaia; preparare le modifiche normative necessarie e compiere ogni sforzo per adottarle, al fine di migliorare la competitività del trasporto ferroviario e garantire condizioni di parità con altri modi di trasporto, in particolare per quanto riguarda la tassazione dell’energia e del carburante e le norme sugli aiuti di Stato; applicare il principio “chi inquina paga” alla mobilità per garantire una concorrenza leale: il prezzo di ciascuna modalità di trasporto deve riflettere i costi esterni sostenuti, come l’inquinamento, le emissioni di CO2 o la congestione; analizzare le esigenze dei terminali intermodali in tutta l’Unione Europea e aiutare gli Stati membri a garantire che siano adeguatamente soddisfatte; aumentare l’importo dei finanziamenti europei offerti per il trasporto ferroviario, utilizzando tutti gli strumenti finanziari disponibili.

 

Trasporti, l’Ue e l’Ucraina rafforzano la cooperazione

Si è svolto a Kiev il terzo incontro ad alto livello del dialogo sui trasporti UE-Ucraina, incentrato sugli sforzi volti a sostenere le esportazioni e le importazioni del paese attraverso le corsie di solidarietà, le nuove vie di trasporto su rotaia, su strada e per vie navigabili interne istituite nel 2022 che hanno consentito di esportare 126 milioni di tonnellate di merci per un valore di circa 47 miliardi di euro e di importare circa 47 milioni di tonnellate di merci per un valore di circa 96 miliardi di euro. Nel dialogo sui trasporti entrambe le parti hanno ribadito l’importanza di questa iniziativa e hanno discusso le sfide e le priorità delle infrastrutture di trasporto per le esigenze attuali e per la ricostruzione dell’Ucraina. Le priorità includeranno investimenti nella ricostruzione delle infrastrutture distrutte, nonché nello sviluppo di collegamenti di trasporto efficienti e interoperabili e di tecnologie digitali, in linea con la politica TEN-T. Entrambe le parti hanno riconosciuto la necessità di dare priorità anche alla sicurezza e alla protezione dei trasporti in tutte le modalità di trasporto, attraverso l'allineamento delle normative e la condivisione delle migliori pratiche e competenze. Ciò include, ad esempio, l'aumento della sicurezza stradale attraverso la partecipazione dell'Ucraina al futuro Osservatorio sulla sicurezza stradale del Partenariato orientale. Lanciato nel 2018, il dialogo sui trasporti UE-Ucraina offre un forum per la riflessione strategica, la discussione politica e l’ulteriore approfondimento delle relazioni nel settore dei trasporti. Dall’ultimo incontro ad alto livello del 2019, la cooperazione nel settore dei trasporti è cambiata radicalmente, con l'istituzione delle corsie di solidarietà UE-Ucraina, la firma dell'accordo sui trasporti stradali, l'adesione dell'Ucraina al meccanismo per collegare l'Europa (CEF), revisione delle mappe TEN-T e l’adozione di sanzioni di vasta portata nel settore nei confronti della Russia.

 

Italia, 600 milioni per pesca e acquacultura

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme in materia di aiuti di Stato, un regime italiano da 600 milioni di euro volto a promuovere gli investimenti nel settore della pesca e dell'acquacoltura. L’obiettivo del regime è promuovere la cooperazione e l’integrazione tra gli operatori dei due settori e stimolare migliori relazioni di mercato. In particolare, il regime sosterrà lo sviluppo di contratti settoriali, attraverso aiuti agli investimenti che saranno distribuiti tra diversi beneficiari operanti nei diversi segmenti del settore, dalla produzione alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. L’iniziativa è aperta alle imprese di tutte le dimensioni attive nel settore della pesca e dell'acquacoltura. Nell'ambito della misura, che durerà fino al 31 dicembre 2029, l'aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e/o di finanziamenti agevolati.


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