MARZO 2024 PAG. 50 - NEWS OBOR
TCITR, accordo Cina - Kazakistan
Cina e Kazakistan puntano sullo sviluppo della
Trans-Caspian International Transport Route. KTZ Express JSC e Yuxinou fanno
firmato un accordo per far circolare lungo la linea 200 treni container con una
capacità totale di trasporto pari a oltre 20mila TEU. KTZ Express JSC è una
società di logistica multimodale specializzata nel trasporto di merci in
importazione, esportazione e transito, controllata da Kazakhstan Temir Zholy,
azienda logistica appartenente al fondo nazionale Samruk-Kazyna del Kazakistan che
gestisce a sua volta le ferrovie, le infrastrutture dei porti e degli
aeroporti, le strutture di trasporto e di stoccaggio del paese centro
asiatico. Quest’anno le due protagoniste
dell’intesa hanno già organizzato un servizio ferroviario congiunto lungo il
TITR da Chongqing a Poti, scalo del Mar Nero in Georgia, con un tempo di
percorrenza medio di 14 giorni. La TCITR è un corridoio di trasporto
internazionale che attraversa la Cina, il Kazakistan, il Mar Caspio,
l’Azerbaigian, la Georgia e prosegue verso la Turchia e i Paesi europei. La sua
capacità dovrebbe raggiungere i 10 milioni di tonnellate di merci all'anno
entro il 2025, anche sfruttando il servizio ferroviario strategico
Baku-Tbilisi-Kars. Dall’inizio del 2024 KTZ ha siglato già accordi con aziende
di trasporto di Xi'an, Jiangsu, Pechino, Zhengzhou e Chongqing per far
transitare 3.500 treni container attraverso il Kazakistan, con una capacità di
carico totale di circa 350.000 TEU. Yuxinou è la più grande azienda di
trasporti di Chongqing, che gestisce oltre 2.500 treni all’anno.
Pechino, l’Ambasciata italiana incontra
oltre cento aziende
L’Ambasciata d’Italia a Pechino ha organizzato
un importante momento di confronto di tutte le articolazioni del Sistema Italia
(Ambasciata, Agenzia ICE, SACE, Camera di Commercio Italiana in Cina e
rappresentanti italiani all’interno della Camera di Commercio dell’UE in Cina)
con la comunità imprenditoriale italiana operante in tutta la Cina. La
riunione, aperta dall’Ambasciatore d’Italia Massimo Ambrosetti, che ha visto la
partecipazione di oltre 100 rappresentanti delle componenti istituzionali del
Sistema Paese e del tessuto imprenditoriale italiano provenienti da tutto il
paese asiatico, è stata un’utile occasione per approfondire il coordinamento e
lo scambio di idee tra le istituzioni e le aziende, in particolare in vista
della prossima edizione della Commissione Economica Mista Italia–Cina. Le
esigenze e le proposte del mondo imprenditoriale emerse nel corso dell’incontro
saranno incanalate in quello che costituisce il principale meccanismo di
dialogo istituzionale bilaterale di carattere economico-commerciale in
programma a Verona ad aprile. La giornata, articolata in due principali
momenti, ha visto una prima sessione, declinata negli interventi degli esperti
dell’Ambasciata, di ICE, della Camera di Commercio Italiana in Cina, della
Camera di Commercio dell’UE in Cina e di SACE, tesa ad illustrare lo stato e le
prospettive dell’economia cinese sul piano macroeconomico e finanziario, le
relazioni economico-commerciali della Cina con l’estero e con l’Italia, le
valutazioni delle aziende italiane qui operanti e gli strumenti istituzionali a
loro sostegno, nonché gli aspetti salienti del quadro normativo di riferimento.
Ciò nell’intento di condividere informazioni e strumenti utili a favorire il
processo di internazionalizzazione, investimento e penetrazione del complesso
mercato cinese. La seconda parte della giornata ha avuto un focus settoriale
sulle principali dinamiche d’interesse per le aziende, con tavole rotonde
tematiche guidate dai referenti dei Gruppi di Lavoro della Camera di Commercio
Italiana in Cina nei settori chiave della presenza imprenditoriale italiana in
Cina: agroalimentare, stile di vita, ambiente ed energia, meccanica,
medicale-farmaceutico e tutela della proprietà intellettuale.
Cina, buoni segnali dalla produzione
industriale
La produzione industriale in Cina è destinata a
registrare una crescita robusta nel 2024 grazie agli investimenti statali, agli
stimoli dal lato dell’offerta e all’incremento della produzione “green”. È
quanto evidenzia un report di Oxford Economics secondo cui la produzione delle
maggiori imprese industriali del paese registrerà una crescita del 5% per il
secondo anno consecutivo, a fronte dell’1,1% dell’UE e dell’1,4% degli USA. “Le
prospettive relativamente solide del settore manifatturiero cinese sono
radicate nel continuo stimolo dal lato dell’offerta, concentrato nelle
attrezzature verdi e nella produzione ad alta tecnologia, come parte
dell’allontanamento dell’economia dalla produzione di massa a basso valore.
L’anno scorso si è assistito a un’accelerazione della produzione cinese da
parte delle “nuove tre” industrie di veicoli elettrici, batterie e energie
rinnovabili, rispetto alla crescita modesta delle “vecchie tre” industrie di
mobili, abbigliamento ed elettrodomestici”.