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MARZO 2024 PAG. 16 - Tarros network logistico incentrato sul Mediterraneo

 

Tarros network logistico incentrato sul Mediterraneo

Fondato nel 1828 il gruppo Tarros vanta un’esperienza dei mercati del Mediterraneo che raggiungerà a breve i duecento anni. Non a caso le sue attività si sono via via adeguate alle esigenze e all’evoluzione dell’economia di quest’area geografica configurandosi oggi come una short shipping company in grado di offrire servizi su misura nel trasporto “door to door”. Soprattutto in virtù di un network logistico integrato e complesso incentrato su una presenza estera capillare. Con Valentina de Bernardi, Chief Commercial Officer del Gruppo, andiamo alla scoperta della “filosofia” Tarros e della progressiva penetrazione in un mercato come quello africano, universalmente considerato come uno dei motori futuri dello sviluppo mediterraneo. 

La peculiarità dei servizi del Gruppo?   

La flessibilità delle soluzioni fornite al cliente. Frutto di un network composto da 28 società tra Italia ed estero che coprono trasporto, dogane, depositi e molto più, fino alla riparazione e manutenzione dei contenitori. In quest’ottica abbiamo aperto negli ultimi anni due uffici esteri nel segmento trasporto terrestre in Egitto e Marocco che ci permettono una presenza ancor più capillare nel bacino del Mediterraneo, con servizi di tracking che garantiscono la stessa qualità delle performance riconosciute in Italia. Un altro punto a nostro favore, la proprietà del terminal di La Spezia che ci garantisce il pieno controllo su ogni step della catena logistica. È qui che abbiamo investito per aumentare gli spazi a disposizione e per completare le operazioni per il raccordo ferroviario. L’obiettivo è alimentare ulteriormente il corridoio di scambi tra i Paesi che serviamo e il resto d’Europa. 

Quali i vostri mercati di riferimento?

Il Mediterraneo, con un particolare focus su Nord Africa, Turchia e Portogallo. L’ambizione è fare del terminal del Golfo una valida alternativa al Nord Europa, approfittando di un transit time più breve da e per la sponda sud del bacino. In questo ambito gli interscambi che ci caratterizzano maggiormente riguardano Marocco, Algeria, Libia ed Egitto. In quest’ultimo Paese saremo particolarmente impegnati nel periodo maggio-ottobre per la stagione della raccolta di prodotti agroalimentari che serviamo con servizi reefer. Senza contare gli importanti flussi tra Italia, Turchia e Portogallo per quanto riguarda, ancora una volta, l’export di prodotti alimentari e industriali.  

Si parla sempre più della opportunità africana…

Posso confermare, sulla scorta della nostra esperienza, le grandi potenzialità economiche legate al continente. Si tratta di mercati in forte crescita in cui registriamo anche grandi investimenti in innovazione tecnologica. Una situazione ottimale per una realtà come Tarros in grado di studiare, per quanto dicevo prima, soluzioni “cucite” sulle esigenze del committente. Un solo esempio. Di solito in periodo di Ramadan aumentano i volumi di carico. In questo caso abbiamo predisposto una rotazione navale spot aggiuntiva per soddisfare questa temporanea esigenza di nuovo carico. 

Quanto è importante la digitalizzazione nel permettervi questa flessibilità?

È un tassello che risulta sempre più strategico. Tramite il progetto Phoenix abbiamo realizzato un corridoio doganale tra La Spezia e Casablanca che permette di velocizzare al massimo le operazioni. Un risultato possibile grazie alla collaborazione con l’AdSP e che potrebbe essere ulteriormente sviluppato in futuro se si presentassero le condizioni.   

Quali sono i servizi operativi?

Uno settimanale diretto, servito da sei navi, per l’Egitto e Casablanca è studiato come un pendolo che ha fulcro su La Spezia e serve l’Ovest, quindi Marocco, Portogallo e Francia e poi riparte verso Est, quindi Grecia e Turchia, Libano ed Egitto. Abbiamo invece un servizio quindicinale sulla Libia che ci permette di studiare le rotazioni e i transit time in base alle esigenze dei caricatori. Infine, il collegamento settimanale diretto e a giorno fisso tra i porti italiani e i porti turchi. Un nostro fiore all’occhiello.

A.D.C.

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