GENNAIO 2024 PAG 63 - L’Unione europea e l’attenzione sulla tutela degli squali
Nel mese di ottobre del 2023 è stato lanciato il progetto LIFE European Sharks, un’iniziativa ambiziosa volta a preservare gli squali e le razze che popolano il Mar Mediterraneo. Le attività principali del progetto includono la formazione di esperti funzionari della pesca e dei pescatori formati per ridurre la mortalità delle specie protette, promuovere il rispetto delle normative all’interno del contesto geografico comunitario e ottimizzare la qualità della raccolta dati. Il progetto consentirà ai pescatori di essere coinvolti in azioni di sostenibilità e formazione per ridurre la mortalità delle catture accessorie di squali e razze, con una valutazione dell’impatto socio economico di tali soluzioni.
Tutti gli squali sono carnivori e si cibano di pesci di grandi dimensioni e mammiferi marini, fatta eccezione per lo squalo balena che si nutre principalmente di plancton e lo squalo zebra che invece, vivendo sui fondali, predilige molluschi e crostacei. Gli squali sono da tempo al centro delle analisi degli esperti: circa il 25% delle specie di squalo nel mondo rischia di estinguersi, ma se consideriamo solamente quelli presenti nel Mar Mediterraneo questa percentuale sale fino al 50%. Il motivo principale di questa condizione è dato dalla pesca non sostenibile e poco innovativa, a causa della quale ogni giorno vengono uccise moltissime specie di squalo, comprese quelle più rare. Si stima che fino al 10-15% del pescato sia costituito da squali che spesso e volentieri entrano a far parte del mercato delle frodi alimentari. Il Mediterraneo è frequentato da più di una cinquantina di specie di squali. Vivono e nuotano in aree sia costiere che pelagiche e hanno abitudini diverse da specie a specie. Nelle nostre acque vivono lo squalo mako, carcarinidi come la verdesca e lo squalo bronzeo. Nelle acque del Mediterraneo è presente anche lo squalo toro, lo squalo volpe, lo squalo martello e lo squalo elefante.
La minaccia prioritaria alla vita degli squali è la pesca eccessiva, sia diretta, per l’industria alimentare e per quella cosmetica, sia indiretta, per via delle numerose catture accidentali. In aggiunta, bisogna tenere in considerazione anche i cambiamenti climatici, i quali portando a un riscaldamento dei mari vanno a influire negativamente sul sincronismo riproduttivo di questi predatori. Il progetto LIFE European Sharks consentirà l’implementazione capillare di attività di formazione e sensibilizzazione dei professionisti del mare e dei cittadini europei. La ricerca unirà i professionisti del Mediterraneo, coinvolgendo i Paesi nord-africani. Il progetto prevede anche una specifica attività di formazione per gli operatori della filiera ittica aumentando il riconoscimento e la tutela delle specie protette e sviluppando nuove pratiche per i pescatori professionisti come, ad esempio, il rilascio di giovani squali e razze.
Life European Sharks coinvolgerà inoltre gli amanti degli sport acquatici, incentivando i pescatori ricreativi al rilascio di tutti gli esemplari catturati accidentalmente e fornendo una programmazione ambientale atta ad aumentare la sopravvivenza degli squali da rilasciare. Nel progetto sono coinvolti anche i subacquei e i centri immersione, che promuoveranno un turismo subacqueo più consapevole e strumenti come reti e attrezzi da pesca sportiva che possono ridurre ulteriormente il rischio di catture accidentali.
Domenico Letizia