GENNAIO 2024 PAG 58 - Gli esoscheletri in banchina aiutano i lavoratori portuali
Le attività di logistica e di movimentazione merci svolte in ambiente portuale vengono in larga parte gestite dai lavoratori manualmente per poter assicurare gli standard operativi richiesti.
Con l’obiettivo di rendere più agevole, efficiente ed ergonomico lo svolgimento delle mansioni dei propri dipendenti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (AdSP MTS) e la Compagnia Portuale di Livorno (CPL), hanno condotto insieme a IUVO, azienda spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna (Pisa), e Comau uno studio pilota – tra i primi realizzati in Europa e nel mondo – per l’adozione degli esoscheletri MATE-XT e MATE-XB. Si tratta di dispositivi, progettati dalle due aziende, che contribuiscono rispettivamente a ridurre il carico muscolare degli arti superiori durante attività statiche o ripetitive, che richiedono di mantenere a lungo le braccia sollevate, e di alleviare l’impegno muscolare dell’area lombare durante la movimentazione di carichi.
I test condotti sul campo da IUVO e Comau, in collaborazione con le istituzioni portuali, sono stati svolti in un periodo di 6 mesi e hanno permesso di misurare e validare gli effetti positivi, a livello fisico e operativo, ottenuti su 12 lavoratori impiegati nell’area portuale di Livorno che hanno indossato gli esoscheletri MATE durante il proprio lavoro quotidiano.
Nello specifico, la sperimentazione ha riguardato le attività manuali, non automatizzabili, che risultano essere estremamente faticose per l’uomo, come il carico-scarico di merci, lo spostamento di carichi pesanti lungo una banchina, il rizzaggio o derizzaggio di container a bordo nave.
In tutti questi casi, la possibilità di lavorare con il supporto di esoscheletri indossabili, come MATE-XT e MATE-XB, permette di diminuire lo stress fisico e il rischio di contrarre, con il passare del tempo, malattie muscolo-scheletriche potenzialmente invalidanti.
Per confermarlo, nella fase iniziale del progetto, IUVO e Comau hanno condotto accurate misurazioni strumentali sull’attività muscolare dei lavoratori, che attraverso la compilazione di questionari dedicati hanno potuto valutare direttamente la sensazione di fatica percepita con l’utilizzo degli esoscheletri.
I risultati finali sono stati straordinari: non solo gli operatori hanno accolto calorosamente queste nuove tecnologie, ma ne hanno riconosciuto l’impatto positivo sulle proprie attività lavorative. In linea con i dati precedentemente raccolti e verificati da IUVO e Comau, insieme ad aziende che utilizzano questa tecnologia da diversi anni, è stato infatti dimostrato che l’esoscheletro per gli arti superiori MATE-XT e il dispositivo per l’area lombare MATE-XB possono ridurre lo sforzo degli operatori fino al 30%.
“Lo studio condotto è uno tra i primi in Europa e nel mondo che ha l’obiettivo di valutare l’effetto di tecnologie esoscheletriche per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza dei lavoratori del sistema portuale,” conferma Duilio Amico, CEO di IUVO e responsabile delle tecnologie indossabili di Comau. “Questo progetto conferma l’impegno di IUVO e Comau nella creazione di un ecosistema per lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di robotica indossabile che favoriscano il benessere dei lavoratori”.
Per Nicola Vitiello, professore ordinario della Scuola Superiore Sant’Anna e co-fondatore di IUVO, si è trattato di “un’opportunità importante per continuare a testare e perfezionare direttamente sul campo, in applicazioni e settori sempre nuovi, le soluzioni di robotica indossabile sviluppate con Comau”. “I benefici e l’entusiasmo riscontrati da chi indossa gli esoscheletri MATE per svolgere le proprie mansioni sono un’ulteriore conferma di come questa innovativa tecnologia in futuro potrà essere applicata con successo in ambiti sempre diversi, riducendo significativamente l’affaticamento fisico e migliorando la qualità di vita delle persone”.
Red.Mar.