GENNAIO 2024 PAG. 51 - Aperto l’anno dedicato a Marco Polo
L’ambasciata d’Italia a Pechino ha ufficialmente aperto le celebrazioni dedicate ai 700 anni della morte di Marco Polo con la proiezione presso l’Istituto italiano di cultura della prima delle otto puntate della miniserie televisiva Rai degli anni ‘80 con la regia di Giuliano Montaldo. Aprendo l’incontro, l’ambasciatore Massimo Ambrosetti ha presentato le principali iniziative che scandiranno l’anno Poliano, tra mostre ed eventi speciali, dedicate al viaggiatore e mercante veneziano che nel XIII Secolo si avventurò lungo l’antica Via della Seta fino a giungere in Estremo Oriente.
“Oggi viene considerato il mediatore culturale per eccellenza tra Oriente e Occidente, nonché il simbolo dei rapporti tra Italia e Cina”, ha affermato Ambrosetti, per il quale le celebrazioni dei 700 anni della sua morte “rappresentano il tributo non solo alla sua figura storica, ma anche al suo valore simbolico in termini di dialogo e di legami plurisecolari tra Italia e Cina”. Nel periodo della Pax Mongolica, una fitta e intricata rete di percorsi carovanieri congiungeva l’Asia orientale, e in particolare la Cina, al Vicino Oriente e al bacino del Mediterraneo, unificando idealmente tutto il continente eurasiatico. Lungo i tracciati dell’antica Via della Seta “transitavano uomini, merci ma anche idee, che hanno favorito lo scambio proficuo di cultura, scienza e arte tra mondi allora molto distanti: una straordinaria rete di contatti ed esperienze raccontata in modo dettagliato ne ‘Il Milione’, che permise all’Italia e all’Occidente di avere non solo una conoscenza della Cina, ma di sviluppare un immaginario sull’Oriente”.
Marco Polo è così diventato una figura chiave di un paradigma cooperativo e di un dialogo culturale che si rinnova ancora oggi: con il gesuita Matteo Ricci, sono i due italiani e stranieri che più hanno influenzato le relazioni tra Occidente e Cina. Il 2024 si configura come un anno di particolare rilevanza per la collaborazione sino-italiana. In occasione dei 700 anni della scomparsa di Marco Polo ma anche dei 20 anni del Partenariato strategico bilaterale, “tutta la rete diplomatico-consolare italiana mira a valorizzare e a intensificare i rapporti attraverso un ricco programma di iniziative in vari ambiti, con una priorità alla dimensione culturale”, ha concluso l’ambasciatore italiano, secondo cui “oggi più che mai il lascito di Marco Polo funge da preziosa fonte di ispirazione per nuove connessioni e legami più forti tra Italia e Cina, contribuendo in modo positivo alla conoscenza e alla comprensione reciproca tra i nostri due Paesi, e all’arricchimento del dialogo interculturale da essi instaurato”.