DICEMBRE 2023 PAG. 18 - Sfide del 2024 per lo shipping italiano tra competitività e transizione green
L’Economia del mare, in primis il trasporto marittimo, è una risorsa che genera valore, occupazione e innovazione. Il mare raccoglie un tessuto imprenditoriale diffuso che rappresenta una leva straordinaria per il rilancio competitivo del nostro Paese e più in generale dell’Unione Europea.
In questo contesto, Confitarma rappresenta, con la sua flotta diversificata, tutti i settori strategici per l’industria nazionale, fondamentale per l’approvvigionamento dei prodotti energetici del Paese, per la mobilità delle persone, nel settore del leisure e dei servizi ausiliari. Non solo, annovera anche diverse tipologie di naviglio che non fanno propriamente trasporto ma che sono indispensabili per il sistema Paese e che portano lustro all’Italia nel mondo.
In qualità di Presidente pro tempore in questi due mesi ho avuto l’opportunità di vivere una delle fasi cruciali della storia dell’industria dei trasporti marittimi nazionale. Una fase che ricorderemo nel tempo, come accaduto per l’istituzione del Registro Internazionale.
All’epoca la flotta italiana adibita al trasporto internazionale era destinata a scomparire e solo grazie al Registro Internazionale abbiamo fermato l’emorragia di naviglio verso altre bandiere.
Oggi sta per compiersi una vera e propria rivoluzione, richiesta dall’Europa, nel modo di fare impresa marittima nel nostro Paese. Infatti, nel più ampio processo di conferma del regime di aiuti al trasporto marittimo (il Registro Internazionale e il Tonnage Tax System) verranno estesi i suoi benefici anche al naviglio comunitario e dello Spazio Economico Europeo operato da imprese aventi stabile organizzazione in Italia.
Si tratta di uno strumento di competitività importantissimo, che mette l’Italia al passo con l’evoluzione dello shipping internazionale e che rafforzerà il sistema industriale armatoriale italiano nel sempre più agguerrito mercato internazionale con benefici diretti per il Paese e la sua economia.
Al contempo, Confitarma chiede che all’estensione si accompagni una necessaria e incisiva azione di semplificazione amministrativa e burocratica dell’ordinamento marittimo nazionale per aumentare la competitività della bandiera italiana.
Tra i temi di maggior rilevanza e urgenza vi è quello legato alla decarbonizzazione dello shipping e al sistema ETS (Emission Trading System) introdotto in Europa, la cui estensione al trasporto marittimo avrà un impatto economico-gestionale significativo sui costi dei servizi offerti. Al fine di evitare distorsioni tra i mercati internazionali, auspichiamo un allineamento a livello mondiale su tale sistema di tassazione nonché il coinvolgimento di tutte le modalità di trasporto affinché non si generi, di fatto, una sleale concorrenza modale.
In tema di transizione green sarà importante che il Governo sostenga le imprese italiane in questo sforzo per evitare che l’industria marittima nazionale diventi meno competitiva nei mercati internazionali.
Confitarma ha più volte rappresentato ai vertici dell’Amministrazione di riferimento quanto è importante che il Paese accompagni l’armamento negli ingenti investimenti che ci aspettano per il rinnovo, refitting della flotta. In particolare, la necessità di salvaguardare le risorse destinate al settore attraverso il Fondo complementare, circa 430 milioni di euro e risolvere le criticità che hanno determinato il quasi totale mancato utilizzo delle stesse.
Ci tengo, a tal proposito, a sottolineare con forza che tale scarso utilizzo delle risorse stanziate dal primo Decreto non dipende in alcun modo da un mancato interesse dell’armamento verso l’incentivo ma, come fin dall’inizio abbiamo segnalato all’allora Governo, dalle rigidità contenute nella norma. Queste, di fatto, hanno escluso gran parte delle imprese nazionali e delle loro flotte. Auspichiamo un concreto cambio di rotta, in primis con l’apertura alla possibilità di costruire e ammodernare le nostre navi anche nei cantieri ExtraUe.
L’Assemblea confederale del 13 dicembre ha unitariamente assegnato a Mario Zanetti e alla sua squadra composta dai quattro Vice Presidenti, Cesare d’Amico, Guido Grimaldi, Lorenzo Matacena e la sottoscritta la guida per il quadriennio 2024-2028 della nostra Associazione.
Siamo certi che il Presidente Zanetti saprà affrontare con equilibrio ed attenzione le grandi sfide che attendono il settore.