DICEMBRE 2023 PAG. 105 - Valorizzazione Charter nautico traino economico del territorio
Prevalentemente orientato al turismo d’élite il charter nautico è un segmento dell’attività da diporto caratterizzato da un elevato livello di specializzazione che, allo stato dell’arte, necessita di una serie di misure di inquadramento per trasformare le sue enormi potenzialità economiche in ricadute effettive e durature sul territorio. Discorso particolarmente vero per un’area come quella compresa tra il golfo di Salerno e la costiera amalfitana dove questo tipo di attività ha massimamente beneficiato del boom di domanda post-Covid, come ben evidenziano i risultati più che positivi della passata stagione turistica.
Se ne è parlato alla Stazione Marittima del porto di Salerno nell’ambito delle iniziative mensili “Aperitivo con…” organizzate dal Propeller Club, incontro nel corso del quale, coordinati dal presidente Maurizio De Cesare, soci del club e una nutrita rappresentanza di operatori del settore si sono confrontati sulle tematiche più calde inerenti il presente e il futuro del comparto.
L’avv. Alfonso Mignone, past president del Propeller, ha introdotto l’appuntamento tratteggiando il quadro normativo che regola il charter nautico, le cui prassi, sulla falsariga di quanto avvenuto in tutto il bacino del Mediterraneo, hanno registrato una profonda evoluzione nell’ultimo decennio. La gamma dei servizi accessori che hanno arricchito via via l’offerta di questa attività ha portato ad una sorta di “ibridazione” contrattuale che rende ormai necessario un intervento di chiarificazione a livello legislativo. «I vari correttivi sono affidati ad apposite circolari che generano, a seconda delle diverse applicazione e interpretazioni territoriali, opacità nella certezza del diritto». Con effetti negativi a livello operativo e di sicurezza generale.
Un tema sottolineato dall’ Ing. Massimo Di Rosario, anche in riferimento ai drammatici sinistri che hanno caratterizzato la scorsa estate. «Serve una istruzione specifica poiché la sicurezza è un fattore essenziale. Tra le iniziative che potrebbero prendere gli operatori la dotazione di opuscoli, sul modello del trasporto aereo, per comunicare nozioni e comportamenti base quando si è in navigazione».
Salvatore Gambardella, presidente di AIATP, tra i primi imprenditori ad offrire servizi di charter nautico lungo la costiera amalfitana, ha invece aggiornato sulle ultime novità normative. «Con l’introduzione del titolo di ufficiale di II classe si introduce anche in questo settore una sorta di rivoluzione che punta alla professionalizzazione del personale. Non basterà più la sola patente nautica per navigare ma sono previsti tutta una serie di obblighi tra cui il superamento di una serie di corsi base in tema di sicurezza».
La serata è proseguita con una tavola rotonda, occasione di un vivace scambio di opinioni tra gli operatori animata dagli interventi di Roberto Polisetti (Centro nautico Salerno) e Pietro Silveri (Silveri Yatch) che hanno riguardato temi come la difficoltà a trovare personale navigante, la sicurezza, il difficile inquadramento del cosiddetto “noleggio occasionale”, attività che si pone spesso in concorrenza scorretta con il trasporto passeggeri, la formazione (Polisetti: «ci avviamo comunque verso la creazione della figura del “professionista del mare”).
A chiudere l’evento la proposta dell’Ing. Attilio Tolomeo, di favorire la creazione di tavoli tematici per coinvolgere associazioni, operatori e istituzioni per la definizione di strategie comuni di valorizzazione del comparto nautico sul territorio del salernitano.