NOVEMBRE 2023 PAG. 30 - Servizi assicurativi per imprese curare una cultura della tutela
Dai rischi cyber legati all’introduzione di tecnologie informatiche agli eventi estremi dovuti al cambiamento climatico. La gamma delle casistiche che riguardano i servizi assicurativi alle persone e, in particolar modo, alle imprese, si è espanso in modo esponenziale. La conoscenza della posta in gioco diventa essa stessa una leva di competitività . Necessità di far lievitare quella che potrebbe essere definita “una cultura della tutela”.
È su questi binari che è stato condotto il recente evento AIBA “Lavoriamo insieme per affrontare i rischi emergenti”, ospitato dall’Unione Industriali Napoli, inserito nel calendario del Mese dell’Educazione Finanziaria, per promuovere iniziative utili a innalzare la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali e migliorare la capacità di fare scelte coerenti con i propri obiettivi e le proprie condizioni.
Tra gli interventi dell’incontro anche quello del Vicepresidente del Gruppo Piccola Industria - Unione Industriali di Napoli, Giuseppe Altamura, secondo cui “il mondo industriale non può più vivere senza un giusto connubio tra conoscenza culturale e importanza dei prodotti assicurativi”.
Amministratore delegato di Tutela+, gruppo attivo nella gestione e risarcimento danni, consulenza e pronto intervento che sta registrando una crescita costante anche nei settori collegati direttamente alle infrastrutture portuali e interportuali, con la proposta di servizi innovativi, Altamura ha sottolineato come oggi le tematiche da affrontare rispetto alla “questione tutela” siano diventate sempre più complesse. Chiamando in causa la necessità di un confronto continuo tra mondo produttivo e mondo assicurativo.
«Reputo un fatto molto positivo l’avvio di questo dialogo, favorito da AIBA e Unione Industriale e che ha visto la partecipazione dei principali broker del Sud Italia» ha sottolineato Altamura a PORTO&interporto. «Dalla nostra esperienza quotidiana registriamo come, con l’aumento dei fattori di complessità , sia diventato sempre più difficile, anche per imprese strutturate, denunciare correttamente un sinistro. Complice anche un’evoluzione normativa che cambia con il cambiare delle problematiche da affrontare, dai rischi cibernetici al cambiamento climatico, emerge l’importanza di poter contare su consulenti in grado di fornire assistenza in tempo reale».
È proprio in questa direzione che Altamura ha concentrato il core business del suo gruppo, realizzando una piattaforma che in caso di sinistro è in grado di seguire tutte le fasi del procedimento, dal pronto intervento all’eventuale risarcimento. Già partner della rete degli interporti italiani e di un’infrastruttura primaria come il porto turistico di Capri, Tutela+ pone un’importante attenzione alla riduzione degli impatti ambientali post-incidente.
«Si prenda per esempio il caso di un’auto elettrica. Se si verifica un sinistro anche questo tipo di veicolo può produrre un potenziale inquinamento, con detriti sui manti stradali. Noi possiamo operare in situazione del genere provvedendo a mettere in sicurezza l’area e ristabilire le condizioni per la ripresa delle attività ».
Un servizio innovativo, esteso a tutto il territorio nazionale, nell’ambito di un piano di ricerca di figure professionali dalle adeguate competenze che porterà a breve ad una fattiva collaborazione con Università e Istituti Tecnici per l’inserimento nel settore dei giovani più meritevoli.
«L’educazione finanziaria passa necessariamente anche dalla cultura del rischio e da quella assicurativa e noi broker, in qualità di intermediari, svolgiamo una funzione più che mai centrale nella protezione dai rischi, a cominciare da quelli ‘nuovi’ e più attuali» ha sottolineato Flavio Sestilli, Presidente AIBA, commentando l’evento tenutosi a Napoli. «Lo abbiamo ribadito al nostro Convegno annuale parlando della sostenibilità ambientale, sociale e di governance delle imprese e lo ribadiamo a proposito della sicurezza informatica e di tutti i rischi che emergono in un mondo estremamente dinamico e in continuo cambiamento».
Giovanni Grande