L’impegno cinese per una BRI green
Il governo di Pechino continuerà a promuovere lo sviluppo
ecologico della BRI. È quanto sottolineato da Cong Liang, vice direttore della
Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, durante la presentazione
del libro bianco intitolato “Una comunità globale dal futuro condiviso: proposte
e azioni della Cina”, pubblicato dall’Ufficio informazioni del Consiglio di
Stato. La Cina,
nello specifico, si impegna a promuovere lo sviluppo verde della Belt and Road
Initiative e a garantire uno stretto allineamento con l’agenda di sviluppo sostenibile
delle Nazioni Unite, migliorando le piattaforme come la BRI International
Green Development Coalition, e rafforzando costantemente lo sviluppo delle sue
capacità. A luglio, fa sapere Pechino, oltre tre quarti dei Paesi mondiali e
più di 30 organizzazioni internazionali avevano firmato accordi di cooperazione
nell’ambito dell’iniziativa.
Cresce l’export italiano in Cina
“La Cina
presenta un mercato di dimensioni immense e un enorme potenziale di crescita,
con un’elevata domanda di prodotti innovativi e di qualità”. È uno dei passaggi
dell’intervista rilasciata a Xinhua da Mario Boselli, presidente della Italy
China Council Foundation (ICCF) in cui è stato ribadito come i due paesi siano
caratterizzati da due economie complementari in molti settori, come la
meccanica, il tessile, l'agroalimentare e il turismo. Secondo un sondaggio
condotto dalla fondazione, l’84% delle imprese italiane valuta positivamente le
relazioni economiche e commerciali tra Cina e Italia e le loro prospettive di
sviluppo. I dati dell’Amministrazione generale delle dogane della Cina mostrano
che il commercio bidirezionale ha registrato nuovi record per tre anni
consecutivi, raggiungendo 77,884 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento
del 5,4% su base annua. Nei primi cinque mesi dell’anno, le esportazioni
italiane in Cina sono aumentate del 58%, secondo l’Istat.
Mire cinesi su Hambantota
La Cina
è pronta ad avviare i lavori di costruzione di una seconda base navale militare
all’estero e per farlo punta sullo Sri Lanka, con l’obiettivo di espandere le
proprie potenzialità in ambito marittimo. Secondo il centro di ricerca AidData,
collegato all’università americana College of William & Mary in Virginia,
Pechino già ha investito 2,19 miliardi di dollari nel porto di Hambantota, la
cifra più alta sinora stanziata, rilevandone dal governo di Colombo nel 2017 la
quota di maggioranza. L’obiettivo, allineando esigenze di difesa strategiche
con gli obiettivi della BRI, sarebbe di sfruttare lo scalo sia per attività
militari che commerciali. L’esercito cinese dispone solo di una base oltremare
a Gibuti, nel Corno d’Africa.
BRI, si infittiscono le relazioni Cina - Kazakhistan
Dieci nuovi binari saranno costruiti al terminal di
movimentazione delle merci secche di KTZE Khorgos Gateway nella regione di
Almaty. La costruzione della nuova infrastruttura di raccordo aumenterà la
capacità di movimentazione dell’interporto, nato nell’ambito della BRI come
potenziale porta di accesso dell’Asia Centrale in Cina, del 50%. L’obiettivo è
migliorare la capacità di transito della National Company Kazakhstan Temir
Zholy JSC. KTZE-Khorgos Gateway è il più grande porto merci secche dell’Asia
centrale, che fornisce una gamma completa di servizi di movimentazione delle
merci, tra cui lo stoccaggio e il transito dei prodotti che vanno dalla Cina al
Kazakistan, ai paesi dell’Unione europea, all’Asia centrale, al Golfo Persico,
alla regione caspica e altri. Il Sovereign Wealth Fund Samruk-Kazyna JSC è
stato istituito nel 2008 attraverso una fusione tra Kazyna Sustainable
Development Fund e Samruk Holding for State Assets Management. Samruk-Kazyna
possiede e gestisce assetti strategici del Kazakistan, tra cui Air Astana,
Kazakhtelecom, Kazatomprom, KazMunayGas, KazPost, Kazakhstan Temir Zholy, KEGOC
e altri. Dal paese centro asiatico, intanto, è partito il primo treno container
con 1.300 tonnellate di grano diretto a Xi'an, in Cina, attraverso una nuova
rotta ferroviaria. La tratta che attraversa il distretto di Tayynshinsky, nella
regione settentrionale del paese è stata istituita dalla China-Kazakh Trade and
Logistics Company LLC, una joint venture tra Kedentransservice (una filiale di
KTZ) e il porto secco internazionale di Xi'an. L’obiettivo dell’operazione è
dare un ulteriore impulso all’espansione della cooperazione nei settori
agricolo, commerciale e dei trasporti dei due Paesi. La joint venture prevede
inoltre di espandere la sua gamma di spedizioni da e verso altre regioni del
Kazakistan. Le esportazioni di grano kazako verso la Cina sono quadruplicate a 1,1
milioni di tonnellate da settembre 2022 a giugno 2023. Dal settembre 2022 ad
agosto 2023, KTZ ha aumentato i volumi di trasporto del 20% rispetto alla
stagione precedente, a circa 12 milioni di tonnellate. A partire dal prossimo
anno saranno avviati servizi per il trasferimento di componenti elettronici e
informatici oltre a componenti per il settore automotive.