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OTTOBRE 2023 PAG. 44 - NEWS OBOR

 



 BRI Forum, i propositi di Xi Jinping

La terza edizione del Belt and Road Forum for International Cooperation ha rappresentato l’occasione per Pechino di celebrare i risultati economici dei primi anni di attività dell’iniziativa e indicare le priorità per il futuro. A questo proposito il presidente Xi Jinping nel suo discorso programmatico ha annunciato che la Cina intende perseguire la costruzione di una rete multidimensionale di connettività a cominciare dallo sviluppo ulteriore della China-Europe Railways Express, sviluppando il corridoio internazionale transcaspico. “Integreremo con vigore porti, servizi di trasporto marittimo e di trading nel quadro della 'Silk Road Maritime', e accelereremo la costruzione del Nuovo corridoio internazionale commerciale terra-mare e della Via della seta aerea. La Cina sosterrà un’economia mondiale aperta, con un commercio totale di beni e servizi che dovrebbe superare rispettivamente i 32.000 e i 5.000 miliardi di dollari nel periodo 2024-2028”. Tra le iniziative annunciate l’istituzione di zone pilota per la cooperazione sulla Via della seta in materia di e-commerce e la stipula di accordi di libero scambio e trattati per la protezione degli investimenti con un maggior numero di Paesi. Per favorire l’obiettivo Pechino eliminerà le restrizioni all’accesso agli investimenti esteri nel settore manifatturiero. “Saranno compiuti sforzi per portare ulteriormente avanti un'apertura ad alto standard nel commercio e negli investimenti di servizi transfrontalieri, ampliando l'accesso al mercato per i prodotti digitali e di altro tipo, e approfondendo la riforma in settori come imprese statali, economia digitale, proprietà intellettuale e appalti pubblici”, secondo il presidente. La Cina inoltre continuerà a promuovere lo sviluppo verde come uno dei principali passi a sostegno del perseguimento congiunto della cooperazione Belt and Road di alta qualità. Xi ha sottolineato che il Paese “approfondirà ulteriormente la cooperazione in settori come le infrastrutture sostenibili, l'energia verde e i trasporti ecologici, intensificando il sostegno alla Coalizione internazionale per lo sviluppo verde della BRI”.

Da Manzhouli il 30% dei servizi su ferro Europa - Cina

Manzhouli, il più grande porto terrestre della Cina, ha gestito un totale di 22.000 viaggi di treni merci Cina-Europa da quando è stato inaugurato il servizio ferroviario attraverso il porto, un decennio fa, nel settembre del 2013, pari al 30% del totale nazionale. Le importazioni e le esportazioni attraverso il porto includono principalmente beni di prima necessità, apparecchi elettrici, macchinari industriali, metalli, prodotti agricoli e secondari e componenti di auto. Nei primi nove mesi dell'anno, Manzhouli ha gestito quasi 16,8 milioni di tonnellate di importazioni ed esportazioni, con un aumento del 41,9% su base annua. Nel periodo, ha inoltre gestito 3.722 viaggi di treni merci Cina-Europa, con un aumento del 4,9% anno su anno.

BRI, la “catena del freddo” va verso il Sud Est

Si consolida la “catena del freddo” tra Cina e Sud Est asiatico. Sono stati inaugurati ad inizio ottobre due treni merci per il trasporto di frutta e verdura tra la provincia sud occidentale dello Yunnan e, rispettivamente, Laos e Vietnam. I due servizi hanno un transit-time di un giorno. Attualmente è previsto un viaggio al giorno che parte da Kunming, nello Yunnan, verso Vientiane, per il servizio internazionale di treni merci della catena del freddo Cina-Laos, mentre tra Kunming e Lao Cai è previsto un viaggio a settimana. La frequenza di trasporto dei servizi in futuro sarà adattata alle esigenze dei clienti secondo l’operatore China Railway Kunming Bureau Group Co. L’obiettivo dei due collegamenti è dare impulso a servizi di qualità aggiunta lungo le tratte ferroviarie meridionali della BRI.

Cresce il commercio estero a Shanghai

Nell’ultimo decennio, Shanghai ha registrato un valore di commercio estero accumulato di 27.920 miliardi di yuan (circa 3.900 miliardi di dollari) con i Paesi partner della Belt and Road Initiative (BRI), pari a oltre un terzo delle importazioni ed esportazioni totali del porto. È quanto emerge dai tanti dati divulgati nell’ambito del BRI Forum, occasione per fare un bilancio del primo decennio dell’iniziativa. Nei primi otto mesi del 2023, il consuntivo raggiunge i 2.500 miliardi di yuan, con un aumento del 6% su base annua. La cifra è cresciuta del 180% rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo i dati diffusi ieri dalla dogana di Shanghai. Da gennaio ad agosto di quest’anno, le banchine di Shanghai hanno importato soprattutto prodotti agricoli per un valore di oltre 92,6 miliardi di yuan, con un aumento del 17,1% rispetto anno su anno. Viceversa da Shanghai sono stati esportati veicoli elettrici, batterie al litio e celle solari, per un valore rispettivamente di circa 20 miliardi di yuan, 27 miliardi di yuan e 49 miliardi di yuan.

Erenhot, porto secco strategico tra Cina e Mongolia

Quest’anno, il porto secco di Erenhot, nella regione autonoma settentrionale cinese della Mongolia interna, ha gestito oltre 2.500 viaggi di treni merci Cina-Europa secondo le autorità ferroviarie locali. Da quando ha inaugurato il servizio di treni merci Cina-Europa nel 2013, ha gestito oltre 13.000 viaggi. Dall’inizio del 2013, è stato inaugurato anche un canale di collegamento green. Il porto di Erenhot è il più grande porto terrestre tra la Cina e la Mongolia. Attualmente vi transitano 69 rotte di treni merci Cina-Europa, esportando per lo più prodotti ad alto valore aggiunto, come veicoli elettrici, macchinari ed elettrodomestici.


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