OTTOBRE 2023 PAG. 30 - Sollevamento e trasporti eccezionali, arriva in aiuto l’AI
Intelligenza artificiale, sensoristica avanzata, nuove soluzioni al litio per i processi di elettrificazione, sistemi per l’ottimizzazione energetica. Il GIS di Piacenza ha rappresentato un’importante vetrina delle ultime applicazioni tecnologiche al settore del sollevamento e dei trasporti eccezionali, la cui versatilità può riguardare da vicino anche il mondo dei trasporti e della logistica più in generale. Hanno spiccato, in particolare, le soluzioni basate sull’uso dell’AI per garantire un plus di prestazioni in contesti operativi particolarmente critici.
È il caso, ad esempio, di Brigade Electronic, società inglese attiva dagli anni settanta nello sviluppo e commercializzazione di sistemi di ausilio alla manovra per macchine operatrici nel trasporto pesante e agricolo, che ha presentato diversi prodotti che aiutano le operazioni di manovra.
«Da sempre l’obiettivo dei nostri sistemi è quello di coadiuvare le operazioni di manovra proteggendo da una parte il personale che si trova eventualmente nell’area operativa, dall’altro evitando collisioni con oggetti» spiega PORTO&interporto Marco Trevisan, Area Manager nord est di Brigade. «La grande novità che stiamo introducendo sul mercato è l’uso di algoritmi di insegnamento che possono permettere alle telecamere di interpretare le immagini, lanciando segnali di alert al manovratore».
In pratica, mentre le telecamere tradizionali si limitavano a trasmettere le immagini, questa nuova tecnologia permette di elaborarle secondo uno schema che distingue sagome di persone o di oggetti pericolosi.
«Di fatto il manovratore viene dotato di ausilio di tipo acustico o di evidenziamento di una sagoma su monitor che contribuisce ad aumentare notevolmente i livelli di sicurezza. Una soluzione che sta suscitando grande interesse, considerando la possibilità di poter sviluppare il software a riconoscere oggetti su richiesta specifica della clientela, che è attualmente in via di sperimentazione anche nel porto di Genova. In attesa del rilascio di un nuovo sistema monitor a 360 gradi che sarà in grado di eliminare dalla visione la presenza degli angoli ciechi».
Sempre sulla possibilità di insegnare a un algoritmo le cose da fare si basa invece in sistema Flash Data Center di Flash Battery, azienda che punta sull’uso delle batterie al litio per l’elettrificazione dei mezzi di sollevamento anche di grandi dimensioni. Questo tipo di celle presenta una serie di vantaggi: autonomia maggiore in ingombri e pesi contenuti; affidabilità; semplicità di ricarica.
«Oltre ad avere una veste grafica rinnovata per agevolare la user experience, il Flash Data Center è stato potenziato con nuovi algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, che permettono quindi una maggiore capacità di analisi dati e quindi predittiva» sottolinea Marco Righi, Ceo della start up. «Siamo riusciti a migliorare ancora di più il monitoraggio della batteria sul campo e questo si traduce in un notevole miglioramento dello stato di salute delle stesse. Grazie a questo sistema gli utenti, inoltre, possono effettuare l’analisi delle proprie flotte, migliorando performance ed efficienza delle macchine, sfruttando i dati per controllare, a loro volta, come i loro clienti utilizzano le batterie sui mezzi». Di fatto quello proposto è un vero e proprio cambio di paradigma. «Mentre la reattività, concetto alla base della maggior parte dei sistemi di controllo remoto sul mercato, prevede di reagire a un problema una volta che si è già verificato, la predittività consente di agire prima ancora che si verifichino criticità e che l’utilizzatore si accorga di anomalie. Lavorare sulla predittività significa leggere i segnali e le probabilità di rischio, in base ai dati raccolti, e intervenire da remoto, e in via preventiva, per assicurare che la batteria lavori sempre all’interno di range ottimali».
Ma non solo di AI è fatta l’innovazione. Più orientata alla gestione della transizione energetica la novità presentata da Cvs Ferrari.
«La tecnologia Energy Saving, che applichiamo a quelle macchine che ancora è difficile rendere completamente elettriche, per far sì che i consumi e le emissioni siano ridotte il più possibile è la nostra scommessa», afferma Davide Bertozzi, responsabile commerciale dell’azienda. «Con l’approccio Energy Saving abbiamo tagliato tutti gli sprechi possibili di carburante, e quindi di emissioni. Siamo stati in grado di farlo grazie all’individuazione delle possibili limitazioni dell’utilizzo del motore e di certi regimi di lavoro, attraverso un’analisi approfondita dell’utilizzo del mezzo in tutte le condizioni. A Piacenza abbiamo presentato il Reach Stackers, una gru a braccio variabile specializzata nella movimentazione di container. Crediamo che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta, perché non si deve limitare la produttività ma gli sprechi».