OTTOBRE 2023 PAG. 22 - Welfare aziendale per rendere migliore l’ambiente di lavoro
Le grandi trasformazioni che stanno cambiando il mondo del lavoro passeranno anche da una diversa concezione del welfare aziendale. Se il “fattore umano” risulterà essenziale per affrontare le sfide del futuro le aziende dovranno mettere a punto strumenti per migliorare la qualità complessiva della vita dei loro dipendenti. È su questa strada che si è mossa il Gruppo Tarros, con un progetto di welfare alternativo – Tarros for You – illustrato dalla Human Resources Director, Genziana Giacomelli, nell’ambito della recente Shipping Tech di Genova.
In cosa consiste l’iniziativa?
È un progetto profondamente radicato nella nostra storia aziendale. Già in passato, in anni in cui non esisteva una normativa specifica in materia, grazie ad accordi sindacali ad hoc siamo riusciti a garantire ai nostri lavoratori tutta una serie di flessibilità – dal part time alle agevolazioni per i padri e le madri, per fare un esempio – per rendere più soddisfacente l’ambiente di lavoro. Da quest’anno abbiamo avuto la possibilità di sperimentare il lancio di un portale in seguito alla decisione di elargire una premialità aggiuntiva. Un esperimento il cui obiettivo era quello di estendere a tutta la famiglia del dipendente un premio non in denaro ma sotto forma di servizi alla persona.
Come è proceduta la costruzione di “Tarros for You”?
Si è trattato di un percorso abbastanza articolato in cui siamo stati coadiuvati da un partner tecnico. Anche perché c’erano una serie di vincoli imposti dal regime di detassazione in cui rientrava l’operazione. Sostanzialmente abbiamo approntato un regolamento identificando le fasce di lavoratori e le relative premialità, dalla salute alle vacanze al tempo libero, cercando di andare incontro alle possibili esigenze di una platea abbastanza variegata in quanto a stili di vita ed esigenze quotidiane.
La risposta da parte dei lavoratori?
Confesso che c’era un timore iniziale, considerando la portata innovativa della proposta. Ma l’adesione è andata oltre le nostre più rosse aspettative coinvolgendo circa trecento persone appartenenti a sette società del gruppo. Tanto che abbiamo deciso di inserire negli accordi di secondo livello una parte volontaria dedicata al welfare e costituito una commissione dedicata che ci aiuterà a scegliere in futuro le iniziative più opportune per conseguire il nostro scopo.
Tarros for You non sarà esteso a tutte le società del gruppo?
È uno strumento che può essere applicato al solo panorama italiano. All’estero, per ovvie differenze normative, è un modello che non può essere applicato con un semplice copia e incolla. Il welfare, però, è alla base della nostra politica di grande attenzione al fattore umano. Siamo una realtà con duecento anni di storia, guidata da sei generazioni della stessa famiglia, con una forte sentimento di appartenenza e identificazione. Non sono da escludere altre iniziative che riguardino anche l’estero.
Quanto saranno importanti per il futuro iniziative del genere?
Sono convinta che siano la chiave di volta per affrontare, insieme ai nostri lavoratori, le sfide del futuro. Non a caso stiamo cercando di coinvolgerli sempre più nel processo di affinamento dello strumento. Un nuovo welfare, al pari dello smart working e della flessibilità sul posto di lavoro sono le condizioni su cui puntare per attrarre e motivare i giovani che sono portatori di un modello di vita lavorativa differente da quello che abbiamo conosciuto fino ad ora.
Giovanni Grande