GIUGNO 2023 PAG. 63 - Se il Made in Italy diventa green
Bureau Veritas Italia consegue l’accreditamento per lo schema “Made Green in Italy”
L’obiettivo è quello di valorizzare sul mercato i prodotti italiani con elevate prestazioni ambientali rendendoli riconoscibili per i consumatori, con un logo specifico, finalizzato a incoraggiare scelte più consapevoli. In questa ottica si colloca “Made Green in Italy”, schema che prevede obbligatoriamente la verifica di una terza parte indipendente (accreditata) degli studi di valutazione dell’impronta ambientale predisposti dalle organizzazioni che richiedono l’uso del logo, considerata quale elemento fondamentale per assicurare l’affidabilità.
Bureau Veritas Italia, che ha ottenuto l’accreditamento da parte di Accredia per lo schema “Made Green in Italy”, agisce quindi all’interno di uno schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti e dei servizi, gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Schema che si basa sul metodo PEF (Product Environmental Footprint), come definito dalla Commissione Europea per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale di prodotti/servizi, quantificata secondo le norme ISO 14040 e ISO 14044 relative agli studi di ciclo di vita, Life Cycle Assessment (LCA).
Molte aziende italiane hanno partecipato e stanno partecipando alla stesura degli strumenti operativi previsti dallo schema, in particolare le RCP (Regole di Categoria di Prodotto, che definiscono requisiti specifici per condurre studi di determinate tipologie di beni e servizi), in numerosi settori produttivi: alimentare, tessile, siderurgico, ecc.
“L’impegno di Bureau Veritas Italia - afferma Andrea Filippi, Certification Service Line Manager di Bureau Veritas Italia - rispecchia e sostiene l’interesse crescente delle aziende italiane per questo nuovo strumento, importante elemento distintivo dei prodotti “Made in Italy” che, oltre ad essere portatori dell’eccellenza italiana, garantiscono di essere anche “Green”. La certificazione “Made Green in Italy” sarà verosimilmente destinata a configurarsi sempre più come requisito premiante nei bandi di gara e nei CAM”.