GIUGNO 2023 PAG. 56 - La posidonia diviene l’energia sostenibile delle comunità costiere del Cilento
La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo, notevolmente importante per la conservazione dell’ecosistema marino e costiero. L’intervento dell’uomo sta però mettendo a dura prova la sua sopravvivenza. Tra le principali minacce vi sono le costruzioni marittime, l’inquinamento delle acque, l’ancoraggio, la creazione di spiagge artificiali e l’eliminazione delle foglie morte dalle spiagge. Le praterie di posidonia oceanica rivestono un’enorme importanza per la vita del mare e il suo litorale, tanto da essere strettamente protetta da norme internazionali e nazionali. Tali piante svolgono un ruolo fondamentale nella produzione di ossigeno. Grazie al suo sviluppo fogliare liberano nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni metro quadrato di prateria e consolidano il fondale sotto costa contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere. Tuttavia, per molte località turistiche marine gli strati di foglie morte sulla spiaggia spesso rappresentano un problema, una “problematica turistica” che grazie all’innovazione tecnologica e alla ricerca scientifica può essere trattata con la dovuta attenzione e sostenibilità. La società Miras Energia, startup impegnata nel settore dello sviluppo di progetti di impianti di produzione di energia pulita e per l’efficientamento energetico, sta sviluppando il primo impianto in Europa di produzione energetica da Posidonia oceanica spiaggiata.
Il Comune di Pollica, grazie alla partnership con la società Miras Energia e con la società canadese di ricerche ambientali Anaergia, sta mettendo a punto un progetto innovativo che supera le attuali problematiche di trattamento di questo “speciale” rifiuto. Il progetto è stato presentato nelle scorse settimane a Genova durante la rassegna Slow Fish 2023 dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, e dall’AD dell’azienda Miras Energia, Silvio Petrone, che si è aggiudicata il project financing. La data segnata in rosso sul calendario per l’entrata in funzione del biodigestore è a metà 2024 dopo circa 6-8 mesi di lavori.
“Ogni tanto mi ritrovo i turisti che mi dicono: sindaco la spiaggia è sporca. In realtà la spiaggia non è sporca, c’è la posidonia preziosa contro l’erosione costiera al punto che la depositiamo sotto la sabbia a difesa delle nostre coste. Ma in alcuni casi la posidonia è sovrabbondante, perciò, abbiamo pensato a una modalità alternativa di utilizzo” ha rilanciato Stefano Pisani, Sindaco di Pollica. La posidonia, nel Cilento si deposita soprattutto lungo i litorali sabbiosi tra Acciaroli e Pioppi. Nell’ottica di ottimizzare le opportunità provenienti dalle fonti energetiche e dall’economia circolare, anche un prodotto naturale e “particolare” come le foglie di Posidonia spiaggiate può diventare una risorsa utile alla produzione energetica delle comunità costiere. Le foglie di Posidonia conferite in impianto adatto, opportunamente lavate prima di essere immessa nel processo, vengono caricate su nastri a tamburo per la separazione dalla sabbia e diventano energia sostenibile per la vita delle comunità. Questa operazione, oltre a pulire le foglie e renderle idonee alla digestione, permette il recupero dei sedimenti sabbiosi che, inevitabilmente, vengono in parte asportati nel processo di raccolta delle foglie spiaggiate.
“Il nostro impianto avrà tre obiettivi: produrre energia da fonti rinnovabili, essere sostenibile socialmente con un costo dell’energia inferiore a quello di mercato e tornare un po’ al passato: gli scarti di posidonia che ci serviranno per produrre energia diventeranno compost per la comunità agricola di Pollica, che anticamente già usava la posidonia come fertilizzante”, ha ribadito Silvio Petrone di Miras Energia.
Domenico Letizia