MAGGIO 2023 PAG. 66 - LIBRI
Kazakistan: fine di un’epoca, F.Vielmini - Mimesis
“L’importanza del Kazakistan è inversamente proporzionale al
grado di consapevolezza che se ne ha in Italia ed Europa. Si tratta di un paese
enorme (2.724.000 km2), consustanziale alla struttura geopolitica della Russia
oltre che un antemurale nei confronti della Cina, con la quale condivide oltre
L’ambizione del libro è quella di fare del Kazakistan un caso di studio di come l’Occidente abbia fallito la grande occasione presentata dal venir meno della sfida sovietica alla fine degli anni 80. Si presentò allora la possibilità di ricostruire le relazioni internazionali nel grande spazio fra Atlantico e Pacifico, creando un’area di prosperità comune in cui le capacità tecniche occidentali avrebbero potuto essere potenziate dalle risorse umane e naturali presenti all’interno dell’ex-blocco sovietico. Al contrario, ciò non venne neanche considerato per privilegiare un modello di sfruttamento delle risorse e di finanziarizzazione dei rapporti economici, funzionale al mantenimento della subordinazione europea agli USA”.
Usa – Cina. Una guerra che dobbiamo evitare, K.Rudd - Rizzoli
Il conflitto in Ucraina è la più netta delle conferme: dal dopoguerra a oggi, la tensione politica internazionale non è mai stata tanto acuta. Ma lo scontro tra Russia e Occidente non è certo l’unica minaccia per la pace globale. La crisi crescente tra Pechino e Washington è sotto gli occhi di tutti, e il rapporto tra le due superpotenze si è fatto via via più instabile, tra incomprensioni culturali, risentimenti storici e incompatibilità ideologica. L’ex primo ministro australiano Kevin Rudd ha assistito in prima linea a questo processo, conosce a fondo entrambe le realtà – ha vissuto, studiato e lavorato nei due Paesi – ed è uno dei politici più indicati per spiegarci nel dettaglio cosa pensano le leadership cinese e americana, e quali sono le loro reali priorità . Passando in rassegna le posizioni assunte da Xi Jinping negli ultimi anni, le risposte diplomatiche della Casa Bianca, la sempre più feroce concorrenza economica, tecnologica e militare tra i due Stati e lo scenario di cyberwar già in atto, questo saggio descrive con acume e precisione come le relazioni si sono deteriorate fino all’attuale punto di non ritorno. O quasi. Perché, secondo Rudd, siamo ancora in tempo per scongiurare il peggio. Per farlo occorre disegnare una nuova narrazione comune, capace di accogliere, nel solco del multilateralismo, le reciproche esigenze di sicurezza nazionale e costruire un’idea di futuro che sia accettabile per le parti in campo, e per tutti noi. Per usare le parole dello stesso Rudd: «Se questi due giganti riusciranno a convivere senza tradire i rispettivi interessi – attraverso quella che io definisco gestione strategica della competizione – il mondo sarà un posto migliore. Se non dovessero riuscirci, si prospetta la possibilità di una guerra, con conseguenze inimmaginabili». La sfida è disegnare un percorso nuovo, ancora senza regole precise né precedenti, che porti a un rinnovato ordine mondiale e metta al primo posto la pace. In caso contrario la strada intrapresa porterà inevitabilmente a un conflitto armato, capace di devastare entrambi i Paesi e il mondo intero.