APRILE 2023 PAG. 52 - Come la criminalità organizzata si infiltra nei porti europei

 

Le infrastrutture critiche dell’UE - in particolare le autostrade, le ferrovie e i porti - consentono lo stile di vita dell’UE, dove la libera circolazione di merci e persone è un fattore fondamentale e importante per la crescita economica, la libertà personale e la prosperità. Tuttavia, le reti criminali, spinte dal costante desiderio di aumentare i profitti e di espandere le proprie attività illegali, stanno lavorando sempre più per infiltrarsi e controllare i principali punti logistici. I porti dell’UE sono esempi di questi grandi hub, ed è per questo che il Comitato direttivo per la sicurezza dei porti di Anversa, Amburgo/Bremerhaven e Rotterdam, insieme a Europol, ha deciso di redigere un rapporto di analisi congiunta che valuta la minaccia di infiltrazione delle infrastrutture portuali da parte della criminalità organizzata nell’UE.

“Il rapporto di Europol sulle reti criminali nei porti illustra ciò che stiamo affrontando. Mette a nudo la sofisticazione delle bande criminali di trafficanti di droga, la loro forza e la loro ferocia”, ha dichiarato Ylva Johansson, commissario per gli Affari interni. “I trafficanti di droga promuovono azioni e pratiche di corruzione, a volte con la corruzione, a volte con l’intimidazione. Stiamo collaborando con le autorità a tutti i livelli per rafforzare i sistemi di lotta contro le attività criminali descritte nella relazione”.

I porti marittimi dell’UE movimentano ogni anno circa 90 milioni di container, ma le autorità sono in grado di ispezionare solo tra il 2% e il 10% di essi. Nel frattempo, si stima che negli ultimi anni almeno 200 tonnellate di cocaina siano state trafficate solo attraverso i porti di Anversa e Rotterdam. Questo ostacolo logistico rappresenta una sfida per le forze dell’ordine e un’opportunità per le reti criminali che hanno bisogno di accedere agli hub logistici per facilitare le loro attività criminali. Tali reti criminali si sono quindi infiltrate nei porti di tutti i continenti. 

I tre porti più grandi d’Europa, quelli di Anversa, Rotterdam e Amburgo, sono tra i più bersagliati dalle infiltrazioni criminali. Il modo principale in cui i criminali agiscono è attraverso la corruzione del personale delle compagnie di navigazione, dei lavoratori portuali, degli importatori, delle società di trasporto e dei rappresentanti delle autorità nazionali, tra gli altri attori, le cui azioni sono necessarie per garantire l’ingresso delle spedizioni illegali. Tuttavia, questo approccio richiede la corruzione di un gran numero di complici.

Per concentrare i propri sforzi e minimizzare i rischi di perdita della merce, la criminalità organizzata sta cercando nuovi modus operandi che richiedono la corruzione di un numero molto minore di individui. Il rapporto di analisi di Europol sulle reti criminali nei porti dell’UE esamina una tecnica specifica, che sfrutta i codici di riferimento dei container sottratti. Ciò richiede la corruzione di un solo individuo, oltre alla corruzione o all’infiltrazione in stile cavallo di Troia delle squadre di estrazione, che vengono poi pagate tra il 7 e il 15% del valore della spedizione illegale.  

Principali risultati del rapporto: l’uso di codici di riferimento dei container sottratti (o la cosiddetta frode del codice PIN) si sta diffondendo tra le reti criminali come modus operandi per l’estrazione di merci illecite dai porti; le reti criminali organizzano l’infiltrazione nei porti coordinando reti locali di addetti ai lavori corrotti; come effetto collaterale delle operazioni criminali nei porti e della rivalità che ne consegue, la violenza spesso si riversa fuori dai principali hub di trasporto nelle strade delle città circostanti, dove ha luogo la competizione per la distribuzione.

Raccomandazioni principali: lo scambio internazionale di informazioni sulle attività delle reti criminali nei porti con Europol e tra gli Stati membri dell’UE deve essere ulteriormente rafforzato; occorre prestare costante attenzione all’integrazione delle caratteristiche di sicurezza nella progettazione delle infrastrutture portuali; l’attuazione di partenariati pubblici per coinvolgere tutti gli attori portuali è essenziale per affrontare l’infiltrazione delle reti criminali nei porti dell’UE.