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FEBBRAIO 2023 PAG. 14 - Propeller, come ospitare tutte le voci del sistema marittimo

 



Chiuso un 2022 caratterizzato dal rafforzamento con le principali istituzioni che hanno a che fare con il cluster della “blue economy” Umberto Masucci, come suo solito, è alla ricerca di nuove strade da battere per consolidare ulteriormente il ruolo che il mondo Propeller è riuscito a ritagliarsi in questi ultimi due anni, «quello di un luogo in grado di ospitare, al di là dei legittimi interessi delle categorie, tutte le voci del sistema marittimo». «Una vocazione che nasce dalla natura non datoriale della nostra organizzazione e da un lavoro che dal livello nazionale a quello dei singoli Club sul territorio punta a creare continui momenti di confronto e analisi». 

Dopo i grandi successi dell’anno scorso cosa riserva il 2023?

Siamo già partiti con il piede giusto, con l’organizzazione dell’importante momento di confronto che si è svolto lo scorso 30 gennaio a Rapallo. Nel corso della prossima Shipping Forwarding and Logistic meet Industry, co-organizzata dal Propeller di Milano terremo un Consiglio nazionale per mettere meglio a fuoco gli innumerevoli impegni che ci aspettano. 

Tra questi anche la tradizionale missione estera…  

Già da alcuni anni abbiamo intrapreso la strada degli incontri internazionali. Momenti importanti di confronto il cui successo è testimoniato dal numero crescente di presidenti e dirigenti delle AdSP che ci accompagnano. Credo che sia importante andare a conoscere da vicino altre realtà, altri modi di organizzare e gestire le attività marittime, sia per imparare sia per esportare le nostre best practices. Quest’anno, in particolare, toccherà alla Turchia che visiteremo il 22-23 maggio grazie alla collaborazione con il Propeller di Istanbul. 

E in Italia? 

Il mese successivo sarà il turno dei Mid Med Day che vedono protagonista la Sicilia. La novità di quest’edizione, dopo i tre anni palermitani, è la sede della manifestazione che si sposta a Catania, dandoci l’opportunità di conoscere un’ulteriore sfaccettatura della portualità isolana. Ovviamente non possiamo dimenticarci della Genoa Shipping Week che pur non essendo organizzata dal Propeller vede una forte partecipazione del Club genovese. Poi ci sono tutte le iniziative territoriali dei Club, la vera rete di relazioni, analisi e proposte che vivificano la nostra azione mettendola in sintonia con l’evoluzione del mondo dello shipping e della logistica. 

Qual è il segreto di questo continuo fermento? 

Come già detto siamo una realtà non datoriale che riesce a non perdere mai di vista i temi di interesse generale. Considero un motivo di vanto l’attenzione quasi maniacale per assicurare ai gruppi e ai singoli la possibilità di vedere ascoltate le loro voci. Un processo virtuoso che dobbiamo mandare avanti cercando poi di fare sintesi. Le idee girano continuamente, noi cerchiamo di fare la nostra parte per tradurle in provvedimenti positivi per il settore. 

Il prossimo futuro? 

Uno degli impegni è quello di dare una mano ai Club più piccoli per aiutarli a strutturarsi meglio sul territorio. Un altro riguarda il coinvolgimento dei giovani. A questo proposito, in occasione della prossima missione estera, attingendo ad un tesoretto che abbiamo accumulato nelle iniziative precedenti abbiamo deciso di elargire un contributo abbastanza sostanzioso al viaggio ai primi 10 giovani che ne facciano richiesta. L’obiettivo è garantirci l’ingresso di nuove forze e di idee innovative.  

 Maurizio De Cesare

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