GENNAIO 2023 PAG. 58 - LIBRI
Sahel: geopolitiche di una crisi. E. Baldaro, Carocci
Teatro della guerra globale al terrorismo, corridoio di tutti i traffici, confine da sigillare, ma anche zona di competizione geopolitica, terra di conquista jihadista, somma di Stati fragili: il Sahel, realtà sempre più al centro dell’attenzione dell’Italia e del resto d’Europa, è attualmente una regione dalle svariate identità , la cui cifra condivisa sembra rappresentata dall’insicurezza. Dieci anni di interventi internazionali e venti di lotta alle insorgenze jihadiste non sono infatti riusciti ad arrestare quelle dinamiche di violenza che caratterizzano e alimentano oggi le molteplici crisi del Sahel, nuova “frontiera meridionale” di un’Europa sempre più inquieta nell’osservare ciò che accade lungo la sponda sud del deserto del Sahara. Scomponendo e analizzando i diversi immaginari geopolitici che nel corso degli ultimi due decenni attori internazionali, gruppi jihadisti e regimi locali hanno cominciato a far convergere e a contrapporre nell’area, il volume indaga le ragioni che pare abbiano reso impossibile stabilizzare il Sahel e garantire la sicurezza di quelle popolazioni civili che stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi.
L’ Italia nel petrolio. G. Oddo - R.Antoniani, Feltrinelli
Perché Enrico Mattei fu ucciso mentre stava per firmare una tregua con le compagnie petrolifere USA? Chi furono i mandanti del sabotaggio che il 27 ottobre 1962 provocò la caduta del suo aereo? E perché Eugenio Cefis, suo successore alla presidenza dell'Eni, sottoscrisse la pace con la Esso e con la Shell, con cui Mattei aveva avuto rapporti conflittuali? Perché scalò la Montedison - punto di incontro e di scontro fra capitale privato e capitale pubblico - di cui poi divenne presidente? Quali furono i suoi veri rapporti con i capi della Dc e degli altri partiti? È vero che cercò di favorire un riassetto istituzionale di tipo presidenzialistico? E perché Pier Paolo Pasolini avanzò il dubbio, in Petrolio, di una qualche sua responsabilità nell'eliminazione di Mattei? Gli autori rispondono a tutte queste domande con una ricca documentazione estratta dagli archivi e con l'ausilio di importanti testimonianze. Negli ultimi mesi di vita, Mattei stava lavorando a un'intesa triangolare fra Italia, Francia e Algeria per la posa di un metanodotto transmediterraneo che avrebbe dovuto far affluire nel cuore della Comunità europea il gas naturale estratto dai giacimenti del Sahara. A differenza di Cefis, che operò per riequilibrare i rapporti fra l'Eni e le "sette sorelle" e per ricondurre la politica petrolifera nazionale nel perimetro degli interessi economici e militari dell'Alleanza atlantica, Mattei si impegnò fino alla fine per attuare il suo progetto di indipendenza energetica che avrebbe dovuto favorire il processo di unificazione dell'Europa e trasformare l'Italia in una potenza industriale avanzata.
Le voci di Pechino. G. Negro, Luiss
Lo studio dei mezzi di comunicazione in Cina costituisce un tema di sempre maggior interesse e dibattito. L'uso di nuove e potenti tecnologie nei media ha infatti contribuito a rivoluzionare il mondo della comunicazione e dell'informazione cinesi e lo ha fatto a tal punto che la questione non è più relegabile al solo piano nazionale, ma si è fatta globale. Nel corso degli ultimi 70 anni, la Repubblica popolare cinese ha sperimentato nuove tecnologie e forme di comunicazione che hanno avviato un processo di rafforzamento dell'identità nazionale in continua evoluzione. In questo processo, fattori legati al controllo della popolazione, alle necessità di mercato e alle spinte identitarie hanno plasmato un nuovo uso dei media. Gianluigi Negro, utilizzando gli strumenti del sinologo e quelli dell'esperto di media studies, offre una ricostruzione inedita e articolata sulla storia dei media cinesi e su come giornali e radio, televisione e cinema, social media e app, dalla fondazione della Repubblica popolare cinese a oggi, abbiano contribuito alla costruzione dell'identità nazionale. "Le voci di Pechino" è, inoltre, un'analisi critica sui possibili usi ideologici e propagandistici dei nuovi media, una riflessione sul rischio della loro trasformazione in strumenti di omologazione e controllo dell'opinione pubblica.
Tra i flutti. P. Giorgi, Casti Editore
Da sempre il mare è un ponte tra civiltà . Mentre gli esploratori lo hanno attraversato inseguendo il miraggio di gloria, ricchezze ed elisir di lunga vita, intellettuali e artisti ne hanno celebrato la fascinazione. Così la grande distesa blu è stata al tempo stesso vissuta e decantata, teatro di vicende drammatiche e luogo immaginifico dal quale hanno preso forma melodie, poesie e romanzi. In questo volume Paolo Giorgi, tra i più acclamati pittori contemporanei ma anche grande appassionato di libri e musica, si dà alla penna per dare forma ad una piccola antologia di soggetti marittimi. Avventure e aneddoti tratti dalla vita di esploratori e navigatori, ma anche episodi di vita vissuta da insospettabili “naviganti” come Charles Dickens, Thomas Mann, Hector Berlioz, Giacomo Puccini, Carlo Goldoni, Edgar Allan Poe e poi ancora Richard Wagner, Paul Gauguin, Caravaggio, Wolfgang Amadeus Mozart, Bram Stoker e molti altri. Racconti brevi, per suggestioni durature.