GENNAIO 2023 PAG. 52 - Digitalizzazione procedure doganali nel porto di Venezia
L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Stato e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale hanno concluso la prima fase di rilascio del progetto di digitalizzazione delle procedure doganali nel porto di Venezia.
Il progetto, che prevede la digitalizzazione dei controlli sulle merci in import, porta con sé una consistente velocizzazione dei flussi di traffico in uscita, grazie allo scambio elettronico delle informazioni e al tracciamento di mezzi e merci all’interno del porto. L’implementazione di successo nel porto veneziano ha prodotto risultati che costituiscono un primato di eccellenza a livello nazionale.
Grazie allo sviluppo di servizi di interoperabilità tra terminal, Autorità di Sistema Portuale e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e grazie all’uso di dispositivi avanzati di tracciamento dei mezzi, le due amministrazioni hanno potuto fornire servizi alla comunità portuale che velocizzano il transito dei mezzi.
L’Autorità di Sistema Portuale, infatti, acquisendo i dati dai terminalisti attraverso messaggi web, li scambia con ADM ed evita ai trasportatori di sostare in prossimità dei varchi di uscita e di scendere dal camion per consegnare fisicamente alla Guardia di Finanza la documentazione necessaria all’uscita. Grazie alla digitalizzazione, la Guardia di Finanza gestisce a computer le informazioni relative alle merci e ai mezzi in transito in quel momento, trattenendo, eventualmente, solo i mezzi che necessitano di controllo.
L’iniziativa concretizzata a Venezia, per ora limitata ai container, ha come obiettivo di estendersi anche ai settori rinfuse e merce in colli, di giungere all’automatizzazione e di divenire pratica standard per tutti i terminal portuali italiani.
Questa procedura garantisce, non solo una migliore gestione dei controlli, ma anche un miglioramento della sostenibilità , riducendo le emissioni prodotte dai mezzi in attesa all’uscita e riducendo l’uso della carta.
Dai test effettuati, è stata riscontrata una netta riduzione dei tempi di passaggio al varco, con il riscontro merci che ora avviene in pochi secondi. Il tempo medio di sosta di ogni camion al varco è passato, infatti, dai 53 secondi con la procedura analogica ai 14 secondi con quella digitale.
“La costante e proficua collaborazione con Agenzia delle Dogane e Monopoli ci ha permesso di condurre con successo una sperimentazione d’avanguardia in Italia che, fin da subito, ha mostrato ricadute positive misurabili in termini di fluidificazione del traffico su gomma in area portuale, di velocizzazione dei tempi di sdoganamento delle merci e di riduzione delle emissioni di CO2,” spiega il presidente AdSPMAS Fulvio Lino Di Blasio. “È un passo importante verso la full digitalization del porto lagunare, obiettivo fondamentale per la strategia complessiva dell’Ente, che mira a migliorare le performance degli scali gestiti, accrescendone la competitività e l’attrattività a livello internazionale e riducendone l’impronta ambientale”.
Per il Direttore della Direzione Centrale Organizzazione e Digital Transformation Ing. Laura Castellani si tratta di “un’ulteriore dimostrazione di come la digitalizzazione vera, fatta sia di tecnologia sia soprattutto di interoperabilità tra i diversi attori che stanno nel porto, costituisca un driver fondamentale per l’aumento della competitività dei nostri porti italiani. Venezia è un altro porto importante che ha implementato questo intervento innovativo con ricadute molto positive sui traffici portuali”.