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GENNAIO 2023 PAG. 50 - Porto di Barletta, sbloccato il ripristino dei fondali (-8 mt)

 



Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza finale che di fatto sblocca definitivamente l’iter giudiziario per l’avvio dei lavori di ripristino dei fondali, nei pressi dell’imboccatura del porto di Barletta. A breve, quindi, l’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale e l’impresa aggiudicataria sottoscriveranno il contratto, con la conseguente consegna del cantiere per l’avvio dei lavori di “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”, nel porto di Barletta.

L’appalto consiste nella realizzazione di lavori di manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti. Si tratta di un dragaggio manutentivo, sino al raggiungimento della quota preesistente di 8.00 metri, rispetto al livello del mare, in modo da consentire un adeguato e ben maggiore franco di navigazione (profondità del fondale sotto la chiglia delle navi a pieno carico) garantendo, quindi, l’accesso sicuro in porto anche a navi con stazza di 10.000 tonnellate. Lo specchio acqueo interessato dall’intervento ha una superficie di 9.2 ettari, in cui è previsto il dragaggio di un volume di solo sedimento di circa 84.000 metri cubi.

“I lavori ci consentiranno di migliorare la sicurezza nella navigazione e l’operatività del bacino portuale, moltiplicando significativamente le attività commerciali,” spiga il presidente dell’AdsP MAM, Ugo Patroni Griffi. “Attualmente, infatti, in porto non possono accedere navi di ultima generazione che hanno pescaggi rilevanti. Una volta completata l’opera, invece, lo scalo sarà dotato di un nuovo e importante appeal commerciale che certamente avrà ricadute economiche notevoli per l’economia di tutto il territorio”. 

“La sentenza del Consiglio di Stato che certifica la validità della procedura negoziata dell’AdSP MAM non può che rappresentare una buona notizia per la città di Barletta” ha commentato il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito. “Finalmente i lavori di dragaggio del nostro porto potranno partire. Interventi che dopo lunghi anni porteranno alla risoluzione di un grosso limite strutturale, grazie al ripristino dei fondali nei pressi dell’imboccatura. Tale opera accrescerà le potenzialità del nostro porto, consentendo l’accesso delle imbarcazioni più moderne all’interno dello stesso. Si tratta, quindi, di interventi strategici per il futuro della nostra massima infrastruttura cittadina e che apriranno nuovi orizzonti per il nostro porto”.

Il quadro economico dell’intervento è di 6 milioni di euro. I lavori saranno così articolati: 90 giorni la bonifica bellica preventiva; 240 giorni l’escavo vero e proprio. Durante la stagione estiva, le operazioni saranno sospese in ottemperanza alle disposizioni di tutela ambientale.

L’AdSP è riuscita anche ad ottenere l’innalzamento di ulteriori tre metri dei limiti di ingombro consentiti alle navi, per la sosta e gli ormeggi nel porto di Brindisi, raggiungendo i 48 metri nelle banchine commercialmente rilevanti. Un up-grade considerevole rispetto a quanto già ottenuto nel luglio 2021.

La decisione è il frutto di una procedura avanzata nell’ottobre 2021 dall’ente che, dopo aver verificato la sussistenza di concrete esigenze operativo-commerciali e in stretta sinergia con la Capitaneria di Porto di Brindisi, aveva richiesto ad Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) la possibilità di valutare un ulteriore aumento dei limiti di ingombro dai 45 ai 48mt sul livello del mare; in maniera tale che nella fase di adozione definitiva dell’ordinanza marittima da parte della Capitaneria i limiti fossero censiti alla nuova misura.

L’Enac, dopo aver verificato attraverso lo studio prodotto da Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), “Studio Aeronautico Aeroporto di Brindisi – Analisi dell’interazione Porto/Aeroporto nella configurazione di sviluppo 04/06/2020” che tale ulteriore innalzamento non avrebbe comportato implicazioni con le radio assistenze al servizio dell’Aeroporto di Brindisi; con le procedure di volo (sia di avvicinamento alla pista 31 che di partenza per pista 13); con il segmento a vista delle procedure di avvicinamento; con la superficie di protezione del PAPI (Precision Approach Path Indicator- il sistema luminoso di avvicinamento) della pista RWY31 ha dato parere positivo.

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