GENNAIO 2023 PAG. 35 - Crescita record per il commercio estero cinese
Il valore annuale del commercio estero della Cina ha superato per la prima volta i 40mila miliardi di yuan (circa 5.940 miliardi di dollari) nel 2022, anno particolarmente complesso a causa della politica di contenimento della pandemia (recentemente abbandonata) e delle tensioni geopolitiche derivanti dalla guerra in Ucraina. Stando ai dati dell’amministrazione generale delle dogane cinesi il commercio totale di beni ha registrato un record di 42.070 miliardi di yuan, in aumento del 7,7% su base annua, posizionandosi al primo posto al mondo per il sesto anno consecutivo.
Andando nello specifico, le esportazioni sono aumentate del 10,5% a 23.970 miliardi di yuan e le importazioni del 4,3% a 18.100 miliardi di yuan.
In termini regionali le importazioni e le esportazioni della Cina con l’ASEAN, l’Unione Europea e gli Stati Uniti sono aumentate rispettivamente del 15%, 5,6% e 3,7%; quello con i Paesi della Belt and Road è salito del 19,4% fino a rappresentare il 32,9% del commercio estero totale, mentre gli scambi con altri membri della Regional Comprehensive Economic Partnership è cresciuto del 7,5%.
L’Europa si conferma l’area con maggiori scambi fuori dal continente asiatico, con la Germania a rappresentare il maggior valore di trade con 227 miliardi di dollari rispetto ai complessivi 847 messi a segno dall’Ue. Spiccano in questi dati quelli relativi alle importazioni tedesche di metalli di terre rare dalla Cina, per un ammontare di 49,3 milioni di euro nei primi undici mesi del 2022, pari a due terzi delle importazioni totali.
Per alcune delle terre rare (un gruppo di 17 elementi che vengono utilizzati per realizzare una gamma di prodotti e infrastrutture sempre più importanti per la vita di tutti i giorni, a partire dalle batterie per telefonini e auto elettriche) la quota è stata ancora più alta. Delle 220 tonnellate di scandio e ittrio importate nel periodo dalla Germania, per un valore di 1,7 milioni di euro, il 94,4% proveniva proprio dal Paese asiatico dalla Cina, che secondo l’Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW Berlin) rappresenta i tre quarti di tutte le importazioni a livello globale. Tanto che nell’Ue, la quota media delle importazioni di terre rare dalla Cina è di circa il 94%.
Tornado al quadro generale, la Russia è tra i paesi che registrano il più ampio incremento con +43,4 per cento nel confronto 2022-2021.
Nel Far East, la Cina commercia maggiormente con la Sud Corea, il Giappone e il Vietnam mentre per le regioni in cui ha incrementato gli scambi in termini di volume aggregato, spiccano l’Africa, con un +11%, per 282 miliardi di dollari, e America Latina con il +7,7 %, per 485 miliardi di dollari.
Nel 2022 il nostro paese ha registrato scambi per 77,8 miliardi di dollari, con un incremento del 5,4 per cento anno su anno. In termini relativi meglio di Germania (-3.1%) e Francia (-4,4%). I flussi commerciali che riguardano direttamente l’Italia rientrano nell’ambito specifico dei settori meccanica, farmaceutico, e moda.
Per quest’anno il comparto life-style e lusso potrebbe registrare un ulteriore aumento, forte di importanti occasioni promozionali come il posto di ospite d’onore alla Fiera dei consumi che si terrà ad aprile nella città di Hakou capoluogo dell’isola di Hainan. In base alle stime di Mc Kinsey le previsioni dell’incremento del mercato del lusso in Cina si attestano a un +10% nel 2023.