DICEMBRE 2022 PAG. 64 - MercinTreno, il Forum casa del trasporto ferroviario merci
Giunta alla quattordicesima edizione il Forum MercinTreno conferma la sua vocazione di appuntamento di riferimento per il cargo ferroviario in Italia: di punto di incontro tra stakeholder e istituzioni, vero e proprio think thank da cui sono scaturite nel corso degli anni proposte operative concrete che hanno contribuito allo sviluppo del comparto. «Anche in questa occasione, con il ritorno definitivo delle attività in presenza, abbiamo affrontato il tema delle nuove sfide che siamo chiamati a fronteggiare, dalla crisi energetica al ruolo dell’innovazione come occasione di promozione della intermodalità , puntando al confronto fra i diversi punti di vista dei veri protagonisti del settore» spiega Giuseppe Rizzi, Direttore Generale Fermerci e Responsabile Relazione Esterne del Forum.
Il Forum come casa del trasporto ferroviario merci?
È un obiettivo perseguito fin dal 2009, data della prima edizione della manifestazione, e, credo, pienamente centrato. La dialettica tra i veri portatori d’interesse riesce a produrre risultati concreti e il Forum ne è la dimostrazione. Basti pensare che nelle scorse edizioni dagli spalti del Parlamentino del CNEL, istituzione che ospita MercinTreno già da alcuni anni, sono state avanzate proposte fondamentali come il Ferrobonus e l’incentivo alla formazione dei macchinisti.
Quali i temi che hanno caratterizzato questa edizione?
Intanto c’è da registrare la conferma di una progressiva apertura internazionale. Tra i 40 speaker hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo europeo e del governo svizzero, segno che le problematiche del settore sono inserite e discusse, come è giusto che sia, in un contesto più ampio. I temi trattati sono stati quelli della più stretta attualità , come il costo dell’energia e le conseguenze dell’apertura delle opere previste dal PNRR sui traffici. Elementi che possono influire sullo sviluppo futuro del comparto.
Le proposte che sono emerse?
Sulla questione degli extra costi energetici hanno suscitato grande interesse le considerazioni del Prof. Andrea Giuricin basate sul concetto di “ability to pay” e già sperimentate nelle misure prese a livello europeo nel periodo di crisi pandemica. In parole povere si tratterebbe di compensare i due fattori esogeni, costo dell’energia e interruzione dei traffici, che determinano le criticità di accesso alla rete. Sul piano più propriamente concreto, relativamente alla questione elettricità , si tratterebbe di prorogare e aumentare l’importo a tutto il 2023 della misura di abbattimento della “parte b del pedaggio” già messa in atto dal governo per quest’anno. In ballo c’è la stessa sopravvivenza delle attività cargo ferroviarie. Dal 2020 il rincaro della componente energetica ha raggiunto il +517%. Per dirla in altro modo: da 40 centesimi a chilometro a 2,20. È chiaro che in queste condizioni serve urgentemente tamponare l’emergenza.
E per la questione delle interruzioni della rete?
Il PNRR prevede importantissimi interventi infrastrutturali sulla rete, una mole di lavori dalla portata epocale. Al fine di evitare problematiche alle aziende ferroviarie e al suo cliente principale, che poi è il sistema produttivo italiano, chiediamo una cabina di regia in grado di mitigare le eventuali interruzioni sui servizi. C’è bisogno di un accurato monitoraggio: il rischio è quello di rafforzare l’hardware attraverso il soffocamento della componente software.
Il futuro del Forum?
Continuare a porsi come luogo di sintesi delle posizioni dei vari stakeholder. Il nostro sistema associazionistico ha l’ambizione di porsi sempre più in un’ottica di sistema. Sotto questo aspetto, guardando alle cose che mancano, l’obiettivo da perseguire in collaborazione con le istituzioni è una gestione dei processi più efficiente. Non basta più la promulgazione di norme utili. Va attuato e gestito tutto il percorso del relativo follow up. E per farlo serve competenza tecnica e capacità di confronto in grade di produrre sintesi.