OTTOBRE 2022 PAG. 34 - NEWS OBOR
COSCO rinuncia a Duisburg
Cosco non parteciperà più alla costruzione del nuovo Duisburg Gateway Terminal in Germania. La compagnia statale cinese ha rinunciato alla sua quota nella nuova struttura che sarà acquisita direttamente dall’operatore portuale Duisport. Il progetto per il Dgt, nell’ambito del porto fluviale più grande d’Europa è stato lanciato nel 2019 per un investimento totale di 100 milioni di euro. La Duisport e la Cosco avrebbero detenuto il 30% delle azioni mentre la compagnia di navigazione olandese Hts e l’operatore ferroviario svizzero Hupac il 20% ciascuno. Il nuovo terminale sorgerà su un'area di 220 mila metri quadrati con sei gru, 12 piattaforme merci su rotaia, cinque zone di carico, tre ormeggi per chiatte e un'area di 60 mila metri quadrati per lo stoccaggio di contenitori. Le previsioni iniziali stimavano che il Dgt avrebbe dovuto gestire 850 mila TEU l’anno accogliendo oltre 100 treni settimanali provenienti dalla Nuova Via della Seta, il progetto cinese di integrazione logistica oltre i confini nazionali. La notizia arriva poco dopo che il governo tedesco ha approvato l’acquisizione di una partecipazione di minoranza inferiore al 25% nel Container Terminal Tollerort (Ctt) gestito dal terminalista Hhla da parte della Cosco.
Nigeria, consegnato il porto di Lekki
Consegnato da China Harbor Engineering Company il primo porto in acque profonde della Nigeria. Lo scalo di Lekki, frutto di una collaborazione tra il paese africano, la Cina e la Francia, è considerato un tassello della strategia continentale della BRI ed è una delle strutture portuali più grandi dell’africa Occidentale. Il progetto è partito nel giugno 2020 e prevede la movimentazione di 1,2 milioni di TEU l’anno con l’obiettivo di fare di Lagos un polo logistico proiettato anche verso le regioni centrali del continente. Secondo il governo nigeriano il porto creerà quasi 200 mila posti di lavoro diretti e indiretti nei prossimi anni, sbloccherà il potenziale economico del Paese, e aumenterà le entrate.
I sette anni di AIIB
Connettività e cooperazione regionale sono stati i temi al centro della settima assemblea annuale della Banca asiatica di investimento per le infrastrutture (AIIB) intitolata “infrastrutture sostenibili verso un mondo connesso”. AIIB, considerata la principale struttura di finanziamento per la BRI, ha iniziato le attività nel 2015 con 57 membri fondatori e da allora è cresciuta fino a raggiungere 105 economie di sei continenti. Ad oggi, la Banca ha approvato 191 progetti, mobilitando oltre 85 miliardi di dollari di capitale, anche dal settore privato, e svolgendo un ruolo nella promozione dello sviluppo delle infrastrutture in settori come i trasporti, l'energia, le risorse idriche e la salute pubblica. Nell’affrontare i cambiamenti climatici, la Banca si è impegnata a garantire che almeno il 50% dei suoi prestiti sia diretto ai finanziamenti per il clima entro il 2025. La banca ha anche fornito a 26 membri fondi per oltre 12,2 miliardi di dollari per sostenere il contenimento della pandemia e promuovere la ripresa economica e ha stabilito partenariati con 13 organizzazioni multilaterali e istituzioni finanziarie regionali. In risposta alla serie complessa di sfide che riguardano tutto il mondo i vertici dell’istituto hanno ribadito che il multilateralismo è la chiave per risolvere i problemi globali. Tra gli obiettivi fissati lo studio di soluzioni multilaterali per contribuire alla promozione dello sviluppo comune mondiale e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite.
Cresce il commercio estero con l’ASEAN
È partito da Chongqing il 7.000esimo viaggio del 2022 in treno intermodale ferrovia-mare lungo il New International Land-Sea Trade Corridor. Il convoglio che trasportava, tra l’altro quarzo, ceramica, carta, è partito dal porto di Qinzhou, nella regione autonoma del Guangxi Zhuang. Inaugurato nel 2017, il New International Land-Sea Trade Corridor è un passaggio commerciale e logistico costruito congiuntamente dalle regioni a livello provinciale della Cina occidentale e dai membri dell'ASEAN. Negli ultimi cinque anni, la relazione si è sviluppata rapidamente, ampliando il numero di destinazioni a 335 porti in 113 Paesi e regioni. Cresce, intanto, anche il commercio estero nella provincia centrale dell’Hubei con un aumento del 22,1% su base annua nei primi tre trimestri del 2022. Il valore del commercio estero apportato dal settore privato dell’Hubei ha raggiunto complessivamente i 292,81 miliardi di yuan, in crescita del 30,4% (62,4% del totale della provincia). Spiccano anche in questo caso le relazioni con i paesi ASEAN che si confermano come maggiore partner commerciale con 72,1 miliardi di yuan, in crescita del 38,4% su base annua. Il commercio dell’Hubei con gli altri membri del Regional Comprehensive Economic Partnership è aumentato del 21,7% a 141,19 miliardi di yuan, mentre il suo commercio con i Paesi lungo la Belt and Road ha raggiunto 138,84 miliardi di yuan, in crescita del 39,4%.
Pireo, crescono i ricavi
La greca Piraeus Port Authority S.A. (PPA S.A.) ha annunciato un aumento del 28,02% dei ricavi nei primi nove mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nello specifico si tratta di 145,8 milioni di euro tra il primo gennaio e il 30 settembre, in crescita rispetto ai 113,8 milioni di euro totalizzati nello stesso periodo del 2021. Al contempo, l’utile lordo è stato di circa 83,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 55,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, con un aumento del 49,06%.