NOVEMBRE 2022 PAG. 46 - NEWS ADSP
Calata Olii Minerali, consegna anticipata a ENI ed ESSO
Procedono a pieno regime i lavori di potenziamento della calata Olii Minerali nel porto commerciale di Genova Sampierdarena. Alla banchina sud stanno prendendo rapidamente forma i due cunicoli all’interno dei quali verranno posati i due sistemi di tubazioni a servizio di ENI ed ESSO che così potranno svolgere le loro attività in contemporanea e in completa autonomia; questi canali arriveranno fino a quella che sarà la nuova banchina est e permetteranno di avere due nuovi punti di accosto per grandi petroliere e bettoline. Sulla banchina si sta lavorando anche per completare la sovrastruttura e le paratie del rinnovato profilo. Nel frattempo, è stato completato il tratto di collegamento tra banchina sud e banchina ovest così da poter restituire, a seguito del collaudo previsto nei prossimi giorni, l’operatività ai concessionari ENI ed ESSO prima della conclusione totale dei lavori di potenziamento della Calata Olii Minerali previsti nella primavera del prossimo anno. Su testata Canzio, oggetto dell’intervento di risagomatura per agevolare le manovre delle navi in transito nel bacino di Sampierdarena, è iniziata l’infissione dei pali che andranno a puntellare il nuovo profilo. Il complesso dei lavori in corso aumenteranno le performance di Calata Olii Minerali: il canale di accesso verrà ampliato di oltre 40 metri per poter accogliere bettoline e bulk carrier fino a 130 metri di lunghezza e saranno raddoppiati i punti di attracco per il bunkeraggio.
Operativo il nuovo gate automatizzato del Terminal San Giorgio
Terminal San Giorgio ha inaugurato il nuovo gate automatizzato che velocizza gli accessi e decongestiona il traffico pesante su viale Africa. Dotato di due corsie di accumulo lunghe 300 mt, tre piste di ingresso e due di uscita oltre ad un varco dedicato al ferroviario, è in grado di accogliere ogni tipologia di traffico, dai rotabili ai containers, ai carichi eccezionali. La nuova infrastruttura, che occupa circa 10.000 mq all’interno delle aree in concessione al Terminal San Giorgio, è stata progettata coerentemente con gli interventi che AdSP sta attuando per ridisegnare l’accessibilità stradale ai terminal del bacino di Genova Sampierdarena. Grazie alle due ampie corsie di accumulo lungo viale Africa, il gate appena inaugurato e già operativo, consente di accogliere all’interno del terminal una cinquantina di mezzi, decongestionando la viabilità portuale durante i picchi di traffico. Per quanto riguarda le componenti tecnologiche, le piste di accesso del nuovo gate sono completamente remotizzate e automatizzate mediante l’installazione di sofisticate telecamere e lettori laser con tecnologia RFID in grado di leggere le targhe, rilevare eventuali danni, leggere sigilli elettronici dei contenitori e quindi elaborare una gran mole di informazioni relative ai carichi che, interconnettendosi in tempo reale con il PCS del porto di Genova E-Port, consentono di velocizzare sensibilmente il sistema di accesso della merce al terminal, rendendo così più fluido il traffico in entrata e in uscita. Il gate sarà completato con l’installazione di pannelli a messaggio variabile che offriranno informazioni utili all’utenza. Il costo di realizzazione dell’opera è stato superiore ai 3 Mln di euro e costituisce un ulteriore impegno per Terminal San Giorgio volto a consolidare la propria reputazione nel contesto del porto di Genova, sia sul piano dell’avanguardia tecnologica che delle performance operative.
Certificazioni ambientali e qualità : promossi i Ports of Genoa
L’AdSP del Mar Ligure Occidentale ha avuto conferma da parte dell’ente Certiquality S.r.l. dell’esito positivo degli audit condotti nelle giornate del 12, 13 e 14 ottobre. La responsabilità assunta dall’Ente nella protezione dell’ambiente e nella riduzione del rischio di violazione delle normative ambientali è certificata ISO 14001:2015, mentre la certificazione ISO 9001:2015 garantisce l’efficienza e trasparenza delle procedure e processi aziendali. In particolare, è stata valutata significativamente ampia e articolata la documentazione del sistema di gestione e ha ricevuto un forte apprezzamento il concreto impegno emerso dai Piani di miglioramento corredati dai cronoprogrammi delle azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi di perfezionamento individuati da AdSP. Questi riguardano, tra gli altri, la digitalizzazione dei procedimenti e dei processi, gli interventi di efficientamento energetico e per la sostenibilità ambientale delle attività portuali. Infine, sono state definite meritevoli sia la capacità di analisi e gestione dei rischi e delle opportunità , sia la competenza e la motivazione del personale come emerse nel corso di interviste condotte in presenza e corroborate da analisi documentale e sopralluoghi. Il completamento con esito positivo degli audit per il rinnovo e il mantenimento delle certificazioni ambientali e di qualità è un risultato importante che quest’anno anticipa l’imminente presentazione del primo Bilancio di sostenibilità dei Ports of Genoa che raccoglie le testimonianze di quanto fatto e rilancia la mission dell’Authority da sempre impegnata ad aumentare le ricadute positive dell’attività portuale, ricercando soluzioni in grado di coniugare la competitività del porto e la vivibilità delle città , lo sviluppo economico e la tutela dell’ambiente.
Trasporti eccezionali, a La Spezia pratiche digitalizzate
Presentato alle associazioni dell’autotrasporto e a Confindustria La Spezia il nuovo sistema “TEOnline” adottato dalla Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale per la gestione digitalizzata delle pratiche relative ai Trasporti Eccezionali nel porto della Spezia. Il portale, che ha già superato la fase sperimentale, sarà operativo a partire da ottobre, e sarà accessibile con pochi click dal sito web dell’ente portuale, rendendolo disponibile anche su tablet e smartphone. Il software è stato acquisito dall’AdSP MLO attraverso un accordo di riuso con la Città Metropolitana di Venezia, che ne detiene la proprietà e lo mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni. La società Berenice International Group di Padova lo ha poi adattato alle specifiche esigenze dell’Ente e reso completamente conforme alla complessa normativa in materia. Il nuovo portale TEOnline consentirà di soppiantare la procedura di rilascio dell’autorizzazione di ingresso e transito portuale dei camion con trasporti eccezionali, finora gestita attraverso una moltitudine di documenti cartacei, con una completamente digitale. Di facile, veloce e sicuro utilizzo, questo software permetterà di abbattere sensibilmente i tempi di esecuzione del ciclo autorizzativo a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti, e di aumentare l’efficienza amministrativa della Autorità di Sistema Portuale.
ForMARE Toscana al rinnovo
Regione Toscana, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno settentrionale, Camera di commercio della Maremma e del Tirreno e Direzione marittima della Toscana, hanno sottoscritto il rinnovo del protocollo “ForMare Toscana”, nato nel 2019 per strutturare in Toscana una rete di alleanze volta a favorire e indirizzare l’offerta formativa per i “lavoratori del mare”, ossia tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore portuale, marittimo, logistico e della nautica rivolgendosi in particolare alle scuole superiori, soprattutto quelle più orientate verso le professioni del mare, e, più in generale, al mondo universitario e alle imprese tutte del cluster marittimo, portuale e logistico. Molti i risultati raggiunti in questi anni: il percorso Pcto “Marereport”, finalizzato ad aprire una finestra sulle professionalità del mare, e il “Patto locale per la formazione professionale e l’avviamento al lavoro nel territorio di Livorno”, sottoscritto dall’AdSP e il Comune di Livorno, sono solo alcune delle iniziative sviluppate nell’ambito del protocollo per garantire un migliore allineamento tra bisogni locali e politiche ragionali sui temi della formazione e l’avviamento al lavoro.
Livorno, nuova disciplina per gli accosti pubblici
Attraverso la pubblicazione di una ordinanza congiunta con la Capitaneria di Porto, l’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Settentrionale ha rivisto, aggiornandola, la disciplina sull’utilizzo degli accosti pubblici. L’obiettivo dell’intervento è quello di liberare le aree all’Alto Fondale e alla Calata Orlando, da destinare all’allargamento del porto passeggeri, trovando invece sulla sponda est della Darsena Toscana la soluzione per mettere a punto il risiko fra i differenti operatori. Sarà in quest’area che verranno delocalizzate le attività portuali della Cilp, in particolare quelle connesse alla movimentazione delle navi Ro/RO di classe eco di Grimaldi, oggi lavorate all’Alto Fondale. La nuova disciplina prevede che gli accosti 15 C e 15 D della Darsena Toscana rimangano pubblici sino al completamento della delocalizzazione della Cilp. Anche l’accosto 42 nord del Molo Italia rimarrà pubblico sino a che non si sarà compiuta la delocalizzazione del TCO, la società che oggi lavora rinfuse solide presso la Calata Orlando. Gli accosti 53 e 54, del Bacino Firenze, rimarranno pubblici sino al completamento delle attuazioni relative alle previsioni del Piano Regolatore Portuale sul comparto passeggeri. Al di fuori di questi, saranno definitivamente resi disponibili alle imprese non concessionarie l’accosto 75 del Porto Mediceo, gli accosti 33 e 35 del Canale Industriale e l’accosto 41 della Darsena Pisa.
Lazio, bene i traffici portuali nei primi nove mesi dell’anno
Bilancio positivo anche nei primi nove mesi del 2022 per i Porti di Roma e del Lazio. In generale, dai dati di traffico al 30 settembre, per quanto riguarda il dato complessivo del network dei tre porti laziali si evidenzia un traffico merci pari a 11.288.341 tonnellate con una crescita del 15,9% rispetto ai primi nove mesi del 2021 e dell’1,5% anche rispetto ai primi nove mesi del 2019, prima dell’esplosione della pandemia da Covid 19. Nello specifico, tra le varie tipologie, le merci liquide del network laziale chiudono i primi nove mesi dell’anno con un + 23,8% rispetto al 2021, mentre le merci solide con un + 12,6%. Civitavecchia registra un aumento del traffico merci del 10,7% sul 2021 (si tratta di 7.853.108 tonnellate, in crescita dell’8,7% anche rispetto ai primi nove mesi del 2019, quando fece registrare 7.170.196 tonnellate), Gaeta cresce del 6,8%, mentre il porto di Fiumicino, con la ripresa della movimentazione dei prodotti petroliferi che servono il vicino aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci”, chiude il primo semestre dell’anno con un +50,3%.
Darsena servizi, proseguono i lavori
A Civitavecchia proseguono i lavori per il completamento della darsena servizi. È entrato in azione il bacino galleggiante Lavinia della società SALES S.p.A. che sarà utilizzato per la realizzazione dei cassoni cellulari in calcestruzzo armato che andranno a costituire l’elemento di base del banchinamento della darsena servizi. Il bacino sarà utilizzato per la prefabbricazione di circa 50 cassoni delle dimensioni variabili comprese tra i 25 metri di lunghezza i 10 di larghezza e gli 8 di altezza. La realizzazione di detti manufatti fa parte di un complesso di opere marittime che prevedono anche dragaggi e salpamenti di materiale lapideo necessari per il completamento della nuova darsena. L’importo del progetto è di circa 14,5 milioni. La fine delle attività di prefabbricazione dei cassoni è prevista entro il mese di giugno 2023, mentre la conclusione dei lavori è prevista per fine settembre 2023.
Mar di Sardegna, adottato il bilancio di previsione 2023
Stanziamenti per opere pari a 275 milioni di euro sul triennio 2023 – 2025, un’iniezione di liquidità di 109 milioni per investimenti già dal prossimo anno e l’inserimento in programmazione pluriennale di quasi tutti gli oltre 468 milioni di euro di risorse vincolate per interventi infrastrutturali. È, in sintesi, quanto previsto dal Bilancio di previsione 2023 e dal Programma triennale delle opere approvati in Comitato di Gestione dall’ente portuale del Mar di Sardegna. Documenti di programmazione finanziaria ed infrastrutturale che tengono conto dell’attuale instabilità economica internazionale, ma anche della straordinaria performance dei porti sardi che, nell’anno in corso, hanno compensato – ed in buona parte superato – le perdite dell’ultimo biennio di pandemia e che, quindi, richiedono ulteriori investimenti per mantenere alta e sostenibile la competitività nello scenario internazionale. Proprio proseguendo nella politica di infrastrutturazione e di manutenzione già avviata nel biennio 21 – 22, l’AdSP, con la pianificazione per il prossimo triennio, ha portato ad oltre 600 milioni di euro il portafoglio complessivo degli investimenti analiticamente nell’elenco delle opere, generando consistenti ricadute diffuse su tutto il contesto socio-economico della portualità della circoscrizione. A partire dal porto di Arbatax, dove sono già in atto importanti interventi di potenziamento dei livelli di sicurezza. Tra questi il rifacimento dell’impianto di illuminazione portuale, per il quale sono programmati 3 milioni e 100 mila euro, ai quali si aggiungono ulteriori 2 milioni per il rifacimento delle solette della banchina di Riva e per gli interventi di restauro e ripristino della struttura destinata agli uffici operativi dell’Ente. Confermata, per lo scalo ogliastrino, la previsione di opere di banchinamento (20 milioni) e di ripristino della stazione marittima (8 milioni). A Olbia verrà finanziata una prima quota degli oltre 50 milioni di euro per i lavori di escavo del canale di accesso e delle aree fronte banchina. Altri 11 milioni verranno destinati al completamento di porto Cocciani, con l’infrastrutturazione dell’area sterrata. A questi interventi strategici si affiancheranno quelli legati al più ampio progetto di elettrificazione delle banchine dell’Isola Bianca che, assieme ai precedenti ed agli impianti di Shore-to-Ship Power previsti anche a Golfo Aranci e Santa Teresa, porteranno in Gallura circa 97 milioni di euro. Infrastrutture, ma anche cura del waterfornt, lungo il quale, sempre nel porto olbiese, sono stati stanziati circa 800 mila euro per il ripristino, nel viale Isola Bianca, degli esemplari di palma in sostituzione di quelli ormai compromessi nella stabilità e, quindi, pericolosi per la viabilità portuale. Presenti in bilancio anche i 47 milioni di euro programmati nello scalo di Porto Torres (escavi, travel lift, Antemurale, mercato ittico ed altre opere manutentive); i fondi, già stanziati, per la portualità di Cagliari, con la previsione per l’ampio processo di trasferimento del traffico ro-ro sul Porto Canale, la creazione del polo della cantieristica e di tutte le opere di mitigazione; 3 milioni su Oristano per la riconversione dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco in stazione marittima e uffici dell’AdSP; circa 2 milioni su Portovesme per la manutenzione delle banchine e la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza. Altri due milioni verranno ripartiti tra il porto di Golfo Aranci per la pavimentazione portuale, e quello di Santa Teresa, per il potenziamento e l’elettrificazione delle banchine.
Parità di genere, l’Autorità dello Stretto costituisce il CUG
Ad un anno esatto dalla firma del Patto per la parità di genere dei porti, il Presidente dell’AdSP dello Stretto ha firmato il decreto di costituzione del Comitato unico di garanzia per le Pari opportunità , la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. L’importante organismo inizierà a lavorare subito per proporre azioni positive mirate a migliorare l’efficienza delle prestazioni lavorative in un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità , di benessere organizzativo e di contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica nei confronti dei lavoratori. I componenti sono stati designati dalle organizzazioni sindacali e dall’Authority tra i dipendenti dell’Ente, in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi.
Taranto, dal 2023 il debutto di Costa Crociere
Nell’estate 2023 Taranto diventerà un nuovo porto di scalo di Costa Crociere. A partire dal 3 giugno e sino al 7 ottobre, Costa Pacifica, nave battente bandiera italiana della flotta Costa, sarà a Taranto tutte le settimane, nell’ambito di un itinerario alla scoperta delle isole greche. L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa organizzata nel Palazzo di Città . Gli scali di Costa Pacifica in programma sono in tutto 19, il sabato, dalle 8 alle 17. Oltre Taranto, la nave visiterà anche Catania, La Valletta (Malta), Mykonos (Grecia), Santorini (Grecia), permettendo agli ospiti di godersi in un’unica vacanza il meglio delle isole greche, due stupende destinazioni in Puglia e Sicilia, due delle regioni italiane più apprezzate dal turismo internazionale, e l’isola di Malta. In questo itinerario, Taranto sarà sia porto di imbarco e sbarco, raggiungibile anche con il pacchetto “volo+crociera”, sia porto di transito per gli ospiti che imbarcheranno negli altri porti, in particolare Catania. Le migliaia di crocieristi italiani ed esteri che arriveranno a Taranto potranno visitare la città e il territorio in maniera autonoma, oppure scegliendo tra la vasta gamma di escursioni organizzate a cui sta lavorando la compagnia con il supporto delle istituzioni e degli operatori locali. In particolare, il progetto dei tour a Taranto si sta concentrando sulla visita del centro storico, il Duomo, il Castello Aragonese e il museo archeologico MarTa, mentre sul territorio sono previste visite alle principali location provinciali e regionali, oltre a un tour in catamarano nel golfo e nelle acque dello Ionio.
Adriatico centrale, passa il bilancio di previsione 2023
Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha approvato il bilancio preventivo 2023 dell’ente. Sull’atto hanno espresso parere favorevole il Collegio dei revisori dei conti e l’Organismo di partenariato della risorsa mare. All’ordine del giorno del Comitato di gestione, c’era anche l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 2022, atto predisposto per rendere attuali le previsioni di bilancio alla luce all’andamento gestionale dell’Adsp, connessi ai maggiori costi dell’energia, e per rideterminare l’avanzo di amministrazione presunto da applicare al bilancio preventivo 2023. Fra gli interventi previsti, a vantaggio di tutti gli scali del sistema, con un investimento complessivo di 87,1 milioni, ci sono il rafforzamento delle banchine, l’approfondimento dei fondali, la realizzazione degli impianti di cold-ironing e di alimentazione elettrica per le navi, le attività di manutenzione, efficientamento energetico e digitalizzazione. Particolare attenzione è stata messa da parte dell’Autorità di sistema portuale nei confronti del comparto balneare. Il Comitato di gestione ha, infatti, approvato la delibera per le misure attuative della “Legge annuale per il mercato e la concorrenza in materia di concessioni demaniali”, che stabilisce la proroga delle concessioni turistico-ricreative al 31 dicembre 2023 per quelle in scadenza a fine 2022 o con scadenza anteriore al 31 dicembre 2023.
Ravenna, traffici a +5,1% nei primi otto mesi dell’anno
Il porto di Ravenna nel periodo gennaio-agosto 2022 ha movimentato complessivamente 18.660.309 tonnellate, in crescita del 5,1% (quasi 900 mila di tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2021. Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 16.255.463 e 2.404.846 tonnellate (+6,6% e -4,1% sul 2021). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.843, con 37 toccate in più (+2,0%) rispetto ai primi 8 mesi del 2021. Il mese di agosto 2022 ha registrato una movimentazione complessiva di 2.283.681 tonnellate, in crescita dell’1,0% (quasi 22 mila tonnellate in più) rispetto al 2021. Analizzando le merci per condizionamento, a tutto il secondo quadrimestre 2022 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) – con una movimentazione pari a 15.432.845 tonnellate – sono cresciute del 5,0% rispetto al 2021. In particolare, nell’ambito delle merci secche, le merci unitizzate in container (con 1.728.557 tonnellate di merce) sono aumentate del 11,9% rispetto ai primi 8 mesi del 2021, mentre le merci su rotabili (1.163.070 tonnellate) sono aumentate del 22,6% rispetto al 2021.
Trieste crocevia dei progetti sulla comunicazione quantistica
Il porto di Trieste accelera sulla cybersecurity. Il progetto sulla comunicazione quantistica applicata al settore dei trasporti e logistica diventa operativo e abbraccia nuovi partner del mondo imprenditoriale, dopo la sottoscrizione a luglio di una convenzione quadro tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, SISSA, Università degli Studi di Trieste, AREA Science Park e CNR, che prevedeva la possibilità di creare partenariati ad hoc per lo sviluppo e l’implementazione di progetti pilota su catene logistiche di interesse per il sistema portuale dell’Adriatico Orientale. L’occasione è stata data dal workshop organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale focalizzato sull’applicazione dei sistemi di crittografia quantistica (Quantum Key Distribution - QKD) alla logistica portuale, ospitato presso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia. I protocolli QKD sono sistemi di cifratura che consentono una trasmissione sicura e non attaccabile di dati online. Ed è proprio l’estrema rilevanza di soluzioni in grado di permettere lo scambio di dati in modo totalmente protetto a diventare di importanza primaria anche per il funzionamento delle catene logistiche connesse al porto di Trieste, tanto più rilevanti considerata la dimensione internazionale dello scalo giuliano. Se l’accordo di luglio siglato alla Torre del Lloyd aveva dato la cornice al progetto definendo obiettivi, modalità operative e attori istituzionali, il workshop avvia una fase più operativa, facendo anche da cornice ad un Memorandum of Understanding su un primo progetto sperimentale transnazionale. Firmatari la SIOT, società del gruppo TAL che nel porto di Trieste gestisce l’Oleodotto Transalpino, Telsy, società del Gruppo TIM specializzata nel campo della cybersecurity e in particolare nello sviluppo di soluzioni di supporto alla protezione di dati e comunicazioni sensibili, e Quantum Telecommunications Italy (QTI), la prima società italiana dedicata alla produzione di sistemi di Quantum Key Distribution, nata come spin-off dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR e partecipata da Telsy. L’ambizioso traguardo finale sarà quello di realizzare un’autostrada quantistica lungo l’Oleodotto Transalpino per consentire alla SIOT e al porto di Trieste, di collegarsi da un lato alla infrastruttura quantistica nazionale, la cosiddetta “Italian Quantum Backbone”, una dorsale che oggi si estende da Torino a Matera e che verrà ulteriormente ampliata nell’ambito del progetto europeo QUID, per la comunicazione dei dati verso l’Italia; dall’altro, verso il territorio centro-europeo, creando un sistema di trasmissione dati ad elevatissimi standard di sicurezza e con possibili estensioni del network ultrasicuro per le comunicazioni con mezzi navali da/verso il porto, attraverso i cosiddetti link “free space”, su brevi e lunghe distanze anche via satellite. Il Memorandum, in questo primo step prevede la costituzione di un gruppo di lavoro fra le imprese firmatarie, con la definizione di un possibile modello per le attività da svolgere nell’ambito del test pilota, anche nell’ottica di renderle replicabili ed estendibili a contesti più ampi.
Adriatico settentrionale, ok al bilancio di previsione 2023
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, alla presenza del collegio dei Revisori dei Conti, ha approvato, all’unanimità , il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023 con allegato il programma triennale dei lavori e l’elenco annuale dei lavori. Il documento di bilancio, che aveva già raccolto il parere positivo dell’Organismo di Partenariato, vede un risultato di amministrazione di oltre 18,50 milioni di euro, un risultato di parte corrente di oltre 14,5 milioni di euro e un risultato economico di oltre 1,5 milioni di euro. Sul fronte della gestione finanziaria, il bilancio presenta previsioni di entrate per oltre 48 milioni di euro e di uscite per oltre 33,6 milioni di euro. Le entrate in conto capitale derivano da finanziamenti dallo Stato di cui al Fondo progettazione di 3 milioni di euro. Le uscite in conto capitale per investimenti in opere portuali e in escavi ammontano a 15,2 milioni di euro. A incidere sul risultato di amministrazione 2023 anche gli accantonamenti che mirano a sostenere eventuali spese legali e di risarcimento relative alle cause sulle morti per amianto e alle imposte sui redditi dovute per effetto di una riforma del 2022 sulle entrate demaniali. Nelle previsioni di spesa l’Ente ha tenuto conto della particolare congiuntura economica del momento che si sta traducendo in un aumento dei costi delle materie prime (con riflesso sulle opere), sui tassi di finanziamento e sui costi di funzionamento in particolare per consumi legati alle utilities.