LUGLIO 2022 PAG. 60 - A Bari la quinta edizione di Adriatic Sea Forum
I nuovi itinerari crocieristici, le novità dei collegamenti ferry, le azioni per far crescere il turismo nautico in Adriatico, gli investimenti all’insegna della sostenibilità e del rispetto ambientale e gli impatti economici ed occupazionali del maritime tourism i temi del forum di Risposte Turismo
A ppuntamento a Bari giovedì 6 e venerdì 7 ottobre 2022 per la quinta edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht, evento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico ideato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica. L’occasione per incontrare operatori in rappresentanza delle più importanti realtà coinvolte nel maritime tourism in Adriatico.
Il Forum, organizzato quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale e Pugliapromozione, fa tappa nel terminal crociere del capoluogo pugliese dopo il successo delle precedenti edizioni tenutesi a Trieste (2013), Dubrovnik (2015), Budva (2017) e Ancona (2019), che hanno visto una media di oltre 30 relatori internazionali e 200 partecipanti, tra cui imprenditori, manager, amministratori pubblici, ricercatori ed esperti di progetti europei.
L’appuntamento sarà ancora una volta l’occasione per dare vita ad intensi dibattiti ed approfondimenti su temi rilevanti per il futuro dei settori crociere, traghetti e nautica (vela e motore) in Adriatico, un’area su cui si affacciano 7 nazioni (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Italia e Slovenia) e che comprende 25 regioni e oltre 150 destinazioni turistiche.
Le tematiche principali del forum
Numerosi i temi che verranno affrontati nel programma, tra cui l’analisi della tipologia e dei volumi di traffico nell’area adriatica dopo un biennio che ha visto fortemente ridursi i flussi turistici via mare e non solo, le novità sul fronte degli itinerari cruise e dei collegamenti ferry, tra nuove navi e nuove rotte, le azioni che potrebbero sostenere il turismo nautico in Adriatico, gli investimenti da parte di porti, compagnie, amministrazioni pubbliche locali e fornitori in genere all’insegna della sostenibilità e del rispetto ambientale ed, infine, gli impatti economici ed occupazionali che il maritime tourism potrebbe garantire nell’area. Particolare attenzione verrà inoltre riservata alle specifiche necessità di crociere, traghetti e nautica, sul fronte sia delle infrastrutture sia della promozione e degli interventi pubblici a supporto.
La nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report
Spazio anche ai numeri e all’analisi con la presentazione in anteprima della nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, il rapporto di ricerca realizzato da Risposte Turismo che dal 2013 analizza i flussi, le dimensioni, la natura e le direzioni dei movimenti turistici via mare nei paesi che si affacciano sull’Adriatico.
«Siamo particolarmente soddisfatti di aver trovato, grazie ai partner locali di questa edizione, le condizioni per tornare a realizzare l’Adriatic Sea Forum» dichiara Francesco di Cesare - Presidente Risposte Turismo. «Sin dal primo evento a Trieste nel 2013 è parso chiaro come fosse opportuno, se non necessario, dedicare attenzione e impegno allo sviluppo del turismo via mare in Adriatico, un’area peculiare, ricca per diversità di paesaggi e culture, che a nostro giudizio è ancora lontana dal raggiungere i risultati che meriterebbe sui piani dell’incoming e dello sviluppo economico. A Bari cercheremo di affrontare alcuni dei nodi che più sembrano rallentare la via dello sviluppo. Tornando al 2019, ultimo anno di normalità prima della pandemia - prosegue Francesco di Cesare - in quest’area si contavano oltre 30 porti crocieristici, 50 capaci di ospitare ferry e aliscafi e oltre 300 strutture nautiche per 75.000 posti barca, e naturalmente una moltitudine di destinazioni da raggiungere e visitare. Quanto alla domanda, i numeri - tra cui 5,2 milioni di crocieristi movimentati e 6 milioni di passeggeri ferry movimentati su rotte internazionali adriatiche - si presentavano come stabili rispetto agli anni precedenti, per poi crollare, come accaduto altrove ed anche più di altrove considerando altre aree del Mediterraneo. A Bari presenteremo i numeri consuntivi del 2021, le proiezioni sui totali 2022 e qualche stima per il prossimo futuro, così da ancorare ai dati, come da nostra prassi, le riflessioni e le possibili progettazioni»
«Siamo orgogliosi di poter ospitare un evento così prestigioso e seguito come Adriatic Sea Forum, un significativo momento di confronto nel corso del quale condividere, con tutti i principali stakeholders internazionali, progetti, idee e strategie» afferma Ugo Patroni Griffi – Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale. «In occasione dell’evento – prosegue Ugo Patroni Griffi - presenteremo i nostri sei porti (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli) come un unico hub multimodale, infrastrutturato e avveniristico, i progetti in cantiere e quelli che avvieremo nell’immediato futuro con l’obiettivo di attrarre e catturare sempre più l’interesse delle compagnie crocieristiche e dei lussuosi maxi-yacht, su cui puntiamo in special modo per i nostri porti minori. Gli effetti economici e sociali della pandemia, la gestione dei fondi rivenienti dal PNRR, la crisi geopolitica globale, gli investimenti in sostenibilità i nuovi scenari che si prospettano nel mondo marittimo internazionale necessitano accurati approfondimenti per indagare dinamiche globali, criticità e possibili soluzioni, focalizzando idee e risorse, stringendo collaborazioni e intese e facendo sistema; in sostanza gli obiettivi prioritari dell’Adriatic Sea Forum» conclude Ugo Patroni Griffi.
“Saremo capitale del turismo nautico per due giorni, e tutto ciò avverrà nella prima settimana di ottobre, così da poter concretamente continuare a destagionalizzare le vacanze in Puglia – dice Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione -L’Adriatic Sea Forum porterà l’attenzione del segmento crociere, traghetti, vela e motore sulla costa adriatica pugliese, con un utile ritorno per tutto l’indotto turistico. Altro obiettivo che desideriamo realizzare con questa iniziativa è quello di ampliare le presenze dei cosiddetti turisti alto spendenti, da tutta Europa e da tutto il mondo”.