LUGLIO 2022 PAG. 49 - La Stazione Zoologica A. Dohrn studia nuovi prodotti marini
È stato inaugurato, all’interno della darsena del Molosiglio di Napoli, il Dipartimento di Biotecnologie Marine Ecosostenibili della Stazione Zoologica Anton Dohrn. Prima struttura del genere a livello nazionale, la sede di questa innovativa realtà sarà ospitata nell’edificio ex ASL, tornato a nuova vita a seguito di un’importante opera di riqualificazione e rifunzionalizzazione.
Impostato sull’interdisciplinarietà delle competenze (Biologia, Ecologia, Chimica e Biochimica marina) il nuovo dipartimento potrà contare su 18 laboratori dotati di attrezzature all’avanguardia in diversi ambiti applicativi all’interno dei quali lavorano circa 50 ricercatori della Stazione Zoologica.
Articolato in tre piani la struttura ha una dimensione complessiva di circa 1.400 mq. Al suo interno, in particolare, ci sono circa 400 mq di ambienti dedicati alla ricerca, 350 mq dedicati ad uffici, una sala polifunzionale di 60 mq, una corte interna di 150 mq, un terrazzo di 200 mq.
Il Dipartimento di Biotecnologie Marine Ecosostenibili, diretto da Donatella De Pascale, promuove ricerche scientifiche riguardanti le possibili applicazioni dei prodotti naturali marini nei settori di interesse biomedico e ambientale. Uno dei principali obiettivi della ricerca che svolge, attraverso l’interazione con le aziende farmaceutiche, è l’identificazione e la produzione di nuove molecole di origine marina, caratterizzate da proprietà farmacologiche utili per il trattamento di patologie umane. Estratti cellulari da diversi tipi di organismi marini vengono testati al fine di purificare e isolare prodotti naturali marini da impiegare come possibili farmaci antitumorali, anti-infettivi ed anti-infiammatori, o come adiuvanti per vaccini o per il trattamento di patologie neurodegenerative.
“Siamo grati al Comune di Napoli per il supporto fornito nella riqualificazione di questo centro che ha come obiettivo quello di rilanciare l’importanza delle biotecnologie marine nel quadro del PNRR” ha affermato Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
“Gli organismi marini – ha continuato il Presidente – sono il più grande tesoro, in gran parte ancora inesplorato, per l’individuazione di molecole e prodotti utili a curare malattie, migliorare la nostra nutrizione, la cura del corpo e a risanare l’inquinamento ambientale. L’auspicio è che questa struttura possa rilanciare il ruolo del nostro Paese in un settore, quello delle biotecnologie marine, ancora troppo poco sviluppato rispetto alle potenzialità offerta dalla ricchissima biodiversità dei nostri mari.”
Accanto alla ricerca più puramente farmaceutica, il Dipartimento svolge diverse attività nel settore della nutraceutica, nell’intento di individuare e valorizzare i cosiddetti “cibi funzionali”, in virtù delle loro proprietà per la prevenzione di malattie e per il rafforzamento delle difese immunitarie. Il Dipartimento, in particolare, studia le microalghe, organismi marini noti come risorsa di svariati ingredienti bioattivi, tra cui carotenoidi, proteine, vitamine, aminoacidi essenziali, oli ricchi di omega 3 e composti antinfiammatori e antiossidanti.
Oltre al riconosciuto valore nutraceutico, le microalghe hanno offerto nuove interessanti opportunità nel settore cosmeceutico, in quanto ricche di ingredienti bioattivi utili, come esfolianti e anti-età , per la cura delle irritazioni cutanee, il rinnovamento cellulare, l’equilibrio e l’idratazione della pelle. I ricercatori SZN, ad esempio, hanno scoperto che la tintura madre ricavata dalla microalga Tetraselmis suecica non solo ha proprietà antiossidanti, ma stimola anche la riparazione di cellule danneggiate dallo stress ossidativo per la presenza di vitamina E ed altre sostanze benefiche, come carotenoidi specifici, clorofille e tocoferoli.
Il Dipartimento di Biotecnologie Marine, inoltre, è in prima linea per l’individuazione di nuove soluzioni per prevenire e ridurre i danni arrecati dall’inquinamento antropico, che mette a repentaglio l’integrità della biodiversità degli ecosistemi marini, attraverso lo studio e l’applicazione di strategie come il biorisanamento che utilizzano microrganismi naturali per degradare o sequestrare gli inquinanti presenti nelle aree contaminate. In tale contesto, il Dipartimento è coordinatore del progetto di ricerca LIFE SEDREMED, finanziato dalla Commissione Europea, incentrato sulla bonifica tramite utilizzo di microrganismi in grado di degradare i contaminanti presenti nei sedimenti dell’area industriale di Bagnoli-Coroglio.